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La pesca in crociera? Perché no! I trucchi per procurarsi la cena – Prima puntata

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Il pesce è uno dei protagonisti della nostra cucina e mangiarlo fresco, si sa, è tutta un’altra cosa. Noi crocieristi che viaggiamo in barca, con un po’ di pazienza e organizzazione, abbiamo la possibilità di procurarci ottime cene a base di pesce. Perché non approfittare delle crociere estive per dedicarsi un po’ alla pesca? Molto del tempo che trascorriamo in barca può essere anche dedicato a questo divertente, e gustoso, passatempo: i trasferimenti, le soste in rada o in porto, ogni momento può essere buono per pescare. Andiamo allora a vedere tra tecniche che possiamo praticare con successo dalla barca: in questa prima puntata ci occuperemo della traina, proseguiremo poi con il bolentino, lo spinning e  molto altro.

La traina

La più classica delle tecniche di pesca che si possono eseguire in barca a vela. Spesso facciamo lunghi trasferimenti e ci servirebbe un buon passatempo, basta calare un paio di lenze ed avremo di che essere impegnati, sperando nella fortuna. La traina si esegue con la barca in movimento, filando una lenza a poppa (zavorrata con piombo o altri sistemi affondanti a seconda della situazione), dotata di un’artificiale o di esca viva (calamaro, totano, occhiata, aguglia).

La traina è la tecnica più semplice che possiamo praticare: con un po’ di precisione nella preparazione della lenza e di intuito sull’artificiale giusto da usare in base alle condizioni, ci saranno buone possibilità di catturare prede importanti.

Cosa serve

L’attrezzatura minima da avere è una canna da 8 libbre in su, un mulinello rotante del 4/0 (è l’unità di misura con la quale si classificano i mulinelli rotanti), del buon nylon o filo trecciato con il quale caricare il mulinello (preoccupatevi di imbobinarne non meno di 500 mt, potrebbero essere utili per prede importanti), del fluorocarbon (un particolare filo invisibile in acqua e particolarmente resistente) per i terminali, ami da 2/0 in su, girelle semplici e a moschettone di grosse dimensioni (in base alla casa produttrice il vostro negozio di fiducia vi saprà consigliare), un grosso guadino, un grande secchio con coperchio, un portacanna ed una batteria di artificiali. Per questi ultimi avrete letteralmente l’imbarazzo della scelta: dai siliconici (imitazioni di aguglie, pesciolini e piccole seppie), fino ai cosiddetti minnow e derivati (pesciolini guizzanti realizzati in materiale plastico e dotati di una paletta in testa che ne determina la profondità d’azione). Per una dotazione simile, il costo minimo si aggira intorno ai 200 euro, ma è un prezzo che può variare anche in misura sensibile in base alla qualità del materiale scelto.

Trainare in barca a vela durante un trasferimento

Posto che, durante il trasferimento, la rotta e la velocità sono obbligati in base alla nostra destinazione e alle condizioni meteomarine, dovremo adattare la tecnica alla situazione. Spesso la velocità della nostra barca sarà troppo elevata per un certo tipo di artificiale e per una determinata impostazione di pesca: da escludere la pesca con il vivo con la lenza affondata tramite piombo, l’esca viva se non trainata lentamente soffre troppo e morirebbe velocemente. Saremo obbligati ad usare gli artificiali: in caso di minnow optate per un pesciolino dotato di paletta piuttosto importante o di acciaio, in modo tale da potere pescare almeno 30-40 cm sotto la superficie dell’acqua ed evitare che a causa della velocità la nostra esca inizi ad uscire fuori dall’acqua perdendo così efficacia.

In alto ed in basso due differenti modelli di minnow. In mezzo quello che vine comunemente chiamato Jig, un piccolo artificiale metallico affondante

Nel caso di esche siliconiche, non dotate di paletta, sarà importante zavorrarle adeguatamente con testine piombate.

Se navighiamo a motore fileremo non meno di 30-40 metri di lenza, avendo cura di posizionare il nostro artificiale alla fine della nostra scia: lontano dal rumore del motore ma in una zona di turbolenza che può comunque attirare i pesci e confondere l’inganno.

A questo punto posizioneremo la canna nell’apposito portacanna (accessorio indispensabile), tareremo il freno del mulinello in modo tale che, con una trazione robusta, si inneschi il tipico cicalio della lenza che “parte” e ci metteremo in attesa.

Il recupero

L’abboccata avviene all’improvviso e il consiglio più scontato è quello di mantenere il sangue freddo. E’ bene generalmente diminuire i giri del motore, non fermarsi, ed assecondare con il timone eventuali fughe laterali della preda cercando di mantenere la lenza sempre dritta e e mai obliqua rispetto alla nostra scia. Dopo avere ferrato (si stringe il freno e si tira su la canna con un colpo secco e deciso), inizia il recupero o se il pesce è di dimensioni importanti occorrerà dare filo all’occorrenza per ammortizzare la sua reazione. Occorre recuperare lentamente ma in maniera costante, senza lasciare mai la lenza in bando. Una volta arrivato sotto bordo, si aspetta che il pesce sia definitivamente stanco e tranquillo e lo si guadina. L’uso del guadino rispetto al raffio è utile perché ci lascia la possibilità di rilasciare il pesce se la taglia non è adeguata. Se il pesce è di dimensioni veramente importanti l’uso del raffio diventa quasi obbligato. In alternativa, si può preparare un’asola a stringere con la quale legare la coda del pinnuto una volta arrivato stremato sotto bordo.

Le prede e la loro gestione a bordo

Con questa tecnica le prede che “rischiamo” di catturare possono essere varie. Dai vari membri della famiglia dei tonni (ricordiamo che la pesca del Tonno Rosso è vietata), alle lampughe, ma anche aguglie imperiali, ricciole, lecce e sgombri, in base alla zona di pesca, alla stagione e al tipo di artificiale.

Tre esemplari di discreta taglia di tonnetti alletterati

I tonni, gli sgombri e spesso anche le lampughe sono rari da incontrare sotto costa (tranne che in situazioni particolari come dopo le mareggiate), le ricciole e le lecce invece possono cacciare lungo le dighe foranee o in generale anche nel sotto costa.

Una volta portato il pesce a bordo è consigliabile riporlo immediatamente dentro al secchio con coperchio per evitare di sporcare la barca. In caso di esemplari della famiglia dei tonni può essere utile eviscerare la preda e lasciarla scolare fuori bordo.

I cosiddetti tombarelli invece si caratterizzano per avere il dorso quasi “tigrato” con dei disegni azzurro scuro

Per quanto riguarda le taglie minime e la quantità di pescato per ogni specie è opportuno consultare una guida sulla pesca dilettantistica o consultare la normativa in vigore.

E’ buona norma non trattenere esemplari inferiori ai 50 cm, ma questo parametro varia in base alla specie, cercando di catturare solo pesci che hanno già svolto almeno una parte della propria vita riproduttiva.

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Vi sveliamo tutti i grandi eventi del VELAFestival

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Si chiama VELAFestival perché non è un salone nautico, ma una grande festa della vela a 360°. Un susseguirsi di eventi imperdibili che avranno come protagonisti grandi velisti e marinai, esploratori e personaggi. Vediamo insieme tutta l’agenda da giovedi a domenica. Non prerdetevi nulla!

GIOVEDI 4, ORE 12
Inaugurazione del VELAFestival
Lungo il porto di Santa Margherita Ligure
Tagliamo tutti insieme il “nastro” del VELAFestival e diamo il via alla festa lungo le banchine del porto per i quattro giorni dedicati alla nostra passione.

VENERDì 5, ore 15
Grandi marinai: Gaetano Mura racconta
Area Eventi & Video
I due velisti italiani ad avere provato a girare il mondo, negli ultimi anni, portano il nome di Gaetano Mura e Matteo Miceli. Mura è stato l’ultimo a provarci ma ha dovuto gettare la spugna in Australia per gravi problemi tecnici, dimostrandosi comunque un velista di primo piano. Miceli invece ci aveva provato due anni fa, arrivando ad un soffio dall’impresa prima di perdere la chiglia nella risalita dell’Atlantico. Li metteremo insieme sullo stesso palco, per un evento inedito durante il quale Matteo Miceli intervisterà Gaetano Mura e insieme racconteranno le loro esperienze ed i progetti futuri. Ovviamente non mancheranno video e foto spettacolari da pelle d’oca, un evento-dibattito unico e da non perdere che sarà anche l’occasione per fare il punto sulla situazione della vela oceanica italiana con due protagonisti che l’Oceano lo hanno vissuto e sperano di tornare a farlo presto.

VENERDì 5, DALLE ORE 19
Il Velista dell’Anno 2017 e Tributo
Area Eventi & Video/Terrazza TAG Heuer
Il premio più importante della vela italiana, dal 1991, spegne la candelina delle 25 edizioni e lo farà in grande stile, con la Serata dei Campioni durante la quale verrà proclamato il Velista dell’Anno 2017 e verranno premiati i 5 campioni che hanno fatto grande il nostro sport durante l’ultimo anno. Se ciò non bastasse abbiamo deciso di fare le cose in grande, nel corso dell’evento ci sarà anche il “Compleanno” dell’Arpege che di candeline invece ne spegne ben 50. In porto potrete ammirare il Sula, Arpege del 1972, e potrete ascoltare la storia del suo restauro raccontata direttamente dal suo armatore. A seguire festa in banchina, ed in terrazza, per tutti, con la presenza dei grandi velisti della vela italiana con i quali potrete confrontarvi o dialogare.

