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Inchieste, storie, eventi e tecnica. E’ VELA di aprile!

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vela-aprilePerché salire a bordo con noi del numero di aprile del Giornale della Vela? Per tanti buoni motivi. Continuate a leggere, ve ne sveliamo già dieci in anteprima, a cominciare dalla presentazione dell’evento che tutti gli appassionati attendono: il TAG Heuer VELAFestival. Poi vi raccontiamo perché gli armatori italiani – purtroppo – ammainano la bandiera tricolore per issare quella del Belgio, vi narriamo le avventure del sempreverde Lele Panzeri. E molto, molto altro…

Schermata 2016-03-24 a 12.14.471. ALLA RICERCA DELLA FELICITA’
Vi sveliamo gli ingredienti della ricetta del TAG Heuer VELAFestival 2016, a Santa Margherita Ligure dal 5 all’8 maggio. Stiamo cucinando un pasto a base di vela e mare con un unico obiettivo: farvi felici. Tra barche a terra e feste in mare, incontri con grandi velisti e marinai e tanto altro che non vi sveliamo per non rovinarvi la sorpresa.

Schermata 2016-03-24 a 12.16.582. CIAO ITALIA, TI LASCIO
Abbiamo chiesto agli armatori italiani “Cambieresti la bandiera italiana?” La quasi totalità, l’88%, lo farebbe. I motivi ve li spieghiamo in questa inchiesta approfondita, in cui vengono fuori tutti i vantaggi di issare la bandiera belga. Maledetta burocrazia italiana!

Schermata 2016-03-24 a 12.18.383. I CARAIBI? SONO IN MEDITERRANEO
Chi l’ha detto che il mare più bello del mondo si trova al di là dell’Oceano? C’è un luogo in Mediterraneo che può davvero fregiarsi del titolo di “Caraibi del Mediterraneo”: è quel tratto di costa mediterranea francese che va da Cap Blanc fino alla penisola di Giens e comprende anche l’arcipelago di Hyères (Porquerolles, Port Cros, l’Ile du Levant e l’Ile de Begaud). Acque cristalline nelle quali si specchiano i pini marittimi, ricchissime di fauna.

Schermata 2016-03-24 a 12.19.424. E TU DI CHE PARABORDO SEI?
In questo servizio vi accompagniamo in un viaggio nel mondo dei fondamentali (e spesso sottovalutati) parabordi. Quali scegliere, come posizionarli in barca, gli accorgimenti per farli durare più a lungo. Abbiamo poi analizzato, con pro e contro, i due modelli più diffusi sul mercato: cilindrici e piatti.

Schermata 2016-03-24 a 12.22.225. LE BARCHE DEL MESE
Vi portiamo a bordo di due barche molto diverse tra loro per concezione: l’Italia 12.98, il veloce ultimo nato del cantiere tricolore (dettagli da crociera, segreti da regata), e l’Azuree 33, il piccolo 10 metri turco di Sirena Marine che vi farà innamorare per i suoi spazi sottocoperta.

Schermata 2016-03-24 a 12.25.086. IL RITORNO DEI RICCHI DILETTANTI
I soldi non fanno la felicità, ma ti consentono di partecipare al giro del mondo in solitario. Questa è la storia di Pieter Heerema, facoltoso uomo d’affari olandese: un profano degli oceani… pronto al Vendée Globe (con la ex barca di Mura). Ritorna il fenomeno dei ricchi dilettanti: abbiamo tirato fuori dal nostro archivio tre illustri predecessori di Heerema…

Schermata 2016-03-24 a 12.27.037. A 65 ANNI CE L’HO FATTA
Cosa succede davvero a bordo di una barca che attraversa l’Atlantico? Cosa fare se il motore ti molla già in partenza? A raccontarcelo è Lele Panzeri, pubblicitario di successo ora ritirato a “vita velica”, con una cronaca acuta e divertente, secondo il suo stile creativo.

Schermata 2016-03-24 a 12.28.198. BATTERIE A TERRA, MAI PIU’
La prima lezione del superesperto Roberto Minoia per migliorare l’autonomia energetica a bordo. Una guida alla comprensione di quali sono i reali consumi di energia di ciascun componente della barca. Indispensabile per fare scelte oculate.

Schermata 2016-03-24 a 12.30.209. NON BRUCIAMO I NOSTRI RAGAZZI
C’è una cosa che non deve mai venire a mancare nell’avvicinamento di un bambino a qualsiasi sport: sembrerà banale, ma è il divertimento. La docente di psicologia educazionale della Columbia University Anne Josephson ha stilato un decalogo di consigli per i genitori di ragazzi che fanno sport. Noi lo abbiamo declinato in chiave velica.

Schermata 2016-03-24 a 12.32.3910. COPPA AMERICA, VERSO IL TRIONFO O IL BARATRO?
Che la 35ma America’s Cup sia nata sotto una cattiva stella lo dimostra anche il presunto “imbroglio” attuato da Oracle per vincere nel 2013. Ora c’è bisogno che la “vecchia brocca” ritrovi la credibilità. La nostra analisi, corredata di due interviste a dei veri “big” della Coppa…

Ricordate, ci sono anche tanti altri buoni motivi per non perdere il nuovo numero di aprile del Giornale della Vela. In edicola, su iPad, iPhone e su tutti i tablet e gli smartphone Android.

 

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Azuree 41. Tutto pronto per il varo del nuovo 12 metri del cantiere turco con un tocco italiano

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Azuree_41_ProfileSirena Marine, il cantiere turco degli Euphoria e degli Azuree, è pronto per far toccare l’acqua al nuovo arrivato in famiglia: l’Azuree 41.  Dai disegni che il cantiere ci ha inviato questo nuovo 12 metri si annuncia come il “fratello minore” del 46 piedi. Il progetto nasce  infatti proprio dalle linee dell’Azuree 46 ed è frutto dell’esperienza di designer di livello internazionale: Rob Huphreys per l’architettura navale e le linee esterne (come per Azuree 46), mentre Tommaso Spadolini ha dato un tocco italiano al design e al concept interno.
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Il prototipo andrà in acqua tra pochi giorni per le prime prove tecniche in Turchia per le prove del cantiere. Il nuovo modello di Sirena Marine sarà ufficialmente in commercio a partire dal prossimo settembre 2016, con la presentazione in anteprima mondiale al Cannes Yachting Festival 2016. In Italia l’Azuree 41 sarà invece presentato ufficialmente al Salone Nautico di Genova.
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Due le configurazioni per gli interni. Il layout standard è presentato con una configurazione 3 cabine – 1 bagno; opzionale il secondo bagno, come anche la cabina armatoriale con letto a V invece del tradizionale letto matrimoniale alla francese, sulla murata di sinistra.
In ogni caso, in tutti i Layout è prevista la presenza di un cala vele separato dal cala ancora. Infine la barca standard è già dotata di spiaggetta di poppa abbattibile.

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SCHEDA TECNICA
Lunghezza fuori tutto 12,50 m
Lunghezza al galleggiamento 11.58 m
Baglio massimo 3.94 m
Pescaggio standard 2.40 m
Dislocamento a vuoto (approx) 8374 kg
Zavorra (approx) 3145 kg
Yanmar 39 hp – Saildrive SD60 39 hp
Potenza motore 29 kW
Capacità gasolio (approx) 150 lt
Capacità Acqua (approx) 300 lt
Capacità Acque nere 63 lt
Cabine / Bagni, standard 3 / 1
Bagni / Doccia separata 1 +1 (opt)
Posti letto 6
Altezza in dinette (approx) 1,92 m
Superficie velica (approx) 100 mq
Altezza albero 20,94 m
Progettista (architettura navale): Rob Huphreys
Design Interni: Tommaso Spadolini

 

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Dove ti vesti da marinaio? Ovviamente al VELAFestival!

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sailor-festaVestirsi da marinaio in banchina e non tra le quattro mura di un negozio. Al VELAFestival si può. Passeggiando tra gli stand lungo la calata del porto potrete infatti fermarvi a provare il meglio dell’abbigliamento tecnico, e non solo, per la barca a vela. Saranno infatti presenti i brand leader mondiali in questo settore: iniziamo il nostro tour virtuale per rifarvi il look da marinaio.

Ci sarà Musto con tutta la nuova collezione del 2016: l’azienda inglese leader nella produzione di abbigliamento tecnico da vela, nasce nel 1964 in Inghilterra da Keith Musto, ingegnere e medaglia d’argento alle Olimpiadi di Tokyo al timone di Lady Clare, che ha deciso di unire la sua esperienza velica alle conoscenze tecniche per creare una linea di vestiti in grado di resistere alle condizioni atmosferiche più estreme.
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Avrete poi occasione di provare le ultime novità di Helly Hansen con le sue linee di abbigliamento per velisti professionisti o dilettanti: stile scandinavo e design robusto.
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Ci sarà anche Sea Storm è uno dei più importanti brand per l’abbigliamento tecnico da barca. Sea Storm nasce per soddisfare le esigenze del variegato mondo della nautica: dal principiante al professionista, dal supertecnico al neofita, tutti possono trovare nella collezione Sea Storm l’articolo adeguato alle proprie esigenze.

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Sarà dei nostri anche Lizard con la collezione marine progettata e prodotta in Italia tra le montagne e i laghi del Trentino, dove dal 1957 vengono prodotte calzature sportive di grande qualità e comfort. Il risultato dell’elevata qualità degli standard manifatturieri, dei materiali innovativi, uniti alla profonda conoscenza calzaturiera ed all’esperienza di appassionati di outdoor e vela, è una collezione di elevata funzionalità e prestazioni.

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Come farsi mancare un giretto allo stand di ReSail con le sue borse in vela riciclata e accessori in tela vela artigianali? Pezzi unici e originali fatti a mano in Italia.

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Oppure perché non regalare un bel braccialetto di Constantin Nautics?
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Da 6 a 8 metri low cost: ecco le barche giuste per divertirsi

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barcheAvete voglia di vela, ma non volete ridurvi sul lastrico? Investendo cifre non esorbitanti si può veleggiare con una barca performante, ma al tempo stesso facile da condurre anche con la famiglia. Tutti i modelli che vi proponiamo – da 19 a 45 mila euro – sono carrellabili e rappresentano la soluzione ideale per non rinunciare alla voglia di vela senza dover investire troppi soldi e con divertimento assicurato: sia per la regata pura (come l’H22) che per piccole crociere in famiglia. Eccoli, in ordine di grandezza crescente.

Elan-E1ELAN E 1
L’ Elan E1, soprannominato “il razzo tascabile”, è stato progettato per la massima facilità d’uso e di gestione garantendo prestazioni di navigazione superiori in linea con i suoi fratelli più grandi. L’ Elan E1 offre un nuovo concetto di proprietà: minimizzare ogni fase di preparazione per una vacanza a vela, una serie di soluzioni innovative consentono di confezionare, guidare e navigare in pochissimo tempo. Come altri day-sailer l’ Elan E1 non richiede un ormeggio nel porto turistico, risparmiando così un notevole costo, mentre il suo peso contenuto rende il traino possibile a tutti. Prezzo: 26.490 euro + IVA. Lft. 6,34 m; largh. 2,50 m; disk. 990 kg; sup. vel. 28,10 mq. www.adriaship.it

_mg_0221H22 ONE DESIGN
I costi contenuti, le buone performance e il calendario di regate, rendono l’H22 One Design una barca davvero interessante. E’ un’imbarcazione monotipo di 22 piedi, progettata da Rob Humphreys, impegnato nella campagna inglese do Coppa America 2002/2003 e ottimizzata, nella costruzione e nel layout del piano velico e di coperta, da New Wind di Roberto Spata. Si tratta di un’imbarcazione molto “marina” (anche se è sul lago che ha conosciuto la sua maggior diffusione), costruita in sandwich sotto vuoto, con un raddrizzamento marcato che perdona anche degli errori e grazie al quale è possibile navigare in qualsiasi condizione di vento. Prezzo: circa 19.000 euro + IVA. Lft. 6,70 m; largh. 2,5 m; disk. 770 kg; sup. vel. 30,5 mq. www.nwind.it

j70trials7J/70
Perfetto da manovrare anche in tre persone, non necessariamente forti o pesanti. Albero ad un solo ordine di crocette e boma entrambi in carbonio, semplici da regolare. La stabilità di forma delle linee d’acqua ed il basso rapporto dislocamento/zavorra sono elementi essenziali nel J70. Ma soprattutto ideale per chi vuole divertirsi in regata grazie a una classe attivissima (www.j70.it). Prezzo: 28.900 euro + IVA. Lft: 6,93 m; largh. 2,25 m; disk. 780 kg; sup. vel. 21 mq. www.jboats.it

imgresSEASCAPE 24
Dopo il 18 e il 27 piedi, Seascape decide di “riempire il gap” e annuncia un nuovo 24 piedi che sarà varato quest’anno. Ha le stesse caratteristiche “corsaiole” del suo fratello minore, ma in questo caso le cuccette sottocoperta sono quattro (una doppia a prua e due laterali in quadrato) rendendolo interessante anche per la crociera in famiglia o con amici. E’ carrellabile con deriva completamente sollevabile e lo scafo è progettato per essere planante, per cui la velocità non è legata alla lunghezza, a differenza di una tradizionale barca dislocante: il cantiere si è focalizzato sulla capacità di planata anche in condizioni di vento leggero. E in questa direzione va anche la scelta di soluzioni improntate all’easy sailing. La randa square top autodepotenziante, il gennaker facilmente manovrabile, il layout di coperta semplificato con tutte le manovre alla portata del timoniere, la stabilità dello scafo e la doppia pala del timone. L’albero è stato realizzato in fibra di carbonio. Prezzo: 45.000 euro + IVA. Lft. 7,30 m; largh. 2,5 m; disl. 960 kg; sup vel. 42 mq. www.thinkseascape.com

first-25s_124i5654FIRST 25
Linee slanciate ed eleganti, piano velico generoso: il First 25 di Beneteau si distingue sull’acqua. Con il suo sartiame autoportante è dotato di una randa a corno, di un avvolgifiocco, di un Code Zero versione 2016 e di uno spi asimmetrico (in opzione) che rendono la navigazione sempre più rapida e piacevole. Grazie al suo livello di confort e abitabilità, il First 25 si dimostra una barca da crociera completa. L’integrazione del puntello alla paratia a prua permette di disporre di un ampio spazio sul quadrato, illuminato da legni interni tonalità teak chiaro. Con la sua cabina doppia a prua, i numerosi alloggiamenti, un lavandino, bagni e due cuccette nel quadrato offre un’ottima capacità di accoglienza. Prezzo: 44.730 euro + IVA. Lft. 7,90 m; largh. 2,75 m; disk. 2.150 kg; sup. vel. 26,19 mq. www.beneteau.com/it

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Mi hanno rubato la barca: e mo’ cosa faccio?

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sad_sailor_by_lewisflakes-d65cuzhSe negli anni ’80 e ’90 i furti di imbarcazioni costituivano un fenomeno davvero limitato (in Italia, se ne segnalavano uno o due all’anno), nell’ultimo decennio si è assistito a una proliferazione del fenomeno. Se un tempo oggetto dei furti erano soprattutto tender e motori fuoribordo, ora si rubano barche.

IDENTIKIT DEL LADRO DI BARCHE
Ai tanti ladri di imbarcazioni “casuali”, ovvero quelli che si impossessano di uno scafo per pochi giorni (in alcuni casi, anche solo per alcune ore) e lo usano per trasporti illeciti, come droga, clandestini e armi, in questi anni si è andata a profilare una figura ben precisa, quella del ladro di barche specializzato e organizzato. Rubando il lavoro ai profiler americani, potremmo descriverlo così: una persona che conosce bene le difficoltà di rivendere una barca rubata e di navigare alla luce del sole (dati i frequenti controlli) e che, una volta compiuto il furto, evita di lanciarsi in traversate pericolose e preferisce piuttosto rifugiarsi in qualche zona tranquilla per apportare modifiche allo scafo e nel frattempo procurarsi dei documenti falsi.