SABATO 6, DALLE ORE 11
TAG Heuer VELA Cup Regata
Golfo del Tigullio
La regata per tutti per eccellenza, nonché l’evento velico più partecipato del Tirreno. Avete una deriva? Un piccolo cabinato o un maxi di 40 metri? Alla VELACup c’è posto per tutti, nessuno escluso, qualsiasi mezzo a propulsione velica può partecipare e ha la possibilità di vincere uno dei prestigiosi premi in palio. La regata si snoderà lungo un percorso costiero all’interno del Golfo del Tigullio, tutti possono assistere alla festa in mare da terra. Molti di voi ricorderanno che nel 2016 gli iscritti furono oltre 200 con uno spettacolo nel Golfo del Tigullio difficilmente dimenticabile. Stiamo lavorando per battere il record di 206 barche ed avere ancora più partecipanti, divertimento per tutti e spettacolo. ISCRIVITI SUBITO

SABATO 6, DALLE ORE 18.45
TAG Heuer VELA Cup Festa della Premiazione
Area Eventi & Video/Terrazza TAG Heuer
Finita la regata ci rilasseremo in banchina dove ci sarà la possibilità di incontrare i grandi velisti, e ci prepareremo per la grande serata. Tutto avrà inizio con la premiazione della prima delle regate in programma della VELACup: tantissimi vincitori nelle varie categorie in un’atmosfera informale di festa e relax. Tra i premi, a sorteggio, anche un bellissimo orologio TAG Heuer.

SABATO 6, DALLE ORE 20
TAG Heuer VELA Cup Party
Area Eventi & Video/Terrazza TAG Heuer/ Piazzetta della Calata del Porto
Immaginatevi di ritrovarvi in banchina dopo la regata, con i vostri amici e avversari velisti, a commentare la giornata trascorsa in mare, raccontandovi di “quella virata o quella strambata”, tra musica, buon cibo e allegria. Questo sarà il TAG Heuer VELA Cup Party, un evento per tutti noi da vivere tra le banchine del porto di Santa Margherita, con spaghettata e vino per tutti, o sulla splendida terrazza paronamica con vista sul borgo e sul golfo del Tigullio. Musica e spettacolo fino a tarda notte.

DOMENICA 7, DALLE ORE 10
TAG Heuer VELA Cup Regata
Area Eventi & Video/ Terrazza TAG Heuer/ Piazzetta della Calata del Porto
Fate attenzione a non esagerare durante la festa, perché domenica mattina sarà il momento di tornare in mare con la “rivincita” della VELACup e vi occorrerà la massima lucidità per tracciare bordi sapienti sulla scacchiera del Golfo del Tigullio con le sue brezze. Non sopportate che il vostro vicino di banchina vi ha battuto durante la regata del sabato? Non preoccupatevi, avrete modo di rifarvi in occasione della seconda manche. Stesso posto, stesso golfo e sempre grande spettacolo con centinaia di barche in mare.

DOMENICA 7, ORE 11
Incontri Ravvicinati
Area Eventi & Video/Terrazza TAG Heuer Piazzetta della Calata del Porto
La Garmin Sailing Academy racconta le glorie e le imprese dei nostri navigatori e di come loro utilizzano la strumentazione elettronica durante le loro traversate, con informazioni utili per tutti gli appassionati di vela, navigazione e regate. Settare le strumentazioni per un utilizzo di alto livello, per esempio quello in regata ma anche in crociere con lunghissime navigazioni, non è un gioco da ragazzi e i consigli dei più esperti potranno rivelarsi utili se non preziosi. Per questo motivo Garmin ha coinvolto i suoi campioni, saranno a Santa Margherita, e interverranno al VELAFestival, Alberto Bona, Michele Zambelli e Gaetano Mura.

DOMENICA 7, DALLE ORE 14
Caccia al Tesoro/Orienteering
Beach Village e in tutta l’area del VELAFestival
Tra la spiaggia, il mare e le banchine del porto, i ragazzi di Outdoor Portofino ci condurranno in una divertentissima caccia al tesoro in stile orienteering. Preparate la bussola, una cartina e tirate fuori il vostro spirito d’avventura perché ci sarà veramente da divertirsi.Partecipazione gratuita!

DOMENICA 7, DALLE ORE 17
TAG Heuer VELA Cup Premiazione
Area Eventi & Video/Terrazza TAG Heuer/ Piazzetta della Calata del Porto
Dopo una quattro giorni così intensa salutarsi sarà difficile. L’augurio è quello di avervi regalato un VELAFestival all’altezza della vostra, e nostra, grande passione e potervi ritrovare tutti, e anche di più, l’anno prossimo. Chiuderemo la nostra rassegna con la premiazione della seconda manche della VELACup ed ancora una volta sarà un piacere ritrovarci a fine giornata con i visi abbronzati e stanchi ma felici di avere fatto parte di questa grande tribù che sono i velisti. Anche in questo caso non mancheranno i premi per tutte le categorie delle barche in regata. E, se ci sarà qualcuno che non è riuscito nell’intento di battere il suo acerrimo rivale di banchina, non preoccupatevi, stiamo già lavorando alle prossime edizioni del 2017 in giro per l’Italia e non mancheranno le novità anche per il prossimo anno, ma non possiamo ancora anticiparvi nulla. Velisti, partecipate!

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La grande cittadella della vela: ecco come sarà il VELAFestival 2017

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Un’intera città di mare, un porto che sembra quello dei pirati, bar, negozi, ristoranti vestiti a festa. Poi ci si ritrova in banchina per vivere il cuore pulsante del VELAFestival.
Santa Margherita Ligure diventa per quattro giorni, dal 4 al 7 maggio, la capitale della vela e delle barche più belle del Mediterraneo. Già la cittadina ligure è bella di suo, ma con il VELAFestival assume un aspetto speciale. Tutta la zona del porto si veste a festa, complice l’arrivo della bella stagione ma soprattutto perchè viene invasa da noi velisti.
Grazie alla VELAFestival Card sconti nei principali locali: bar, ristoranti, negozi…anche le migliori panetterie famose per la focaccia e la farinata ligure. E poi si entra nel cuore della grande festa della Vela, sulla banchina principale e sulla spiaggia con vista Portofino, che è lì a pochi passi. La banchina e le sue piazzette sono avvolte dagli stand e dalle barche cabinate del VELAFestival. In spiaggia ci sono derive, Kayak e Sup. Sovrasta tutto la grande Terrazza TAG Heuer con vista spettacolare sul mare. E’ qui che troverete punti di ristoro e di relax. Perchè cibo e bevande sono elementi essenziali in una manifestazione così, come le vecchie taverne dei pirati dove i marinai andavano a divertirsi dopo le lunghe navigazioni. E se volete attaccarci una piccola vacanza, il Tigullio e le Cinque Terre sono qui.

TAG HEUER VELAFESTIVAL: DOVE TROVARE COSA LUNGO IL PORTO DI SANTA MARGHERITA

AREA ESPOSITIVA A TERRA
Uno dopo l’altro, trovi qui gli stand delle migliori società del mondo nautico, dagli accessoristi ai cantieri, dai velai alle compagnie di assicurazione. Per trovare tutto quello che può servirti per la tua barca.
AREA EVENTI & VIDEO  
Un teatro dove si svolgono i grandi eventi come il Velista dell’Anno, e la Festa della VELA Cup. Ma è aperto sempre e potete ammirare i più bei video della storia della vela.
PIAZZETTA SHOPPING & VELA CUP VILLAGE
Un grande negozio nautico dove trovi accessori, abbigliamento, gadget che puoi acquistare subito. Qui si trova anche l’area info e iscrizioni della VELA Cup.
PIAZZETTA DELLA VELA
Lo snodo dal quale si dipanano le diverse aree del VELAFestival. Da qui puoi accedere all’area degli stand a terra, alla piazzetta dello shopping, all’area eventi e al beach village, il paradiso delle barche “piccole”.
BARCHE PER TUTTI I GUSTI
I cantieri  mostrano il meglio della loro produzione, le ultime novità. Trovate anche occasioni dell’usato, di scuole vela e barche a noleggio.
TERRAZZA TAG HEUER RELAX, BAR CON SERVIZIO CUCINA
Sulla diga foranea del porto, una spettacolare terrazza con ombrelloni e un padiglione coperto dove rilassarsi, bere e mangiare qualcosa, godersi video spettacolari e ammirare un panorama unico al mondo. L’accesso è gratuito, basta avere con voi la VELAFestival CARD, potete farla subito qui e all’ingresso.
USCITE IN BARCA SCULA VELA
Con istruttori gratuitamente una lezione di vela o provare le derive in esposizione al Beach Village. Anche per bambini.
BEACH VILLAGE
Sulla spiaggia derive, multiscafi, sport nautici e prove in mare.
SCUOLA DI MARINERIA
Sulla goletta Pandora diventi un vero marinaio. Trucchi e consigli anche ai più piccoli.
GLI ALTRI SPORT DEL MARE
SUP, Kayak e Windsurf a disposizione per una lezione gratuita o un’ uscita in mare. Anche per bambini.
AREA MOSTRA
La storia della vela attraverso i vincitori del VELISTA DELL’ANNO nei suoi 25 anni. Una straordinaria Italian Hall of Fame.
INFOPOINT VELAFESTIVAL E STORE
Qui puoi ricevere info sul VELAFestival e ottenere gratis la VELAFestival CARD più un grande negozio nautico con libreria.
LA CITTA’ PER IL VELAFESTIVAL
Tutta la cittadina di Santa Margherita Ligure è parte integrante del VELAFestival: i possessori della VELAFestival Card hanno diritto a sconti negli alberghi, nei ristoranti e negli esercizi convenzionati.
LE BARCHE DELLA VELA CUP
Fai un giro tra i pontili galleggianti e scopri i partecipanti alla “VELA Cup”, la grande festa della vela in mare (sabato 6 e domenica 7 maggio) e anche le barche “cult” che hanno fatto la storia dello yachting.
BARCHE CULT
Qui puoi ammirare le barche famose, quelle di cui hai sentito parlare ma non hai mai visto. Scopri, senza distinzione di misura, la loro affascinante storia. E soprattutto puoi salirci a bordo.
I VANTAGGI DELLA VELAFESTIVAL CARD
Presenta questa copia del Giornale della Vela e, se non l’hai già scaricata online su velafestival.com, ottieni subto la VELAfestival Card che ti dà diritto all’accesso libero e priviliegiato a tutte le aree del VELAFestival, ad ottenere sconti su alberghi, ristoranti, negozi in paese e tra gli stand degli espositori.