COSA FARE SUBITO
Cosa dovete fare se (tocchiamo ferro) una volta in banchina, della vostra barca non c’è traccia oppure, durante una crociera, lasciate la barca in rada e al vostro ritorno è sparita? Innanzitutto presentate immediatamente denuncia presso la stazione dei Carabinieri più vicina (o comunque delle forze dell’ordine del paese in cui vi trovate), e comunicate la sparizione alla Capitaneria di Porto e alle autorità marittime. Sono fondamentali le tempistiche. Una tempestiva comunicazione permetterà alla Guardia Costiera di circoscrivere l’area di ricerca e intervenire subito con motovedette e indagini mirate.

Schermata 2015-05-11 a 18.46.43SFRUTTARE LA RETE
Dopodiché attivatevi sul web, segnalando il furto. Esiste un sito specializzato in Italia, www.barcherubate.it, dove potrete inserire tutte le informazioni sulla vostra unità (e anche le foto), il luogo di sparizione e la data del furto. La scheda dell’imbarcazione verrà inserita nel database delle segnalazioni. Ma c’è di più. Inserite la vostra segnalazione (e tenetela costantemente sott’occhio) su www.stolenboats.info, il sito che contiene la più lunga lista al mondo di barche rubate e prevede delle cospicue taglie sui ritrovamenti. Per non lasciare nulla al caso, sfruttate anche i social network come Facebook segnalando la barca rubata nelle community dei diportisti e nei forum dei siti internet dedicati alla nautica.

PREVENIRE E’ MEGLIO CHE CURARE
Un modo per rendere la vita difficile ai ladri di imbarcazioni consiste nel dotare la vostra barca di un sistema di allarme satellitare, magari affidandovi a una compagnia in grado di offrire la localizzazione della barca via internet.

OCCHIO ALL’ASSICURAZIONE
Sempre nell’ottica di prevenire, vi consigliamo di stipulare una buona polizza assicurativa “corpi yacht” che preveda, tra le clausole, anche quella di incendio e furto. Informatevi bene prima di firmare: spesso tale clausola non copre il motore fuoribordo e il tender: un po’ come accade nel settore dell’automobile, dove non verrete risarciti del furto delle cosiddette parti amovibili.

MERCATO – GLI ANTIFURTO GIUSTI PER LA TUA BARCA

ghostyVODAFONE AUTOMOTIVE / GHOSTY
Nato per il mondo dell’automobile, è una box autoalimentata introvabile, che dura oltre 2 anni e che, nel rispetto del nome, è praticamente un fantasma invisibile ai ladri. Include due anni di canone di servizio e l’intervento della centrale operativa in caso di furto. www.automotive.vodafone.it

downloadMAC & NIL / REMOTE ANGEL
Remote Angel è un dispositivo di localizzazione satellitare veicolare munito di SIM, antenna GSM/GPRS/GPS e cavi di alimentazione, in grado di comunicare in tempo reale sulla rete di telefonia mobile e via internet. Totalmente autonomo che non richiede la presenza di alcuna centrale operativa. www.remoteangel.it

Yachtsafe-GPS-Alarm-Low-150x150YACHT SAFE / G31 TRACKING
L’allarme GPS di Yacht Safe consuma pochissima energia (0,1 W a 12 V): si presenta sotto forma di una piccola scatola nera (7,4×4,8×2,8 cm), impermeabile secondo lo standard IP68, con cui potrete tenere a bada la barca a distanza scaricando la app gratuita sul vostro smartphone. Potrete anche accendere e spegnere il servizio di localizzazione direttamente dalla app. Prezzo: circa 293 €. www.aquamare.co.uk

8225-875x1000PROSER / ANTIFURTO RADIOCOMANDATO
Il Proser funziona tramite radiocontrollo, per cui non occorre collegamento con fili elettrici tra i veri componenti e questo permette un’installazione semplice e veloce. Si compone di una centralina, completa di sirena, che può essere alimentata a 12 oppure a 220 V, di un sensore a raggi infrarossi (radiocontrollato), da fissare nella dinette o nel locale principale e di uno magnetico, da montare su porte e boccaporti. Prezzo: circa 190,64 €. www.nauticplace.com

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Velista dell’Anno 2016: ecco perché sarà un evento imperdibile

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IMG_5269-1024x683Mentre proseguono le selezioni online (il 31 marzo ripartono le votazioni, QUI scoprite come è andata fino ad ora), vi ricordiamo che venerdì 6 maggio dalle 19 al TAG Heuer VELAFestival di Santa Margherita siete tutti invitati a partecipare all’evento del Velista dell’Anno 2016, uno dei grandi avvenimenti della vela italiana.

logo_velistaVELISTA DELL’ANNO. PERCHE’ NON VE LO DOVETE PERDERE
Perché conviene non mancare a questo avvenimento? Perché sarete a contatto, senza barriere con il gotha della vela italiana e mondiale. Presentati da Mino Taveri, famoso commentatore di calcio in TV ma grande appassionato di vela, saranno ben cinque quest’anno i premiati. Innanzitutto il migliore dell’anno in assoluto, il TAG Heuer Velista dell’Anno, colui che ha raggiunto i risultati internazionali più prestigiosi.

A seguire i vincitori di tre categorie, altrettanto prestigiose: i premi TAG Heuer “Passion” che celebra l’italiano che più si è distinto per la passione verso la vela e il mare; “Performance” a chi ha dimostrato verve agonistica vincendo regate di alto livello; “Innovation” al velista, progettista, armatore, tecnico che ha ideato qualcosa di innovativo. Quest’anno c’è una novità, l’istituzione del premio “Young”, riservato al miglior giovane velista dell’anno. E poi, il Gran Premio VELAFestival, riconoscimento ad un grande velista, tributo alla sua carriera. La lista dei candidati nasce da un panel di ben 100 velisti votati on line (oltre 20.000 voti quest’anno) che, in una serie di batterie ad eliminazione, diventano 25. Tra questi la giuria decide chi sono i cinque vincitori, tenendo conto dei voti ricevuti durante l’ultimo girone di voti tra i 25 che hanno passato il turno.

Dal 31 marzo tornate a votare sul nostro sito per influenzare il responso finale della giuria e il 6 maggio venite a Santa Margherita a scoprire chi saranno i vincitori. La serata sarà magica.

COME FUNZIONANO LE VOTAZIONI DEL VELISTA DELL’ANNO 2016
Venerdì 6 maggio, alle ore 19, avrà luogo al VELAFestival di Santa Margherita Ligure (Genova), durante la Serata dei Campioni, la premiazione del Velista dell’Anno. Ma come si arriva ad assegnare il premio più prestigioso della vela italiana? Con una lunga e “dura” selezione online dove il vostro contributo è fondamentale. Ve la spieghiamo nel dettaglio, fase dopo fase.

• PRIMA FASE (VOTO VINCOLANTE – CONCLUSA) – DA 100 a 52 CANDIDATI
– 100 CANDIDATI da votare online sul nostro sito dal 29 gennaio (dalle ore 13) al 16 febbraio (chiusura ore 12)
– 20 CANDIDATI INDICATI DA VOI (potrete inviarci nominativi e motivazione dal 29 gennaio al 4 febbraio alla mail speciali@panamaeditore.it) votati online sul nostro sito dal 5 febbraio (dalle ore 13) al 16 febbraio (chiusura ore 12)
– Passano il turno i 50 più votati e i 2 più votati tra quelli indicati da voi
• SECONDA FASE (VOTO VINCOLANTE – CONCLUSA) – DA 52 a 25 CANDIDATI
– 52 CANDIDATI da votare online dal 4 (dalle ore 13) al 15 marzo (chiusura ore 12)
– Passano il turno i 25 più votati
• TERZA FASE (VOTO CONSULTIVO) – DA 25 a 5 CANDIDATI
– 25 CANDIDATI da votare online dal 31 marzo (dalle ore 13) al 14 aprile (chiusura ore 12). Il voto del pubblico online ha valore consultivo: tenuto conto delle vostre preferenze, una giuria seleziona i 5 che passano il turno
WAY211A.BA0928_AQUARACER_CAL_5_PACKSHOT_2015• QUARTA FASE – LA SCELTA DEL VELISTA DELL’ANNO (E DEGLI ALTRI PREMI)
-I 5 CANDIDATI compongono la rosa dei “papabili” per il Velista dell’Anno. Questi si contenderanno, sulla base delle decisioni della giuria, il premio Velista dell’Anno e gli altri: TAG Heuer Velista dell’Anno “Passion”, TAG Heuer Velista dell’Anno “Innovation” e TAG Heuer Velista dell’Anno “Performance”. Ognuno dei vincitori sarà premiato con un cronografo impermeabile ad alta precisione TAG Heuer Aquaracer Calibre 5 (foto a lato), in grado di resistere fino a 300 metri di profondità. Chi sono i vincitori lo saprete solo la sera del 6 maggio a Santa Margherita. Siete tutti invitati!

Per qualsiasi informazione riguardo al Velista dell’Anno, scriveteci all’indirizzo speciali@panamaeditore.it

SCOPRI CHE COS’E’ IL VELISTA DELL’ANNO

A QUESTO LINK SCOPRI NEL DETTAGLIO LA SECONDA FASE DI VOTAZIONI DEI MAGNIFICI “52”

A QUESTO LINK SCOPRI NEL DETTAGLIO LA PRIMA FASE DI VOTAZIONI DEI MAGNIFICI “100”

SCOPRI TUTTI I 100 CANDIDATI INIZIALI AL VELISTA DELL’ANNO, DALLA A ALLA Z

SCOPRI LE STORIE DEI CANDIDATI “SCELTI DA VOI” E LE MOTIVAZIONI DELLE NOMINATION

 

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Catamarani Show: il VELAFestival è la festa anche dei multiscafi

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downloadMai come negli ultimi anni il Mediterraneo si sta riempiendo di catamarani che non sono più solo una scelta per i “charteristi”, ma stanno diventando una vera tendenza anche nel mondo degli armatori. E così, anche al VELAFestival scoppia la multiscafi-mania, con tre cantieri che verranno a portare i loro modelli in banchina. Avremo infatti tra i gli espositori Lagoon, Bali e Nautitech, ecco con quali modelli:

LAGOON 52
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Uno spazio impressionante, quello che si ritrova a bordo del sedici metri francese, che dispone di 250 metri quadri di superficie calpestabile su tre livelli differenti. L’albero, come avviene anche sul più piccolo Lagoon 39, è accentrato: un appoppamento rispetto ai modelli del passato che consente di rendere la randa (square top) più efficiente, di diminuire il peso davanti permettendo una navigazione più fluida sulle onde e di avere più giochi di vele a prua. Il fly è imponente, timonando da lassù la sensazione è quella di dominare il mare, con in più le manovre a portata di mano.

NAUTITECH 40 OPEN

features_op40Il Nautitech Open 40 è un catamarano per la crociera pura che riesce a coniugare il piacere della navigazione con interni spaziosi e ben rifiniti, senza eccedere con grandi e pesanti sovrastrutture. Mette in gioco qualità nautiche da riferimento, regalando al timone la sensibilità e la reattività necessarie a chi ama divertirsi nelle regolazioni e nel ricercare le massime prestazioni.
Lo studio di Marc Lombard è riuscito a creare geometrie valide con linee d’acqua filanti, che hanno permesso buoni volumi interni grazie ai larghi redane; in più, le robuste derive fisse hanno dimostrato, nonostante un pescaggio ridotto, di essere efficaci anche nelle andature di bolina.
Diverse le soluzioni estetiche riuscite: dalle prue con caduta prodiera reclinata verso poppa alla sovrastruttura filante. Costruito interamente in infusione, ha un dislocamento contenuto e un piano velico potente.

BALI 4.0
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Il BALI 4.0 si distingue per una configurazione originale della zona di prua. Invece della classica rete, che ha contribuito negli anni a rendere appetibili i multiscafi, il 4.0 (e anche i suoi fratelli 4.5 e 4.3) sfoggia una vera e propria dinette attrezzata con divani e tavoli da una parte, e una coppia di prendisole dall’altra. Non solo, altro spazio per sdraiarsi al sole è ricavato sopra alla tuga, dove si trova anche la postazione di guida. Qui vengono riportate tutte le manovre, il timoniere riesce così ad avere tutto sotto controllo senza dover lasciare la sua postazione.
Sottocoperta sono disponibili ben quattro versioni: da quella super armatoriale, con appena due cabine e due bagni a quella dedicata al charter con quattro cabine e quattro bagni. La tre cabine  è disponibile inoltre con due o tre bagni.

 
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C’è un Velista dell’Anno in più nel 2016: il premio al miglior Young, eccovi i “papabili”

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giovaniQuanti giovani! Mai come quest’anno, la classifica dei più votati del Velista dell’Anno è infarcita di atleti Under 20. Questo per due ragioni: in primis perché rappresentano la generazione “social” e quindi sono stati bravi a martellare su Facebook, Twitter, Instagram e affini per farsi votare, poi perché il 2015-16 è stata un’annata davvero ottima per la vela giovanile italiana, con risultati di pregio sui campi di regata internazionali da parte dei piccoli azzurri.

Schermata-2016-01-18-a-14.40.38-300x81UN NUOVO PREMIO PER GLI “YOUNG”
Si può guardare al futuro con il massimo ottimismo. Dal canto nostro, abbiamo deciso di aggiungere un premio, oltre agli altri quattro (Velista dell’Anno, TAG Heuer Velista dell’Anno Performance, TAG Heuer Velista dell’Anno Passion, TAG Heuer Velista dell’Anno Innovation), il TAG Heuer Velista dell’Anno “Young”, proprio per venire incontro a questo – piacevole – fenomeno. E attenzione: non è escluso che un giovanissimo possa vincer anche il Velista dell’Anno!

UNA TOP TEN PIENA DI GIOVANI
Tra i 25 candidati che sono rimasti in gara, e che potrete rivotare a partire dal 31 marzo (in calce trovate il regolamento), abbiamo detto, ci sono tantissimi giovani. Nella top ten dei più votati, troviamo Edoardo Ferraro e Francesco Orlando, capaci di raggranellare nelle prime due fasi oltre 1.500 voti: i due hanno vinto a Castle Bay Karatsu, in Giappone, il titolo iridato 420 Under17: sanremesi, rappresentano una speranza futura e continuano a vincere, sia a livello nazionale che europeo. Poi c’è Riccardo Sepe, vincitore della regata di Optimist più affollata del mondo, il Meeting del Garda. Che soddisfazione mettersi dietro mille barche per il laziale, che ha coronato così una stagione carica di successi! Matteo Pilati e Francesco Rubagotti invece incarnano il mondo della vela “nuova”, del foiling. Hanno vinto a Malcesine il Red Bull Foiling Generation a bordo dei Flying Phantom e rappresenteranno l’Italia al l’evento Mondiale. E poi ancora gli interpreti dell’Hobie Cat Alessandro Cesarini e Diana Rogge, i 470isti Giacomo Ferrari e Giulio Calabrò e la fortissima Gaia Bergonzini, capace di vincere l’Italiano Assoluto di Optimist, mettendosi alle spalle tutti i “maschiacci” (ma non solo, per lei anche l’argento al Mondiale femminile!). Questi sono i più papabili al premio Young (anche se ci sono altri valevoli giovani atleti tra i 25, che se verranno votati nella terza fase, potranno mettere in difficoltà seria la giuria!).

COME FUNZIONANO LE VOTAZIONI DEL VELISTA DELL’ANNO 2016
Venerdì 6 maggio, alle ore 19, avrà luogo al VELAFestival di Santa Margherita Ligure (Genova), durante la Serata dei Campioni, la premiazione del Velista dell’Anno. Ma come si arriva ad assegnare il premio più prestigioso della vela italiana? Con una lunga e “dura” selezione online dove il vostro contributo è fondamentale. Ve la spieghiamo nel dettaglio, fase dopo fase.