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Dieci accessori che ci hanno cambiato la vita

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accessoriAlcuni accessori hanno mutato radicalmente il modo di andare in barca, altri lo stanno cambiando. Dal winch al pilota automatico, dal lazy-jack alle app per la navigazione. Ne abbiamo selezionati dieci che secondo noi sono state delle vere e proprie pietre miliari. Secondo voi cosa ci siamo dimenticati?

autopilotAUTOPILOTA
Una rivoluzione in termini di comodità avvenuta negli anni ’90: tutti possono navigare in tranquillità anche con equipaggio estremamente ridotto.

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Apparve per la prima volta nel 1980 alla OSTAR, montato sul trimarano dell’anziano Phil Weld, che vinse. Da allora si è diffuso su ogni tipo di barca.

mg_6321_edWINCH SELF-TAILING
La vera rivoluzione del winch è stata il self-tailing: cazzare le vele diventa possibile anche per un uomo solo.

GP32-display-con-soporte-2GPS
Prima le carte, poi il Loran-C (con il suo sistema di triangolazione). Ora con i GPS (nella foto un modello anni ‘90) calcolare rotta e posizione è un gioco da ragazzi.

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Per essere visti in mare, con il Radar, c’era bisogno di riflettori. Ora l’AIS vi permette di vedere e rendervi visibili a qualsiasi barca dotata dello stesso sistema.

OLYMPUS DIGITAL CAMERAVELE A FIBRE ORIENTATE
Come si poteva far rendere una vela al 100%? Abbandonando i ferzi in favore delle fibre orientate per mantenere carichi e forma.

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Grazie alle app di navigazione e a quelle che li tramutano in controlli remoti degli strumenti, a bordo se ne vedono sempre di più.

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In manovra l’abbrivio era tutto: ma grazie all’elica di prua la barca ruota sul suo asse e necessita di poco spazio. Tutti ormeggiatori provetti!

IMG_0704RANDA STECCATA E LAZY JACK
Randa full-batten e lazy-jack. In crociera issare e ammainare la vele è diventato facilissimo, a tal punto da poterlo fare da soli!

bavaria cruiser 41 outsideASIMMETRICI
Una sola scotta, punto di mura fisso, niente tangone. Gennaker e asimmetrici non potevano non diffondersi nel mondo della crociera!

E ADESSO, DOVE STIAMO ANDANDO?
Il mondo degli accessori nautici è in continua evoluzione: dove andremo a finire? Molto probabilmente si faranno passi da gigante nell’energia a bordo, verso fonti energetiche diverse rispetto al motore (gli idrogeneratori, ad esempio, che per adesso presentano prezzi proibitivi) e, magari, sfruttando batterie ricaricabili al litio proprio in stile smartphone. Un’altra via suggerita dal mercato è una ancora maggior integrazione tra gli strumenti di bordo e la possibilità di gestire in remoto tutte le funzioni con i propri device.

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Cinque compagni di barca… da evitare assolutamente in crociera / 2

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Visto il successo che ha riscosso la nostra lista dei cinque tipi di velisti da non invitare assolutamente a bordo per trascorrere una crociera tranquilla, abbiamo pensato di ampliarla con una seconda puntata. Eccovi altre cinque tipologie di compagni di viaggio che fareste bene a evitare di imbarcare se non volete che la vostra vacanza si trasformi in “Ore Dieci Calma Piatta”.

snypp3LO SBORONE
In Liguria lo chiamano anche “bauscia”, ma attenzione: non identificatelo con “milanese”, sta a indicare per lo più un comportamento. Questo signore in banchina e prima di salpare sa tutto. Ha partecipato a corsi di vela oceanica, è stato a bordo della barca di Soldini, una volta ha persino salvato un naufrago da morte certa e in match-race sostiene di aver fatto vedere i sorci verdi a James Spithill. Ma stranamente non risulta in nessun albo d’oro, e se provate a “googlare” il suo nome non apparirà nulla. Appena siete in navigazione, capirete perché. Pretende di stare al timone, e salpando si tira dietro la colonnina a cui ovviamente aveva dimenticato la presa della 220 attaccata. Lo sborone non sa distinguere la randa dal genoa (che crede essere una squadra di calcio), confonde il parlato con la gassa e pensa che i parabordi siano una decorazione estetica. Un disastro. Probabilmente è vero che ha fatto vedere i sorci verdi a Spithill: ma era in barca con lui.

toto_iettatoreLO IETTATORE
Ebbene si, questo personaggio di pirandelliana memoria si aggira anche per le banchine. Siete a bordo, in navigazione verso l’Elba, davanti a Livorno. Splende il sole, una brezzolina leggera vi accompagna sul mare piatto d’agosto. “Ma come mai non avete addosso il giubbotto autogonfiabile?”, vi chiede lo iettatore. “E dove sono le life-line?”. Vi verrebbe voglia di mandarlo a quel paese ma non c’è tempo, perché un groppone improvviso vi investe e vi ritrovate, in bermuda e maglietta, a lottare contro una tempesta che neanche alla Sydney Hobart. A ridurvi in pappa il cervello, mentre state disperatamente cercando di dare due mani di terzaroli, saranno le frasi pronunciate tra sé e sé (ma a volume sufficiente per farsi sentire) dallo iettatore: “Eh… io l’avevo detto… eh… i Grib Files… eh… il corso di meteorologia”.

sail sailing sailboat lady woman female beautiful ladies (12)LA RAGAZZA ROMPIPALLE
Non ce ne vogliano le lettrici, ma ahimé questo è un personaggio ben connotato dal punto di vista di genere. La ragazza di qualcuno dei vostri compagni di barca che arriva con il tacco dodici e la valigia di Hermes rigida: che vi rimprovera se la barca si inclina e se la randa le copre il sole. Che con l’acqua dolce che usa per farsi una doccia a bordo si potrebbe risolvere il problema della sete in tutta l’Africa. Che, alle sei del mattino, in rada, sveglia tutto l’equipaggio per costringerlo a un improbabile “saluto al sole”. Che, porca paletta, sta con il vostro carissimo amico e non potete dirle niente per non rovinare un rapporto di affetto reciproco che dura da anni (con il vostro amico), altrimenti, con buona pace dei femministi, la pigliereste a ceffoni e la costringereste a guardare per 100 volte “Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto” della Wertmüller.

4a8c1be4b104c1d13eda6d732ce799e4IL CONSIGLIATORE FOLLE
State per ormeggiare in banchina: avete assegnato i ruoli all’equipaggio, c’è uno già pronto con il mezzo marinaio per la trappa e due a poppa, pronti a ricevere le cime dall’ormeggiatore. Quand’ecco che da sottocoperta spunta lui, il consigliatore da ormeggio folle. Assume il comando delle operazioni senza che nessuno lo abbia autorizzato. Dà ordini contradditori al timoniere, dal canto suo si mette a smanettare con le marce, retro e avanti, retro e avanti, urla a destra e a manca disorientando l’equipaggio. Risultato: vi troverete traversati in men che non si dica, con la trappa bella sporca che striscia in coperta o avvolta all’elica del motore e i vicini di barca che bestemmiano perché ovviamente i parabordi, fatti spostare dal consigliatore folle, non sono nella giusta posizione. Il consigliatore contemplerà il casino combinato e commenterà, seraficamente: “Eh ma se non mi state mai ad ascoltare…”.