• PRIMA FASE (VOTO VINCOLANTE – CONCLUSA) – DA 100 a 52 CANDIDATI
– 100 CANDIDATI da votare online sul nostro sito dal 29 gennaio (dalle ore 13) al 16 febbraio (chiusura ore 12)
– 20 CANDIDATI INDICATI DA VOI (potrete inviarci nominativi e motivazione dal 29 gennaio al 4 febbraio alla mail speciali@panamaeditore.it) votati online sul nostro sito dal 5 febbraio (dalle ore 13) al 16 febbraio (chiusura ore 12)
– Passano il turno i 50 più votati e i 2 più votati tra quelli indicati da voi
• SECONDA FASE (VOTO VINCOLANTE – CONCLUSA) – DA 52 a 25 CANDIDATI
– 52 CANDIDATI da votare online dal 4 (dalle ore 13) al 15 marzo (chiusura ore 12)
– Passano il turno i 25 più votati
• TERZA FASE (VOTO CONSULTIVO) – DA 25 a 5 CANDIDATI
– 25 CANDIDATI da votare online dal 31 marzo (dalle ore 13) al 14 aprile (chiusura ore 12). Il voto del pubblico online ha valore consultivo: tenuto conto delle vostre preferenze, una giuria seleziona i 5 che passano il turno
WAY211A.BA0928_AQUARACER_CAL_5_PACKSHOT_2015• QUARTA FASE – LA SCELTA DEL VELISTA DELL’ANNO (E DEGLI ALTRI PREMI)
-I 5 CANDIDATI compongono la rosa dei “papabili” per il Velista dell’Anno. Questi si contenderanno, sulla base delle decisioni della giuria, il premio Velista dell’Anno e gli altri: TAG Heuer Velista dell’Anno “Passion”, TAG Heuer Velista dell’Anno “Innovation”, TAG Heuer Velista dell’Anno “Performance” e TAG Heuer Velista dell’Anno “Performance”. Ognuno dei vincitori sarà premiato con un cronografo impermeabile ad alta precisione TAG Heuer Aquaracer Calibre 5 (foto a lato), in grado di resistere fino a 300 metri di profondità. Chi sono i vincitori lo saprete solo la sera del 6 maggio a Santa Margherita. Siete tutti invitati!

Per qualsiasi informazione riguardo al Velista dell’Anno, scriveteci all’indirizzo speciali@panamaeditore.it

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Dove scegli le tue vele? Al Velafestival ti aspettano Elvstrom, North Sails e Quantum!

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veleHai in programma di rifare il gioco di vele della tua barca? A Santa Margherita ti aspetta il meglio delle velerie mondiali per proporti i loro prodotti di ultima generazione (membrane e affini) che possono essere ideali in regata per migliorare le performance ma che possono avere un utilizzo lungimirante anche in crociera per la loro maggiore durata nel tempo e capacità di mantenere la forma e il profilo della vela più a lungo, migliorando così la stabilità e sicurezza della barca.

254Per quanto riguarda le ultime tecnologie nel mondo delle vele Quantum vi propone la tecnica di laminazione Fusion M, che permette di racchiudere le fibre disposte lungo le linee di carico principali della vela tra due sottili film in Mylard. Grazie alla combinazione tra calore, sottovuoto e pressione meccanica, le membrane Quantum sono tra le più resistenti ed affidabili sul mercato.

First-EPEX-Cruiser-Headsail-015webElvstrom vi mostra invece la tecnologia EPEX sviluppata per produrre vele in membrana con processo sottovuoto: togliendo aria e umidità questa membrana mira ad aggirare il problema della delaminazione e assicurando la massima leggerezza.

3DiHPA-4Allo stand di North Sails potrete invece parlare di 3Di Raw l’ultima novità appunto della gamma 3Di, il rivoluzionario sistema per la realizzazione delle vele attraverso dei tape preimpregnati di resina. La struttura rimane quella del 3Di con l’applicazione  di un film ultraleggero che permette di risparmiare fino al 20-30% del peso.

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Cerchi imbarco per la VELA Cup? Qui lo trovi. Ecco chi cerca già, gli trovi posto?

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home-slide-03-2016-1Cerchi un imbarco per partecipare alla VELACup 2016 di Santa Margherita Ligure? Hai una barca e hai bisogno di equipaggio e offri un imbarco? Quest’anno, se non avete voglia di venirci a trovare “a piedi”, e per farvi godere al massimo i vostri giorni al VELAFestival, abbiamo deciso di creare un network fra voi appassionati per darvi la possibilità di trovare un imbarco se non siete armatori di una barca, sia per partecipare alla VELACup di sabato 7 maggio sia per passare in barca tutti e quattro i giorni della manifestazione. Se invece siete armatori di una barca ma vi mancano persone per completare il vostro equipaggio da regata o se più semplicemente avete voglia di condividere la vostra imbarcazione con altri appassionati, per il piacere di conoscere nuove persone, potete con facilità cercare qualcuno per completare la vostra crew seguendo questo link.

Compilando il form che trovate a questa pagina, con i vostri dati, le caratteristiche e le esperienze come velista/marinaio, il vostro annuncio e la vostra mail saranno pubblicati e potrete scegliere o essere scelti per partecipare alla più grande festa del Mediterraneo.

Il successo di questa nostra iniziativa è testimoniato dai numeri della nostra bacheca online dove vi siete già iscritti a decine per mettervi a disposizione di un armatore alla ricerca di equipaggio o per mettere a disposizione a vostra barca a chi vuole viversi il VELAFestival e la VELA Cup dall’acqua!

Per iscriverti alla VELACup 2016, CLICCA QUI.

 
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Le 5 canzoni di mare da ascoltare (e suonare) a Pasquetta

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ImonaboatQuando il mio direttore mi ha chiesto di selezionare cinque canzoni di mare da ascoltare (o da suonare) a Pasquetta (“Eugenio, tu che sei anche musicista, questo articolo è nelle tue corde”) mi sono trovato in difficoltà. Davvero non sapevo che pesci pigliare, cercando a tutti i costi un improbabile collegamento mare-festività-musica. Allora mi sono focalizzato sulle canzoni che a Pasquetta mi sarebbe piaciuto ascoltare, senza troppe complicazioni, e dopo una lunghissima selezione, ho tirato fuori le cinque che trovate in calce. Molte di loro hanno accordi “abbordabili” e potrei perfino suonarle anche sulla spiaggia con la mia chitarra o sui prati tra fave e salame con gli amici. Eccovele in ordine di vecchiaia. Fatemi sapere quali altre canzoni avreste inserito voi, sono curioso! Eugenio Ruocco

PAOLO CONTE – ONDA SU ONDA (1974)
Questa canzone, tratta dal primo album da cantautore del poliedrico musicista piemontese, “Paolo Conte”, mi ha sempre affascinato. Una situazione disperata, quale quella di ritrovarsi naufrago in mezzo al mare dopo essere caduto dalla nave, dimenticato da tutti e dalla propria compagna che se la fila con un altro, si trasforma a sorpresa in paradisiaca. Una bella lezione di vita: c’è sempre speranza, anche nelle circostanze più terribili.

LUCIO DALLA – COM”E’ PROFONDO IL MARE (1977)
La canzone, tratta dall’album omonimo in cui Dalla, terminato il sodalizio con il poeta Roberto Roversi, prende per la prima volta in mano le redini dai testi, è a mio avviso un grande poema che offre multipli livelli di lettura. Ecologismo, pacifismo, umanità. Ma al centro della narrazione c’è sempre lui, il mare. Profondo come il pensiero, che nessuno può fermare.

MORCHEEBA – THE SEA (1998)
Questo pezzo è forse tra i meno conosciuti dei Morcheeba, gruppo trip-hop inglese che ha calcato le scene tra gli anni novanta e duemila con tormentoni del calibro di “Rome wasn’t built in a day”: io lo trovo molto rilassante e profondo, perfettamente amalgamato con la voce di Skye Edwards. “Ho lasciato la mia animà laggiù, in fondo al mare”…

KULA SHAKER – HURRICANE SEASON (2007)
Non è facile prendere il tema di uno standard jazz famosissimo come “Take Five” di Dave Brubeck (che, come suggerisce il titolo, è suonato in cinque quarti, un tempo difficile e inusuale) e costruirci attorno una ballata folk. Permettendosi addirittura di virare, nella parte strumentale, sul rock psichedelico anni ’70. I Kula Shaker, a mio avviso, ci sono riusciti perfettamente. Tra le cinque canzoni che vi propongo, questa è la mia preferita, lo confesso. Questo gioiellino contenuto nell’album Strangefolk (2007), parla di un “outcast” (letteralmente, un emarginato) che vive su un’isola e che decide di imbarcarsi e sfidare il mare, e si ritrova nel mezzo di un uragano.

ED SHEERAN – TENERIFE SEA (2014)
Non poteva mancare una canzone del cantautore internazionale più in voga del momento, l’inglese Ed Sheeran: nel testo, il mare di Tenerife, l’isola delle Canarie, permette alla donna amata di esprimere in pieno tutta la propria bellezza. Il brano è contenuto nell’album X del 2014.

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Chi sarà tra questi il Velista dell’Anno 2016? Scopri le loro 25 storie toste

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PicMonkey Collage (4)Erano in 100, e, in virtù dei vostri voti, sono rimasti in 25. Qua sotto trovate le “storie toste” dei “Magnifici 25” rimasti in gara al Velista dell’Anno, li avete scelti voi e adesso il vostro parere sarà ancora importante.

Schermata-2016-01-18-a-14.40.38-300x81La giuria che sceglierà i cinque candidati finalisti al Velista dell’Anno (a proposito, potrete incontrarli venerdì 6 maggio al VELAFestival di Santa Margherita, durante la Serata dei Campioni, nella quale sarà svelato il vincitore) terrà conto anche delle vostre preferenze espresse nell’arco della terza fase (31 marzo – 14 aprile).

ambrogio beccaria balduzziAMBROGIO BECCARIA BALDUZZI (Marinaio)
Ambrogio ha una volontà di ferro: è andato a recuperare un Mini 650 distrutto in Portogallo, lo ha riparato impiegando mesi di lavoro in un capannone alla Spezia e, a bordo della sua creatura, si è laureato Campione Italiano 2015 Mini Serie.

gaia bergonziniGAIA BERGONZINI (Atleta)
Gaia è un’atleta di cui sentiremo parlare: ha vinto l’argento al Mondiale femminile Optimist. Ma non solo: ai Campionati Italiani ha messo in fila i maschietti chiudendo sulgradino più alto del podio. Dati alla mano, è la più forte optimista d’Italia.

bertola : izzoNICCOLO’ BERTOLA / JACOPO IZZO (Atleti)
Scesi un attimo dal 470, i due atleti dell’Aeronautica Militare si sono concessi una parentesi sul Vaurien: a Sneekermeer, in Olanda, hanno dato il bianco portandosi a casa il titolo iridato. Niente male per chi arriva da un’altra classe!

fTaccola-_FTL9710ALESSANDRO CESARINI / DIANA ROGGE (Atleti)
Anche Alessandro Cesarini e Diana Rogge hanno dimostrato di saperci fare con i catamarani: a Gargnano, sul lago di Garda, i due tarquinesi hanno conquistato l’argento all’Europeo Under 21 Hobie Cat 26 Spi. C’è un’Italia che vince sui multiscafi. Chapeau.

Stefano ChiarottiSTEFANO CHIAROTTI (Armatore)
Che il Jeanneau Sunfast 3600 sia una barca competitiva è ormai un fatto assodato. A bordo di Lunatika Stefano Chiarotti (nella foto, a sinistra) è stato il mattatore indiscusso della stagione di chi regata in doppio vincendo il titolo di Campione Italiano Offshore X2 dopo essersi aggiudicato regate quali la Giraglia x 2, la Roma x 2 e la Lunga Bolina. Non a caso anche terzo nella classifica overall!

duccio colombiDUCCIO COLOMBI (Atleta)
Ogni squadra ha bisogno di un valido team manager: quelli di Low Noise 2, l’Italia 9.98 di Giuseppe Giuffré, lo hanno trovato in Duccio Colombi. Duccio ha portato l’equipaggio a vincere ben due titoli Mondiali ORC consecutivi. Non contento, come tattico sul Cookson 50 Cippa Lippa si è aggiudicato in ORC Overall la 151 Miglia.

ISAF SAILING WORLD CHAMPIONSHIPS - SANTANDER 8-21 SEPTEMBER 2014GIULIA CONTI / FRANCESCA CLAPCICH (Atlete)
Le due ragazze sono reduci da una delle più grandi stagioni della storia per quanto riguarda le classi olimpiche italiane. Sul 49er FX, hanno fatto il “triplete”: titolo Mondiale, Europeo e Italiano. Chi le ferma più? Per loro stessa ammissione, andranno a Rio per vincere.

luca domeniciLUCA DOMENICI (Armatore)
Nel 2015 il J70 italiano ha visto la crescita esponenziale del Notaro Team capitanato dal notaio Luca Domenici: una stagione da incorniciare culminata con la vittoria del titolo Europeo di classe a Montecarlo, ottenuto davanti a un altro equipaggio italiano: L’elagain di Franco Solerio.

ferrari : calabròGIACOMO FERRARI / GIULIO CALABRO’ (Atleti)
I romani Giacomo Ferrari e Giulio Calabrò, entrambi classe 1996, sono riusciti a chiudere al terzo posto la classifica del mondiale 470 Youth a Thessaloniki. Il risultato, passato leggermente in sordina in virtù della vittoria, tra le femmine, delle già citate Di Salle-Dubbini, vale in realtà tantissimo, considerato il livello tecnico del doppio olimpico. Sentiremo ancora parlare di loro.

ferraro : orlandoEDOARDO FERRARO / FRANCESCO ORLANDO (Atleti)
Al Campionato Mondiale 420 Under 17 a Castle Bay Karatsu, in Giappone, Edoardo Ferraro e Francesco Orlando hanno conquistato la vittoria. Un grande risultato per la giovane coppia di sanremesi (habituè delle zone alte di classifica), ottenuto con ben 21 punti di vantaggio sui secondi. In prospettiva, possono essere davvero una scommessa per un eventuale doppio olimpico. Della sorella di Edoardo vi parliamo… qua sotto!

alessandro fornasariALESSANDRO FORNASARI (Atleta)
Ancora un altro atleta protagonisti di un ottimo 2015: Alessandro Fornasari ha conquistato l’argento ai Campionati Europei Under 18 della classe Laser 4.7. Anche sul singolo più famoso del mondo, abbiamo tutte le carte in regola per essere ben rappresentati in futuro!

Gianin VIGIANIN VI (Hallberg-Rassy 41 – Barca)
Può un vecchio Hallberg-Rassy 41 del 1976 (avete capito bene, vecchio di 40 anni!) aggiudicarsi la Giraglia Rolex Cup per la seconda volta? La risposta è si: ci è riuscito Pietro “Ciccio” Supparo, armatore di Gianin VI, che ha vinto sia nel 2011 che nel 2015. Questo significa due cose: equipaggio bravissimo e barca intramontabile

paolo giargiaPAOLO GIARGIA (Atleta)
Il ligure Paolo Giargia ha contribuito a rimpinguare il già ricco carniere di medaglie ottenuto dagli atleti italiani nella stagione appena passata: suo il bronzo all’Europeo EUROSAF U19 per la classe Laser Radial.