Uncle Scrooge aIL TACCAGNO
Fate attenzione a evitare come la peste il taccagno a bordo, o la vostra crociera si trasformerà in una terribile prigionia fatta di tonno, fagioli e pane raffermo e 30 grammi di pasta (cotta in acqua di mare) ogni settimana. Vi costringerà a lavarvi esclusivamente con acqua di mare, pretenderà di andare a vela anche in bonaccia piena e, nella peggiore delle ipotesi, vi obbligherà, se proprio non ci si può fermare in rada, a ormeggiarvi al transito nei marina ma solo dopo la mezzanotte, svegliandovi alle cinque del mattino per salpare e non pagare così la quota.

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Relax&Buon cibo al VELAFestival. Con vista sul golfo più bello del mondo

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Per farvi godere al massimo le vostre giornate al VELAFestival abbiamo ripensato tutta l’area che vi accoglierà per farvi mangiare bene e in totale relax. La nuova Terrazza TAG Heuer aperta sul mare e sul VELAFestival ospiterà a un’estremità l’Area Eventi con il maxischermo e all’altra un bar ristorante con tavolini dove potrete pranzare (ogni giorno ci sarà un ricco buffet con tariffa speciale per i possessori della VELA Card) o prendere un aperitivo vista mare la sera. Perché anche rifocillarsi, al TAG Heuer VELAFestival, si trasforma in esperienza unica: questo grazie a questa location eccezionale che potete trovare alla grande festa della vela. Sulla diga foranea del porto, una spettacolare terrazza con ombrelloni e un padiglione coperto dove rilassarsi, bere e mangiare qualcosa, godersi video spettacolari e ammirare un panorama unico al mondo. L’accesso è gratuito, basta avere con voi la VELAFestival CARD, potete farla subito qui e all’ingresso.

Ma per il vostro relax ci sarà anche un’intera spiaggia pensata apposta per farvi rilassare al sole (con vista sul golfo più bello del mondo) mentre vi gustate un piatto tipico bevendo qualcosa di buono. Un beach village sulla spiaggia più bella del Tigullio, davanti a Portofino, dove prendere il sole, provare le barche più piccole e gli altri oggetti che navigano sull’acqua.

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Crocieristi, dovrete pagare una tassa sulla pesca per finanziare chi distrugge il mare?

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pescaAncora una volta, le mani nelle tasche dei diportisti. Potrebbe arrivare una tassa per chi pratica pesca sportiva. Quindi anche chi, durante le proprie crociere, getta l’amo alla traina nella speranza di agganciare un tonnetto o una lampuga (a proposito, qua un bel po’ di consigli).

La norma è inserita nel disegno di legge “Settore ittico” (in corso di esame in commissione). Prevede il pagamento di una licenza annuale: se il costo è quasi trascurabile, 10 euro annui che diventano 20 se si pratica la pesca da imbarcazioni a motore, a noi preme sottolineare l’inutilità della norma.

MA SI, COMPLICHIAMOCI LA VITA!

Se ne sentiva davvero il bisogno? Secondo noi assolutamente no. A fronte di un ricavo risibile si aggiunge una nuova magagna al calderone burocratico, invece che sfoltirlo. I controlli saranno a carico delle Capitanerie di Porto (non a caso, secondo la proposta, destinatarie del 30% dei ricavi per coprire le spese). Come avverranno tali controlli? Ci sarà la “flagranza di reato”? Se vi trovano a bordo lenza e piumetta da traina, magari inutilizzati da anni, come potrete dimostrare che non li usate?

PERCHE’ PAGARE CHI DISTRUGGE IL MARE?

Dalla norma si apprende anche che un restante 10% andrà come “contentino” al CONI (leggi FIPSAS, la federpesca sportiva nazionale, che ha rifiutato a gran voce questa proposta, ritenuta dannosissima per i suoi associati) e il 60% ai pescatori professionali (per garantir loro un introito durante il periodo del fermo pesca).

Ci sfugge un dettaglio. Noi andiamo per mare per passione. Caliamo le lenze tuttalpiù per rimediare una cena in crociera. Perché dovremmo finanziare il fermo pesca su proposta di “lobby o faccendieri” – sono parole di Gabriele Tubertini, titolare di una delle più famose aziende di attrezzatura per la pesca italiane – “il cui solo interesse è il risvolto economico, che riguarda una parte di pescatori professionali che senza regole e limiti stanno spopolando i nostri mari”?

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FOTOGALLERY La triste fine di “Poopy Express” sulle strade della Svizzera

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Qualche giorno fa vi abbiamo proposto un video in cui venivano mostrate le conseguenze catastrofiche di una barca carrellata male. Dal modellino, ora, passiamo alla realtà. Guardate un po’ cosa è accaduto all’uscita della rotonda di La Maladière, a Losanna (Svizzera): la “vittima” è un prototipo di Richard Milliquet, dal nome poco felice di Poopy Express (volendo essere letterali, “treno di escrementi”).

LA TRISTE FINE DI “POOPY EXPRESS”




La foto in apertura è apparsa su Sailing Anarchy

Foto di Patrick Martin apparse su http://www.24heures.ch

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Girante, non mi fai paura, a noi due: ecco come ti sostituisco

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La girante è un elemento essenziale per il funzionamento del propulsore: è una girella in gomma che consente di far defluire l’acqua di mare nel circuito di raffreddamento del motore. Il suo stato deve essere periodicamente tenuto sotto controllo, causa il materiale delicato, spesso tende a rompersi una o più alette, incastrando la girante e bloccandone la rotazione, con il conseguente aumento della temperatura del motore.

SOSTITUIRE LA GIRANTE IN SICUREZZA

La sostituzione della girante è semplice e spesso l’accesso al suo alloggiamento risulta comodo. Svitate le viti che tengono il coperchio, e rimuovete la guarnizione; aiutandovi con un cacciavite (per una vite a taglio) e una pinza rimuovete la girante. Prima di posizionare la nuova, pulite la sede e rimuovete i pezzi di guarnizione che possono essere presenti all’interno. Lubrificate con del grasso al litio l’alloggiamento, l’albero e la girante stessa.  Controllate lo stato del filtro dell’acqua, e del siphon break, se presente. Con la barca a secco potete effettuare effettuare un lavaggio del circuito di raffreddamento del motore con acqua dolce, per eliminare le incrostazioni o le formazioni saline all’interno dello scambiatore di calore.

Fate fuoriuscire tutta l’acqua e fate pescare acqua dolce da una secchio, così sarà possibile fare girare il motore al minimo fino a scaldarlo e lavarlo a temperatura per circa mezz’ora. Un’operazione importante da fare almeno una volta ogni stagione, al fine di  garantire una lunga vita al motore e alle sue componenti.

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Facciamolo strano in crociera con i toys di bordo

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I toys di bordo sono la nuova frontiera del mondo della crociera. Si tende a pensare che questi siano adatti solo ai megayacht o a barche molto spaziose, in realtà le aziende del settore producono ormai modelli molto diversificati e adatti a varie misure di barca. Il segreto? La maggior parte di questi toys di bordo sono gonfiabili, quindi stivabili comodamente una volta che abbiamo terminato di utilizzarli.

COSA SONO

Difficile potere definire questo vasto mondo, in continua espansione, in poche righe. Canoe, cayak, piccoli battelli, sup, derive e…

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La vela allunga la vita: lo dice la scienza!

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la-valigia
Che una vacanza in barca a vela renda felici non è una novità. Ma la scienza ha scoperto perché.
Il segreto sta nella vicinanza con l’acqua: lo ha rivelato uno studio scientifico durato dieci anni pubblicato sulla prestigiosa rivista Environmental Psychology e scovato dai nostri amici di Sailsquare. La ricerca ha evidenziato come l’acqua abbia il potere di rilasciare sostanze chimiche collegate alla felicità: nello specifico comedopamina, serotonina e ossitocina. E una vita felice si traduce in una vita più lunga. Possiamo dirlo: la vela allunga la vita.

Ecco, in cinque punti, il perché degli effetti benefici di una crociera:

ECCO PERCHE’ LA VELA ALLUNGA LA VITA
1. Il mare ci rilassa.
Secondo uno studio, per calmarci a livello di subconscio, basta anche solo osservare il mare: guardare immagini di un apaesaggio marittimo, infatti, fa attivare le parti del nostro cervello associate a un atteggiamento positivo, alla stabilità emotiva e al recupero di ricordi positivi.

2. I paesaggi naturali rinvigoriscono la mente stanca.
Nello studio sono stati analizzati il rendimento e la concentrazione di due gruppi di studenti: uno a cui erano state assegnate stanze con vista mare e un altro a cui erano state date stanze su vedute urbane. Il primo gruppo non solo dava risultati più brillanti, ma dimostrava anche una maggiore capacità di attenzione.

3. L’acqua rende felici.
Secondo le risposte inviate durante uno studio con l’applicazione Mappiness (più di un milione di risposte), non solo le persone sono più serene quando stanno all’aria aperta, ma sono più felici del 5,2% quando si trovavano vicino a un corpo d’acqua.

4. L’aria del mare è salutare.
Si tratta di un tipo di aria che è ricca di sali minerali, che il nostro organismo riesce ad assimilare attraverso la respirazione. Gli esperti raccomandano di respirare profondamente l’aria salmastra, approfittando soprattutto dei momenti in cui il mare è mosso e le onde liberano maggiormente le particelle di cloruro di sodio, di magnesio, di iodio e di potassio.