Schermata 2016-01-21 a 13.08.38ROBERTO LACORTE (Armatore)
Roberto Lacorte si è fatto costruire il nuovo Vismara Mills 62 SuperNikka con un obiettivo: vincere il più possibile stando al timone. E in effetti ci è riuscito: nel 2015 ha trionfato al Mondiale Mini Maxi di Porto Cervo. Prima però si è tolto la soddisfazione di vincere la regata da lui stesso ideata, la 151 Miglia. Un armatore illuminato, che tanto sta dando alla vela in Italia.

low noiseLOW NOISE II (Italia 9.98 – Barca)
Che barca Low Noise II! L’Italia 9.98 frutto della matita di Matteo Polli (armatore Giuseppe Giuffré, tattico Duccio Colombi) ha vinto a Barcellona i Mondiali di altura nella ORC C. Il progetto ha avuto talmente tanto successo che, da barca one-off, è praticamente diventata di serie con ordini da tutto il mondo.

mantaciSALVATORE MANTACI (Marinaio)
Siamo stati letteralmente sommersi dalle mail che sostenevano la sua candidatura. Salvatore Mantaci, siciliano trapiantato a Milano, ha dato le dimissioni dall’azienda in cui lavorava ed è salpato da Genova per la traversata atlantica in solitario nell’agosto del 2015, dopo un lungo ed impegnativo periodo di riparazione e di ottimizzazioni che ha realizzato personalmente per rendere la sua barca a vela idonea per quello che la aspettava. Il nome della sua adorata è, anzi era, Tarabaralla (un 34 piedi CBS Serenity del ’78): purtroppo Salvatore è naufragato in Oceano, ma questo altro non ha fatto che aumentare la sua popolarità: lo potete seguire sul blog http://oceanotarabaralla.blogspot.it

 

Giancarlo Pedote / Proto 747

GIANCARLO PEDOTE (Marinaio)
Ovunque vada, vince. Giancarlo Pedote è probabilmente il velista oceanico più forte che abbiamo in Italia: nel 2015 la FFV (la federvela francese) ha insignito lui e Erwan Le Roux, suo compagno sul trimarano Multi 50 FenetrèA-Prysmian, del prestigioso Trophée des Champions 2015 a seguito degli importanti risultati ottenuti nell’anno: la vittoria della Transat Jacques Vabre, la durissima regata da Le Havre (Francia) a Itajaì (Brasile) e di tutte le altre regate Multi 50 del calendario.

Marcello Persico in the Persico Marine Boatyard in Bergamo (Italy)

MARCELLO PERSICO (Progettista)
Persico è sinonimo di eccellenza. Internazionalmente riconosciuta, soprattutto dopo il miracoloso intervento di riparazione su Team Vestas dopo l’incidente alla Volvo Ocean Race. Marcello Persico è a capo del cantiere di Nembro (Bergamo) che attualmente è la più importante realtà “hi-tech” della vela italiana. Qui vengono sfornate le barche più all’avanguardia, e qui saranno prodotti i nuovi VO65 in vista della VOR 2018.

pilati : rubagottiMATTEO PILATI / FRANCESCO RUBAGOTTI (Atleti)
Matteo Pilati e Francesco Rubagotti incarnano una nuova generazione di velisti: quelli “volanti”, grazie ai foils: hanno infatti trionfato al Redbull Foiling Generation Italia 2015 a Malcesine (Verona), corsa sui Flying Phantom. Si sono così qualificati per la finale mondiale dell’evento che si disputerà quest’anno.

riccardo sepeRICCARDO SEPE (Atleta)
Il laziale Riccardo Sepe, optimista di razza, nel 2015 ha ottenuto tanti buoni risultati. Ma il più clamoroso è rappresentato dalla vittoria Meeting del Garda Optimist, già Guinness World Record 2012 per il numero di partecipanti, che nel 2015 ha avuto la partecipazione di 29 nazioni e 863 giovani velisti (187 cadetti e 676 juniores).

Schermata 2016-01-22 a 11.26.45SUPERNIKKA (Vismara Mills 62 – Barca)
Un armatore super come Roberto Lacorte non poteva che “cavalcare” una barca super: il Vismara Mills 62 SuperNikka ha vinto il Mondiale Mini Maxi 2015 e la 151 Miglia.

ROBERTISSIMA III

ROBERTO TOMASINI GRINOVER (Armatore)
Il nostro Velista dell’Anno 2015 ha chiuso in bellezza la stagione con la vittoria della Barcolana. E ora Robertissima va in pensione per lasciare spazio a un nuovo Maxi ipertecnologico!

ugolini : giubileiGIANLUIGI UGOLINI / MARIA GIUBILEI (Atleti)
Gianluigi Ugolini e Maria Giubilei hanno conquistato nella stagione appena conclusa il bronzo all’Europeo EUROSAF dei catamarani SL16.

vasco vascottoVASCO VASCOTTO (Atleta)
Nel 2015 Campione Mondiale, ORCi (Enfant Terrible), TP52  e 52 Super Series come tattico di Azzurra, con 25 Mondiali in carriera è il velista più titolato al mondo. Per un soffio è “solo” Vicecampione mondiale Maxi 72 su Robertissima. Il più forte è lui!

filippo vincisFILIPPO VINCIS (Atleta)
L’O’pen BIC italiano ha trovato in Filippo Vincis un magistrale interprete: nel 2015 ha vinto l’argento all’Europeo Under 16.


COME FUNZIONANO LE VOTAZIONI DEL VELISTA DELL’ANNO 2016

Venerdì 6 maggio, alle ore 19, avrà luogo al VELAFestival di Santa Margherita Ligure (Genova), durante la Serata dei Campioni, la premiazione del Velista dell’Anno. Ma come si arriva ad assegnare il premio più prestigioso della vela italiana? Con una lunga e “dura” selezione online dove il vostro contributo è fondamentale. Ve la spieghiamo nel dettaglio, fase dopo fase.

• PRIMA FASE (VOTO VINCOLANTE – CONCLUSA) – DA 100 a 52 CANDIDATI
– 100 CANDIDATI da votare online sul nostro sito dal 29 gennaio (dalle ore 13) al 16 febbraio (chiusura ore 12)
– 20 CANDIDATI INDICATI DA VOI (potrete inviarci nominativi e motivazione dal 29 gennaio al 4 febbraio alla mail speciali@panamaeditore.it) votati online sul nostro sito dal 5 febbraio (dalle ore 13) al 16 febbraio (chiusura ore 12)
– Passano il turno i 50 più votati e i 2 più votati tra quelli indicati da voi
• SECONDA FASE (VOTO VINCOLANTE – CONCLUSA) – DA 52 a 25 CANDIDATI
– 52 CANDIDATI da votare online dal 4 (dalle ore 13) al 15 marzo (chiusura ore 12)
– Passano il turno i 25 più votati
• TERZA FASE (VOTO CONSULTIVO) – DA 25 a 5 CANDIDATI
– 25 CANDIDATI da votare online dal 31 marzo (dalle ore 13) al 14 aprile (chiusura ore 12). Il voto del pubblico online ha valore consultivo: tenuto conto delle vostre preferenze, una giuria seleziona i 5 che passano il turno
WAY211A.BA0928_AQUARACER_CAL_5_PACKSHOT_2015• QUARTA FASE – LA SCELTA DEL VELISTA DELL’ANNO (E DEGLI ALTRI PREMI)
-I 5 CANDIDATI compongono la rosa dei “papabili” per il Velista dell’Anno. Questi si contenderanno, sulla base delle decisioni della giuria, il premio Velista dell’Anno e gli altri: TAG Heuer Velista dell’Anno “Passion”, TAG Heuer Velista dell’Anno “Innovation”, TAG Heuer Velista dell’Anno “Performance” e TAG Heuer Velista dell’Anno “Young”. Ognuno dei vincitori sarà premiato con un cronografo impermeabile ad alta precisione TAG Heuer Aquaracer Calibre 5 (foto a lato), in grado di resistere fino a 300 metri di profondità. Chi sono i vincitori lo saprete solo la sera del 6 maggio a Santa Margherita. Siete tutti invitati!

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Senza benzina, senza energia, il tuo tender va che è un piacere

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free-wheelingMa quale benzina, ma quale energia. Il futuro della propulsione, per quanto riguarda tender e persino piccole derive “didattiche”, è… l’olio di gomito. Non stiamo parlando di tornare ai cari vecchi remi, ingombranti e difficilmente stivabili, ma vi suggeriamo un nuovo aggeggio che arriva direttamente dall’Australia, il Free Wheeling. Altro non è che un leggero fuoribordo “a mano”, dotato di elica con ampie pale e di una staffa che ne consente il montaggio sullo specchio di poppa.

IMG_1959ECONOMICO, ECOLOGICO, SILENZIOSO
I vantaggi sono tanti. Innanzitutto, rispetto a un fuoribordo, la leggerezza. Essa è garantita dai materiali, l’elica è in nylon e fibra di vetro: la manovella con la quale azionerete il propulsore è dotata di marcia con cambio 3:1 nell’anello di collegamento al tubo portante (a forma di “S”). Girandola in un senso andrete in avanti, nell’altro farete retromarcia. Poi, oltre ad essere una soluzione ecologica e silenziosa, è totalmente priva di costi di manutenzione.