5. Il colore blu porta quiete e sollievo.
Il colore blu, dal punto di vista fisico, rallenta le funzioni vegetative, come il ritmo cardiaco, respiratorio e della pressione sanguigna. Provate a stare in una stanza blu, i battiti cardiaci diminuiscono mentre gli oggetti sembrano più piccoli e leggeri. Dal punto di vista psicologico, rappresenta la quiete, l’appagamento, l’armonia interiore.

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Velista dell’Anno, i cinque candidati finali sono loro!

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velistaLa giuria si è riunita. E ha deciso. non è stato facile, quest’anno erano in tanti i velisti meritevoli. Tenendo conto anche delle vostre preferenze (sia nell’ultima fase, dove il voto del pubblico non era vincolante ma aveva carattere consultivo, sia nelle fasi precedenti), i giudici hanno stabilito i cinque nomi dei candidati finali al Velista dell’Anno 2017, che quest’anno taglia il traguardo delle 25 edizioni.

Tra di loro, si cela il vincitore del premio più ambito della vela italiana, e i vincitori degli altri riconoscimenti (TAG Heuer Performance, Innovation, Young e #don’tcrackunderpressure): per scoprirlo in diretta però dovrete venire alla Serata dei Campioni (a partire dalle 19 di Venerdì 5 maggio, al TAG Heuer VELAFestival di Santa Margherita).

Una grande serata-cerimonia, presentata dal mitico giornalista sportivo Mino Taveri. Non solo renderete omaggio ai cinque finalisti che vi sveliamo qui sotto, ma potrete conoscerli di persona e celebrare anche Vincenzo Onorato, che nell’occasione sarà insignito del Gran Premio TAG Heuer VELAFestival alla carriera. E poi ancora: visto che anche le barche hanno un’anima, festeggerete con noi i 50 anni del mitico Arpège, una delle barche di serie più vendute della storia, e incontrerete grandi velisti che in passato sono stati insigniti del Velista dell’Anno (e le cui storie saranno narrate in una mostra Hall of Fame).

Bando alle ciance. I finalisti sono:

I CINQUE CANDIDATI FINALI AL VELISTA DELL’ANNO

velista1. Paolo Bua. Prolifico progettista sassarese di 37 anni, Paolo Bua in Italia è poco conosciuto ma in Francia è apprezzatissimo, tanto da essere stato premiato dalla prestigiosa testata Voile Magazine perché ben quattro dei suoi progetti erano in lizza per la Barca dell’Anno francese (XO-Racer, XO-Classic, Superleggero, Troll 26). Adesso sta diventando famoso anche in Italia e nell’arco delle varie fasi di votazioni, ha incamerato tante preferenze.

velista2. Tony Cili. Votato, stravotatissimo dal pubblico, soprattutto quello di casa. A Crotone i giornali titolavano “Aiutate Tony”, un endorsement di portata regionale. Ma chi è Tony? Classe 1988, calabrese di Crotone (all’anagrafe Antonio Ciliberto ma per tutti èTony Cili), è un fortissimo atleta di kite surf Strapless (per noi il kite è vela, sia chiaro), ma prima ancora un vero “waterman” capace di padroneggiare ad alto livello tutti i board sport di mare dal kitesurf al surf passando per windsurf e sup. Quest’anno ha vinto i Campionati Nazionali nella categoria Wave (stesso risultato del 2015) e a livello mondiale va sempre fortissimo.

velista3. Giuseppe “Peppe Fornich” / Sagola Biotrading (GS 37). Peppe Fornich, anche lui votatissimo, è armatore del Grand Soleil 37 Sagola Biotrading, è sempre protagonista delle regate d’altura italiane e internazionali. Quest’anno ha vinto il Campionato Italiano d’Altura in classe 3 Crociera e soprattutto il titolo Overall di Armatore dell’Anno UVAI 2016.

4. Gaetano Mura. Gaetano non ha praticamente bisogno di presentazioni: lo skipper sardo di Cala Gonone ci ha fatto sognare, non è riuscito a completare il suo giro del mondo in solitario senza scalo sul Class 40 Italia ma ha reso la vela oceanica popolare anche da noi, appassionando tutti, dagli addetti ai lavori ai profani. Gaetano ci riproverà, è testardo come un mulo. E tutti faremo il tifo per lui, ancora una volta. A proposito: sarà protagonista, nella giornata di venerdì, di un evento a lui dedicato, a partire dalle 15 sempre al VELAFestival. Venite a conoscerlo anche lì!

velista5. Giorgia Speciale. L’atleta anconetana, classe 2000, è stata forse la più bella rivelazione del 2016 tra le tavole a vela. Ha vinto sia il titolo mondiale che quello europeo femminili a bordo dei Techno 293, mentre ha esordito alla grandissima tra i più impegnativi RS:X chiudendo al primo posto l’Europeo Under 17 (sesta assoluta). Saranno fuoco e fiamme tra lei e Marta Maggetti (che a sua volta venne premiata da noi nel 2014).

COME FUNZIONA IL VELISTA DELL’ANNO
(CLICCA SULL’IMMAGINE PER INGRANDIRLA)

Ognuno dei vincitori sarà premiato con un cronografo impermeabile ad alta precisione TAG Heuer Aquaracer Calibre 5 (foto a lato), in grado di resistere fino a 300 metri di profondità.

Per qualsiasi informazione riguardo al Velista dell’Anno, scriveteci all’indirizzo speciali@panamaeditore.it

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Tutte le Superstar della VELA Cup. Ecco le barche che sfileranno in partenza

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Ci sono diversi modi per essere tra le Superstar della VELA Cup, la regata/veleggiata che partirà alle 11 di sabato 6 maggio davanti a Santa Margherita e che da quest’anno replicherà anche domenica 7 alle 10 e che conta già 135 iscritti quando mancano ancora 15 giorni al via. Tra le barche già iscritte abbiamo tirato fuori qualche chicca che per motivi diversi rientra tra le Superstar di questa grande festa in mare. Quest’anno la VELA Cup in Tigullio si annuncia ancora più affollata e variopinta, un appuntamento che, in pochi anni, si è già trasformato in una grande classica del Tirreno. Siamo andati a sbirciare tra le barche che hanno già confermato la loro presenza: tantissime le barche di serie (per fortuna, questa è una veleggiata per tutti!) ma abbiamo scoperto anche tanti “pezzi unici” tra i quali…


WHITEFIN

Progetto di Bruce King, il miglior esempio navigante in Italia di Spirit of Tradition, ovvero la perfetta coniugazione di linee eleganti della “nautica che fu” con performance da scafo moderno. Sottocoperta è una delle barche più belle che ci siano, emana il profumo della storia dello yachting.


OJALA’ II

Firmata da Sparkman & Stephens, Ojalà è la barca simbolo degli IOR e dei One Tonner degli anni ’70, costruita su misura per il mitico Charles Holland, il velista anglo-italiano che ha iniziato (prima lui, poi la sua famiglia) a portare in giro per tutto il Mediterraneo, in crociera e in regata, questo iconico esempio di perfezione progettuale dello studio newyorchese più famoso del mondo.


MY SONG

My Song, ovvero la barca a vela più bella del mondo, non per la sua lunghezza di 40 metri, ma perché il meglio del meglio in ogni campo: bellezza, performance, comfort e design. Appena varata viene al VELAFestival per essere ammirata. Poi non la vedrete più perché “sparirà” in giro per il Mediterraneo. Una “ricetta” dei cuochi


IL MORO DI VENEZIA I

La barca da cui tutto è iniziato. Il progetto (firmato German Frers) del Moro di Venezia I, costruito dal cantiere Carlini in legno lamellare a sette strati su ordinate in lamellare di acacia, è datato 1976 e in occasione delle regate di vele d’epoca corre tra i Classici. Varata nel 1976 e capostipite della classe italiana di Maxi Yacht IOR, è stata voluta da Raul Gardini, l’ex re della chimica italiana. Le successive imbarcazioni recanti questo nome hanno fatto la storia della vela italiana, regatando in Coppa America.


LONA II

Non capita tutti i giorni di poter ammirare da vicino un cutter aurico vecchio 112 anni perfettamente restaurato. Lona II è stata progettata dall’architetto britannico Paine Clark nel 1905 e costruita dal cantiere William King and Sons, nella località di Burnham on Crouch, nell’Essex britannico.


TEMPTATION

Temptation, un Frers 59′ (ex RRose Selavy), vanta un passato più che glorioso, una Fastnet Race e un campionato del mondo Maxi.


SULA

Quest’anno l’Arpège compie 50 anni e alla VELA Cup potrete ammirarne un bellissimo esemplare. Sula, fresco di restauro, datato proprio 1967, quando tutto iniziò. Un successo, quello della barca progettata da Michel Dufour, che si tradusse in 1600 scafi prodotti dal 1967 al 1978, in varie versioni.


DHL ADELASIA DI TORRES

L’M37 di Renato Azara è una barca dal passato importante: è l’ex “Low Noise”, Campione Mondiale di Altura. Ma anche il nuovo armatore non è stato con le mani in mano: nel 2016, tra gli altri risultati, ha vinto la Rolex Middle Sea Race nella sua categoria.


DAJENU

Premiato lo scorso anno al VELAFestival, Mark Mills non è molto conosciuto in Italia se non per il Supernikka. Ma attenzione, non realizza solo superbarche: Dajenu, un Mat 1010 è un ottimo esempio di performance-racer-cruiser firmato dal progettista irlandese, rarissimo in Mediterraneo.

 

ADESSO
Adesso è una barca a vela costruita per un uomo di mare che ha navigato per più di quarant’anni, è il risultato dell’amore e della passione per la tecnologia e le performance unite al desiderio di navigare in perfetta sicurezza. Non si è badato a spese nel progetto di German Frers, nella costruzione in carbonio e titanio e negli interni disegnati da Gae Aulenti; la barca ha subito un profondo refitting nel 2011, con una completa riverniciatura e il rifacimento del ponte in teak.

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Vestirsi al meglio per non soffrire: quando l’abbigliamento tecnico diventa fondamentale

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Affrontare la burrasca o il maltempo, indipendentemente dalla stagione, prevede oltre alla preparazione della barca quella delle persone. Preparare l’equipaggio non significa solo fornire le necessarie nozioni tecniche ma una componente indispensabile è anche l’abbigliamento. Spesso la differenza tra resistere in condizioni dure o arrendersi e diventare un peso per i compagni di barca la possono fare i capi tecnici che indossiamo.

LE CARATTERISTICHE DI UN BUON ABBIGLIAMENTO TECNICO

Può sembrare ovvio, ma la prima caratteristica di un capo che indosseremo per andare in barca deve essere la…

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America’s Cup: è tempo che la resa dei conti abbia inizio, un mese al via

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E Coppa sia. Tra polemiche, dispetti e veleni, il 26 maggio alle Bermuda inizierà l’America’s Cup, o meglio la Louis Vuitton America’s Cup Qualifiers, la selezione degli sfidanti, storicamente destinata agli avversari del defender ma non in quest’edizione. Oracle infatti, dopo aver rischiato concretamente di perdere la Coppa a San Francisco, non vuole correre il pericolo di un’altra rincorsa: il colosso americano questa volta vuole partecipare alle regate di selezione, per correggere subito eventuali ritardi rispetto ad uno o più sfidanti.

L’ingombrante presenza del defender uscirà di scena in occasione delle semifinali. La finale sfidanti si disputerà dal 10 al 12 giugno, quella dell’America’s Cup dal 17 al 27. Che Coppa sarà? La sensazione è che, nonostante l’arroganza e la prepotenza di Oracle con i cambi di regole in corsa, quest’America’s Cup qualcosa da raccontare potrebbe averla ancora.

Oracle in allenamento alle Bermuda con il nuovo AC50

I nuovi AC50, pur avendo dimostrato una carenza preoccupante in termini di sicurezza (vedi i tanti “uomo a mare” dei test), e pur essendo in larga parte dei monotipi, sono per rapporto lunghezza/performance forse i mezzi a propulsione eolica più spettacolare mai visti. Certo in molti si chiedono se questa si possa considerare ancora vela o va classificata ormai come un altro sport, ma la sostanza è che tra pochi giorni alle Bermuda ci sarà un campo di regata e degli uomini che si giocheranno la Vecchia Brocca, portando avanti la storia di questa saga ultra-secolare.

Una suggestiva immagine aerea del Great Sound alle Bermuda, dove verrà piazzato il campo di regata

Il dato di fatto è che fino a quando alcuni dei migliori velisti al mondo riterranno che vale la pena battersi per questo trofeo, la Coppa esisterà e non possiamo fare finta che non ci sia. Ciò non significa esattamente che piaccia, ma c’è e resta la competizione più antica del nostro sport, nonché quella che riunisce i migliori talenti velici al mondo. Ben Ainslie, Nathan Outteride, Tom Slingsby, Peter Burling, e potremmo continuare ancora molto, tra medaglie olimpiche e vittorie mondiali è difficile tenere il conto della quantità di successi che i protagonisti di questa America’s Cup hanno raccolto.

Sir “Big” Ben Ainslie è una delle super star di questa Coppa. BAR Racing parte con i favori del pronpstico tra gli sfidanti, ma sembra avere incontrato seri inconvenienti progettuali sull’idrodinamica delle derive che stanno compromettendo il potenziale del team

Se le regate si confermeranno ravvicinate, prepariamoci allora a vederne delle belle: match race a stretto contato vissuti a oltre 45 nodi di velocità, con gli scafi che toccheranno l’acqua soltanto una manciata di volte durante la regata. Un potenziale di spettacolo simile, prima di bocciarlo, va visto e seguito con attenzione. In ultimo, non certo per importanza, c’è il grande tema Team new Zealand. I kiwi hanno tenuto un profilo basso, si sono preparati in silenzio ad Auckland giustificando la scelta con una mancanza di fondi, ma poi hanno tirato fuori dal cilindro l’idea dei pedali al posto dei coffe grinder.

Russel Coutts si è dichiarato via facebook impressionato dai primi test di Team New Zealand alle Bermuda. Ironico o preoccupato?

Sono arrivati alle Bermuda all’ultimo momento utile per installare la base, con una barca carica di segreti il cui potenziale al momento è sconosciuto. Il fattore pedali potrebbe essere decisivo e questo ha innervosito non poco gli americani.

A tal punto che Oracle ha cambiato, per l’ennesima volta, il protocollo, reintroducendo in fase di preparazione la possibilità delle regate test tra due differenti team. I più attenti e informati sottolineano che al defender la novità di Team New Zealand da molto da pensare, quasi fastidio.

Per la prima volta dal 2000 sarà una Coppa America senza un team italiano. Molti professionisti del nostro paese sono impegnati in quest’edizione, ma, dopo Luna Rossa, +39 e Mascalzone Latino e quasi un ventennio ininterrotto di presenza italiana, non avremo una barca in regata. Un bene? Un male? Molto dipenderà dall’esito, da chi e come la vincerà. Se questo formato si rivelerà vincente, o se a conquistarla sarà Team New Zealand, siamo pronti a scommettere che la “pausa” italiana dalla Coppa potrebbe non durare molto.

I PEDALI DEI KIWI

Sugli AC50 l’idraulica sarà essenziale per potere regolare con efficacia i foil, l’assetto dei timoni a T rovesciata e l’ala,  rendendo così fluide le manovre: un compito che sarà affidato all’azione continua dei grinder che “pomperanno” quasi incessantemente sui coffee per fornire energia ai sistemi idraulici. I grinder sono praticamente diventati degli accumulatori di energia, mantenendo alta la pressione dell’olio nei circuiti consentono di effettuare le regolazioni e i settari delle appendici in tempo reale ed al meglio. Un calo di pressione può causare un crollo verticale della velocità (per l’impossibilità di regolare correttamente l’assetto delle appendici) o peggio situazioni come la quasi scuffia proprio di ETNZ a San Francisco.

Team New Zealand ed i pedali: è il tormentone di questa vigilia e la tipica spy story da Coppa America

Ed ecco che arriva il battito d’ala geniale: sostituire i classici coffee grinder azionabili a braccia con delle pedaliere. Non è infatti un mistero che le gambe abbiano più “watt” rispetto alle braccia: gli enormi grinder neozelandesi saranno quindi “comodamente” seduti sull’AC50 a pedalare come degli ossessi per mantenere sempre al massimo la pressione dei sistemi idraulici e facilitare tutti gli assetti e le regolazioni in diretta. Una soluzione completamente innovativa? Non proprio: la soluzione in Coppa America risale al lontano 1976 ad opera di Pelle Petterson impegnato con il team svedese e proprio per il vantaggio che poteva portare venne rapidamente dichiarata fuori regola.

I NOSTRI PRONOSTICI

Oracle: Il defender ha una possibilità di budget pressoché sconfinata che ha dimostrato di sapere usare bene a San Francisco per la clamorosa rimonta. Ha ingaggiato i migliori velisti, parte in una posizione di forza difficilmente scalfibile.

LAND ROVER BAR RACING: è lo sfidante più accreditato e anche qui il budget è molto importante. Nonostante tutto i primi test non sono andati benissimo. Pretattica? Forse, anche se i problemi di velocità dei britannici ad un mese dal via sembrano concreti. Ben Ainslie, però, vuole essere ricordato per avere riportato la vecchia brocca a casa e da un vincente come lui è lecito aspettarsi di tutto.

GROUPAMA TEAM FRANCE: Per loro stessa ammissione questa sfida è solo un ponte verso una futura partecipazione più competitiva. il budget di partenza era basso, difficile vederli competitivi ai fini della classifica finale come si è già visto nei test.

SPFTBANK TEAM JAPAN: Team Japan ha caratteristiche simili ai francesi, ma con la differenza della grande esperienza in Coppa America di Dean Barker. Sono il satellite di Oracle, ma non sono da sottovalutare, si dono dimostrati veloci.

ARTEMIS TEAM RACING: Dopo lo shock di San Francisco Artemis ritorna in gioco con un progetto competitivo. Partiva dietr BAR Racing e forse anche a Team New Zealand ma ha tanto talento a bordo che può portare risultati e nelle ultime settimane ha dimostrato spunti di velocità nei test anche superiori ad Oracle.

EMIRATES TEAM NEW ZEALAND: Sono tanti i punti interrogativi, a cominciare  dal fatto che i kiwi hanno sviluppato le loro soluzioni in totale indipendenza senza allenarsi mai con gli altri team. Difficile fare pronostici, impossibile considerarli fuori dai giochi: nei primi test alle Bermuda hanno subito mostrato i muscoli alla concorrenza.

Mauro Giuffrè

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INTERVISTA ESCLUSIVA Vittorio e Nico Malingri: “Vi raccontiamo come si attraversa l’Atlantico in planata”

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“Confermiamo, l’Oceano non è roba per mammolette. L’Oceano è una ‘roba’ durissima”. A parlarci sono Vittorio e Nico Malingri, reduci dall’impresa delle imprese (dopo la conquista del record Marsiglia-Cartagine): la traversata atlantica, da Dakar (Senegal) a Pointe-à-Pitre (Guadalupe, Antille), a bordo di un catamarano non abitabile F20, Feel Good.

RECORD POLVERIZZATO

I due, per percorrere le 2.551 miglia teoriche, hanno impiegato 11 giorni, 1 ora e 9 minuti, a 10 nodi di media, battendo di brutto il record dei francesi Yves Moreau e Benoit Lequin che nel 2007 avevano compiuto la traversata in 11 giorni, 11 ore, 25 minuti e 42 secondi.

Qualsiasi altra parola sarebbe superflua, perché sono stati loro stessi a raccontarci tutto. La traversata, il rapporto padre-figlio in barca, tutte le curiosità, l’attrezzatura. Il tutto in stile “malingriano” da pseudo-scappati di casa: ma non ci ingannano. Sappiamo, e si capisce, che sono tra i più grandi navigatori italiani. Buona visione: e come ci hanno svelato a fine intervista… li potrete incontrare al VELAFestival!

LA NOSTRA INTERVISTA VIDEO A VITTORIO E NICO MALINGRI

LA GALLERY DELLA PARTENZA E DELL’ARRIVO










malingri




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Tutti i grandi eventi del VELAFestival a cui siete (caldamente) invitati

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Manca poco alla grande festa della vela. Dal 4 al 7 maggio le banchine di Santa Margherita Ligure si trasformeranno in una cittadella della vela, l’unico luogo per soddisfare al 100% la vostra passione. Nell’arco di tutto il TAG Heuer VELAFestival vi stuzzicheremo con grandi eventi, nei quali potrete conoscere grandi velisti, ricavare consigli preziosi, cimentarvi in regata e non solo. Ecco tutti gli eventi ai quali siete (caldamente) invitati a partecipare!

GRANDI MARINAI: GAETANO MURA RACCONTA
VENERDI’ 5 MAGGIO, ORE 15 – Area Eventi e Video
ll grande navigatore sardo Gaetano Mura racconterà il suo tentativo di giro del mondo in solitario senza scalo su un Class 40. Un’occasione imperdibile, anche perché a intervistarlo sarà un altro big: Matteo Miceli! Scopri di più

LA SERATA DEI CAMPIONI: SCOPRI CHI SARA’ IL VELISTA DELL’ANNO 2017!
VENERDI’ 5 MAGGIO, ORE 19 – 
Area Eventi e Video / Terrazza TAG Heuer
Venite a conoscere i grandi velisti e le loro storie, scambiate quattro chiacchiere con i vostri miti, fate tesoro dei loro consigli e poi, ciliegina sulla torta, scoprite chi sarà il Velista dell’Anno 2017 nella Serata dei Campioni. Scopri di più

TAG HEUER VELA CUP – LA REGATA PER TUTTI
SABATO 6 MAGGIO DALLE 11 – Golfo del Tigullio
La regata per tutti per eccellenza, nonché l’evento velico più partecipato del Tirreno. Avete una deriva? Un piccolo cabinato o un maxi di 40 metri? Alla VELACup c’è posto per tutti, nessuno escluso. Iscrivetevi subito! Scopri di più

TAG HEUER VELA CUP – LA PREMIAZIONE
SABATO 6 MAGGIO, ORE 18.45 – Area Eventi e Video / Terrazza TAG Heuer
Finita la regata ci rilasseremo in banchina dove ci sarà la possibilità di incontrare i grandi velisti, e ci prepareremo per la grande serata. Tutto avrà inizio con la premiazione della prima delle regate della VELACup. Scopri di più

TAG HEUER VELA CUP – IL SUPER PARTY
SABATO 6 MAGGIO, DALLE 20 – Area Eventi e Video / Terrazza TAG Heuer / piazzetta della Calata del Porto
Immaginatevi di ritrovarvi in banchina dopo la regata, con i vostri amici e avversari velisti, a commentare la giornata trascorsa in mare, raccontandovi di “quella virata o quella strambata”, tra musica, buon cibo e allegria. Scopri di più

TAG HEUER VELA CUP – LA RIVINCITA
DOMENICA 7 MAGGIO, DALLE 10 – Golfo del Tigullio
Non sopportate che il vostro vicino di banchina vi ha battuto durante la regata del sabato? Non preoccupatevi, avrete modo di rifarvi in occasione della seconda manche: è il momento di ritornare in mare! Scopri di più

ELETTRONICA: PARLANO I VELISTI OCEANICI
DOMENICA 7 MAGGIO, ORE 11 – Area Eventi e Video
La Garmin Sailing Academy racconta le glorie e le imprese dei nostri navigatori e di come loro utilizzano la strumentazione elettronica durante le loro traversate, con Michele Zambelli, Alberto Bona, Gaetano Mura. Scopri di più

LA GRANDE CACCIA AL TESORO
DOMENICA 7 MAGGIO, DALLE 14 – Beach Village e in tutta l’area del VELAFestival
Tra la spiaggia, il mare e le banchine del porto, una divertente caccia al tesoro orienteering. Preparate la bussola, una cartina perché ci sarà veramente da divertirsi.
Partecipazione gratuita! Scopri di più

TAG HEUER VELACUP – LA PREMIAZIONE (2)
DOMENICA 7 MAGGIO, ORE 17 – Area Eventi e Video / Terrazza TAG Heuer / piazzetta della Calata del Porto
Ancora una volta sarà un piacere ritrovarci a fine giornata con i visi abbronzati e stanchi ma felici di avere fatto parte di questa grande tribù che sono i velisti. Ovviamente ricchi premi per tutti, ancora una volta…  Scopri di più

VELA PER TUTTI (E NON SOLO)
TUTTI I GIORNI – Beach Village / Area Eventi & Video / Calata del Porto
Derive, kayak, SUP, windurf, biciclette galleggianti. Tutto a vostra disposizione, potrete provarli in mare e gli istruttori vi forniranno l’abbigliamento. Rilassatevi poi con i grandi video di vela nell’area Eventi, e lasciate che i vostri figli si divertano a bordo di barche scuola e che imparino a diventare “piccoli pirati” sulla Goletta Pandora…  Scopri di più

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La pesca in crociera? Proviamo lo spinning! I trucchi per procurarsi la cena – Seconda puntata

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Dopo la prima puntata dedicata alla traina, eccoci giunti alla seconda, nella quale esploreremo un’altra tecnica di pesca che può darci soddisfazioni e rappresenta un valido passatempo durante le nostre crociere.

Lo spinning

Si tratta di una tecnica d’azione, che prevede una grande partecipazione da parte del pescatore. Consiste nel lanciare e recuperare velocemente, a piccoli scatti, un’esca artificiale, e ripetere l’operazione durante tutta la battuta di pesca. Possiamo praticare questa tecnica a barca ferma, quando siamo ormeggiati in una baia tranquilla, o durante una passeggiata con il nostro tender lungo una scogliera. Ove consentito la si può praticare anche in porto quando ci fermiamo per la notte. Per esempio se siamo costretti a restare fermi in porto per il maltempo potremo passeggiare lungo le scogliere con la nostra canna da pesca provando qualche lancio, alla ricerca di predatori in caccia.

Cosa serve

Una canna di circa 2,2-2,5 metri con un’azione non inferiore a 10-40 grammi, un mulinello a bobina fissa di misura non inferiore ai 2000, girelle a moschettone e semplici, del buon nylon, una batteria di artificiali, sia siliconici che i classici minnow di varie dimensioni. E’ bene dotarsi di varie sfumature cromatiche per le esche, spesso è una particolare che può fare la differenza. Da non dimenticare l’utilissimo guadino, in caso di abboccata, se ci troviamo su una scogliera o anche in barca, sarà indispensabile per potere avvicinare la nostra preda. 

Il costo minimo per un’attrezzatura simile si aggirerà intorno ai 100 euro, variando in base alla qualità dell’attrezzatura.

Il momento giusto

Un grosso esemplare di branzino catturato a spinning con una piccola esca artificiale “minnow”

Se il nostro ancoraggio è in una baia sufficientemente tranquilla non sarà raro nel periodo dalla primavera alla tarda estate vedere “bollate” in superficie, è il segnale che qualcosa sta cacciando. Occhiate, ricciole, pesci serra, lecce stella o lecce amia, spigole, barracuda, aguglie, sugarelli, le potenziali prede dello spinino sono quasi sconfinate e abbracciano moltissime specie. Il periodo migliore per tentare la sorte è l’alba o il tramonto, ma anche le ore immediatamente successive al cala sole possono essere molto proficue.  I minnow sono particolarmente indicati per le ricciole, le spigole, i barracuda, le lecce, mentre le esche siliconiche possono abbracciare tutte le altre specie, ma in generale questi sono schemi che a volte i pesci tenderanno a rompere, andando fuori dai classici canoni. 

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Le sette virtù cardinali… che non devono mancare a un vero marinaio

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Fin dal 1983, l’American Sailing Association si occupa di insegnare alla gente a navigare in sicurezza e tranquillità. In tutti questi anni, i loro membri hanno identificato sette qualità che non devono mancare per diventare un buon marinaio. Secondo voi ne manca qualcuna?

1. FIUTO
In cima alla lista si trova l’intuizione. Tutti noi, almeno una volta, siamo stati a bordo con persone che sembravano sapere cosa fare a “naso”. Da dove sarebbe arrivato il vento, dove si sarebbe dovuto bordeggiare. La barca andava più veloce con loro al comando, riuscivano a ragionare in anticipo. Certo, l’esperienza aiuta, ma l’intuizione, il “fiuto”, è una virtù magica che i grandissimi marinai posseggono a livello innato .

2. PERFETTA CONOSCENZA DEI FONDAMENTALI
Le basi, le basi, le basi. Provate a fare un giro per le banchine, e scoprirete che non tutti sono in grado di dare volta su una bitta correttamente. Oppure chiedete se qualcuno sa eseguire correttamente un nodo margherita. Un vero marinaio, i fondamentali li conosce alla perfezione: nodi, nomenclatura, lettura dei dati meteo, tutto quello che c’è da sapere per navigare.

3. CAPACITA’ DI IMPROVVISAZIONE
MacGyver sarebbe stato un buon marinaio. Le cose in barca non vanno mai come previsto: l’attrezzatura di coperta salta, le cose cadono in mare, le cime si rompono, le condizioni meteo possono cambiare all’improvviso. Quindi la capacità di improvvisazione è una caratteristica fondamentale in un’attività imprevedibile come la vela: lo studio di soluzioni alternative e riparazioni con il materiale a disposizione in barca è una prerogativa dei grandi marinai. Spesso le invenzioni più ingegnose state sviluppate da buoni marinai impegnati in lunghe navigazioni a bordo di piccole barche da crociera.

4. SANGUE FREDDO
I veri marinai non sono mai quelli che urlano e bestemmiano quando qualcosa va storto in barca. Sono quelli che pensano a una soluzione mentre qualcun altro sta urlando e bestemmiando. ma oltre ad essere calmi in situazioni tese, i grandi marinai sono persone tranquille in generale. Respirate, gente… la vela è in primo luogo relax.

5. UNA BARCA E’ UNA BARCA

Chi sa navigare per davvero può salire a bordo di qualsiasi barca e farla veleggiare al meglio. Si farà un rapido inventario mentale su come funzionano i vari sistemi di bordo e in pochi minuti sarà un perfetto membro dell’equipaggio o uno skipper, come se andasse su quella barca da anni.

malingri TAG Heuer Velafestival6. ESPERIENZA
In barca come nella vita, l’esperienza è (quasi) tutto. Tante miglia sul groppone di solito fanno sì che uno diventi un vero marinaio. Anche se non siete dei Russell Coutts, degli Straulino o dei Ben Ainslie, sappiate che con il “fiuto” senza esperienza non si va avanti, mentre non è vero il contrario.

7. PIRATESCA SOBRIETA’
Questa è molto “piratesca”, noi la riportiamo: un buon marinaio non deve rinunciare mai al suo rum, è una tradizione antica che andrà avanti nei secoli. Ma senza esagerare. Perché bere troppo e perdere la cognizione a bordo può avere conseguenze catastrofiche.

L’articolo originale in inglese lo trovate qui.
Qui il sito dell’American Sailing Association

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La grande cittadella della vela: ecco come sarà il VELAFestival 2017

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Un’intera città di mare, un porto che sembra quello dei pirati, bar, negozi, ristoranti vestiti a festa. Poi ci si ritrova in banchina per vivere il cuore pulsante del VELAFestival.
Santa Margherita Ligure diventa per quattro giorni, dal 4 al 7 maggio, la capitale della vela e delle barche più belle del Mediterraneo. Già la cittadina ligure è bella di suo, ma con il VELAFestival assume un aspetto speciale. Tutta la zona del porto si veste a festa, complice l’arrivo della bella stagione ma soprattutto perchè viene invasa da noi velisti.
Grazie alla VELAFestival Card sconti nei principali locali: bar, ristoranti, negozi…anche le migliori panetterie famose per la focaccia e la farinata ligure. E poi si entra nel cuore della grande festa della Vela, sulla banchina principale e sulla spiaggia con vista Portofino, che è lì a pochi passi. La banchina e le sue piazzette sono avvolte dagli stand e dalle barche cabinate del VELAFestival. In spiaggia ci sono derive, Kayak e Sup. Sovrasta tutto la grande Terrazza TAG Heuer con vista spettacolare sul mare. E’ qui che troverete punti di ristoro e di relax. Perchè cibo e bevande sono elementi essenziali in una manifestazione così, come le vecchie taverne dei pirati dove i marinai andavano a divertirsi dopo le lunghe navigazioni. E se volete attaccarci una piccola vacanza, il Tigullio e le Cinque Terre sono qui.

TAG HEUER VELAFESTIVAL: DOVE TROVARE COSA LUNGO IL PORTO DI SANTA MARGHERITA

AREA ESPOSITIVA A TERRA
Uno dopo l’altro, trovi qui gli stand delle migliori società del mondo nautico, dagli accessoristi ai cantieri, dai velai alle compagnie di assicurazione. Per trovare tutto quello che può servirti per la tua barca.
AREA EVENTI & VIDEO  
Un teatro dove si svolgono i grandi eventi come il Velista dell’Anno, e la Festa della VELA Cup. Ma è aperto sempre e potete ammirare i più bei video della storia della vela.
PIAZZETTA SHOPPING & VELA CUP VILLAGE
Un grande negozio nautico dove trovi accessori, abbigliamento, gadget che puoi acquistare subito. Qui si trova anche l’area info e iscrizioni della VELA Cup.
PIAZZETTA DELLA VELA
Lo snodo dal quale si dipanano le diverse aree del VELAFestival. Da qui puoi accedere all’area degli stand a terra, alla piazzetta dello shopping, all’area eventi e al beach village, il paradiso delle barche “piccole”.
BARCHE PER TUTTI I GUSTI
I cantieri  mostrano il meglio della loro produzione, le ultime novità. Trovate anche occasioni dell’usato, di scuole vela e barche a noleggio.
TERRAZZA TAG HEUER RELAX, BAR CON SERVIZIO CUCINA
Sulla diga foranea del porto, una spettacolare terrazza con ombrelloni e un padiglione coperto dove rilassarsi, bere e mangiare qualcosa, godersi video spettacolari e ammirare un panorama unico al mondo. L’accesso è gratuito, basta avere con voi la VELAFestival CARD, potete farla subito qui e all’ingresso.
USCITE IN BARCA SCULA VELA
Con istruttori gratuitamente una lezione di vela o provare le derive in esposizione al Beach Village. Anche per bambini.
BEACH VILLAGE
Sulla spiaggia derive, multiscafi, sport nautici e prove in mare.
SCUOLA DI MARINERIA
Sulla goletta Pandora diventi un vero marinaio. Trucchi e consigli anche ai più piccoli.
GLI ALTRI SPORT DEL MARE
SUP, Kayak e Windsurf a disposizione per una lezione gratuita o un’ uscita in mare. Anche per bambini.
AREA MOSTRA
La storia della vela attraverso i vincitori del VELISTA DELL’ANNO nei suoi 25 anni. Una straordinaria Italian Hall of Fame.
INFOPOINT VELAFESTIVAL E STORE
Qui puoi ricevere info sul VELAFestival e ottenere gratis la VELAFestival CARD più un grande negozio nautico con libreria.
LA CITTA’ PER IL VELAFESTIVAL
Tutta la cittadina di Santa Margherita Ligure è parte integrante del VELAFestival: i possessori della VELAFestival Card hanno diritto a sconti negli alberghi, nei ristoranti e negli esercizi convenzionati.
LE BARCHE DELLA VELA CUP
Fai un giro tra i pontili galleggianti e scopri i partecipanti alla “VELA Cup”, la grande festa della vela in mare (sabato 6 e domenica 7 maggio) e anche le barche “cult” che hanno fatto la storia dello yachting.
BARCHE CULT
Qui puoi ammirare le barche famose, quelle di cui hai sentito parlare ma non hai mai visto. Scopri, senza distinzione di misura, la loro affascinante storia. E soprattutto puoi salirci a bordo.
I VANTAGGI DELLA VELAFESTIVAL CARD
Presenta questa copia del Giornale della Vela e, se non l’hai già scaricata online su velafestival.com, ottieni subto la VELAfestival Card che ti dà diritto all’accesso libero e priviliegiato a tutte le aree del VELAFestival, ad ottenere sconti su alberghi, ristoranti, negozi in paese e tra gli stand degli espositori.

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