BOOM DI PREORDINI AL METS
L’inventore del dispositivo Ron Marks, ha fatto incetta di preordini allo scorso METS di Amsterdam: pensate che gliene sono arrivati 38.000! Ve lo potete portare a casa, ordinandolo online, per 119,99 sterline (circa 150 euro). www.thewetworks.co.uk

GUARDATE IL FUNZIONAMENTO DI FREE WHEELING

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Addio al papà del Laser e al designer dei superyacht più belli del mondo

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Ape_duboisBrutta Pasqua per il mondo dello yachting. In questi giorni due mostri sacri della vela ci hanno lasciato, Ian Bruce ed Ed Dubois. Il Giornale della Vela li vuole ricordare perché il primo, Bruce, è il papà della barca a vela più diffusa della storia, il Laser, e Dubois, è uno dei progettisti e imprenditori che più hanno influenzato le barche dell’ultimo quarantennio.

Ci piace ricordare il canadese Ian Bruce, morto di cancro a 82 anni, con un aneddoto. Si narra che il Laser nacque da una telefonata tra lui e il suo amico progettista Bruce Kirby. Volevano realizzare una deriva da portare sul tetto dell’auto, che costasse poco e fosse facile da armare, a differenza delle complicate e pesantissime barche sino ad allora progettate.

Ian Bruce

Ian Bruce

Così nacque il Laser, la barca più diffusa della storia. Ma Ian Bruce va ricordato anche come velista, due partecipazioni olimpiche con il Finn (guarda caso un singolo) e per la sua grande abilità di ingegnerizzazione industriale. Il Laser fu, nel 1971 anno della sua prima apparizione al Salone Nautico di New York, la prima barca costruita non in modo artigianale per pochi pezzi, ma per una produzione di grande serie. Oggi navigano oltre 200.000 Laser, record assoluto e irraggiungibile.

La storia di Ed Dubois è altrettanto affascinante e significativa. Nel 1979 si presenta all’Admiral’s Cup, la regata inglese per squadre nazionali allora più importante, una barca totalmente diversa dalle altre. Più piccola, con un sacco di vela, con una poppa larghissima e mai vista sino ad allora. Dubois è inglese ma Police Car, da lui progettata, gareggia per per gli australiani. Vince l’Admiral’s tra lo stupore e l’invidia di tutti, uno sconosciuto batte i mostri sacri. La carriera dell’allora, 27enne Ed, decolla.

police_car

Prima nell’allora fiorente mondo delle barche da regata, poi diventando uno dei più affermati progettisti di superyacht. Talmente tante e prestigiose sono le barche da lui progettate che ogni anno si tiene a Porto Cervo una regata tra velieri di oltre 100 piedi da lui progettati, la Dubois Cup.

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La sua barca preferita, tra le decine progettate, è  il 110 piedi Imagine, costruito nel 1993. “Ero praticamente innamorato di quella barca“, confessò. Tra le sue barche più famose ricordiamo Timoneer, Janice of Wyoming, Tiara, Silvertip, Kokomo, Ganesha.

Dubois Cup Highlights 2015 from BREED.media on Vimeo.

Nel 2017 verrà varata la sua barca simbolo: il gigantesco 190 piedi Ngoni, il soprannome è “la Bestia”, considerando il suo albero alto 233 piedi. Tra i suoi amici più cari Sir Robin Knox-Johnston, per cui ha progettato i Clipper 68, usati da Clipper Ventures per le regate intorno al mondo,  gestite dallo stesso Sir.

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QUIZ: 10 domande per sapere se a bordo sei una schiappa o no

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quizCari velisti, è giunto il momento di mettervi alla prova. Sapreste rispondere correttamente a tutte e 10 le domande che vi poniamo qua sotto? Scoprite se siete dei perfetti marinai o delle schiappe senza speranza! Buona fortuna! In calce, scorrendo lo schermo, troverete le risposte e i profili corrispondenti al numero di risposte corrette. Vi consigliamo di non fregare andando a curiosare sul web: ingannereste soltanto voi stessi (qui trovate il link al primo quiz che vi avevamo sottoposto)

QUIZ – “VELA” SENTITE DI RISPONDERE? 

1. Nell’edizione del 1995 Tag Heuer sponsorizzò la barca che vinse la Coppa America, che non era statunitense. Quale era?
A) Black Magic (Nuova Zelanda)
B) Australia II
C) Alinghi (Svizzera)

2. Chi è il primo navigatore ad aver circumnavigato il globo in solitario con una barca a vela?
A) Bernard Moitessier
B) Francis Chichester
C) Joshua Slocum

3. Il vento rinforza:
A) molliamo la base di randa per ingrassare la vela
B) spostiamo il carrello più sottovento e cazziamo la scotta
C) spostiamo il carrello più sopravento per diminuire lo sbandamento

4. Avvisti una nave con cui potresti entrare in rotta di collisione con la tua barca, che fai?
A) Acceleri il più possibile
B) Cambi rotta di 90°
C) Effettui costanti rilevamenti bussola

5. La richiesta di soccorso in mare con il VHF su quale canale si deve effettuare?
A) CH 9
B) CH 16
C) CH 11

6. Cosa è un ombrinale?
A) Un tipo di pesce dotato di grosse branchie
B) Una piccola apertura utile a far defluire acqua o altri liquidi, generalmente presente in pozzetto o sul ponte
C) Un tendalino mobile a forma di ombrello

7. Cosa vuol dire “navigare a farfalla”?
A) Navigare con randa piena e fiocco ridotto
B) Termine che identifica una barca che naviga surfando sulle onde
C) Navigare in andatura di poppa piena con il fiocco e la randa sui due lati opposti

8. Cos’è un nodo?
A) la grandezza che equivale a 1.850 metri pari a alla lunghezza di 1’ di Longitudine
B) è la velocità di 1.850 metri all’ora
C) l’unità di misura della velocità di una nave

9. Qual è il detto marinaro corretto?
A) poca cima, buon marinaio
B) vento di sera buon tempo si spera
C) orza quando vuoi e poggia quando puoi

10. Secondo la scala Beaufort, vento forza 5 a quale intensità di vento corrisponde?
A) circa 25 nodi
B) 16-21 nodi
C) vento medio forte

SCORRI IN BASSO PER VEDERE LE RISPOSTE

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

LE RISPOSTE CORRETTE
1. A
2. C
3. B
4. C
5. B
6. B
7. C
8. C
9. C
10. A

CHE TIPO DI VELISTI SIETE?
1-3 RISPOSTE GIUSTE: “LA RANDA E’ UN PESCE”
Sei un perfetto profano dei mari. Credi che la randa sia un pesce, per te il vang è una modello di auto tedesco. Potrai migliorare con qualche buona lettura e un corso di vela!

4-6 RISPOSTE GIUSTE: “MARINAIO IN ERBA” Hai ancora molto da imparare, ma sei sulla buona strada. Ancora non sei in grado di avventurarti in navigazioni impegnative, ma percorri ancora qualche miglio e studia di più. Presto potrai diventare un marinaio provetto.

7-9 RISPOSTE GIUSTE: “VELISTA COMPLETO” Sulla carta sei preparato: se alla teoria corrisponde la pratica (e se non hai utilizzato wikipedia o altre fonti web per rispondere) sei un marinaio completo.

10 RISPOSTE GIUSTE: “TABARLY DE NOANTRI” Sei un velista esperto, in grado di far fronte a tutti i problemi durante la navigazione. I tuoi amici ti considerano con grande rispetto e qualcuno ha azzardato a soprannominarti il “Tabarly de Noantri”. Ma non sederti sugli allori. In mare, come nella vita, non si smette mai di imparare.

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Sea-Master: Che corso per il VELAFestival! Triplicano le barche e si aggiunge un Pogo 40

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Schermata 2016-03-29 a 13.29.44Grande successo per il corso “fuori serie” Sea Master al VELAFestival. Le barche triplicano e saranno Bavaria 40, Oceanis 40 e Pogo 40. Il programma è stuzzicante e il capo skipper è d’eccezione si tratta diMaurizio Vettorato, navigatore oceanico e campione della classe in solitario Mini 6,50. Il corso, da venerdì a domenica, parte da La Spezia e fa rotta verso Santa Margherita con ritorno domenica a Spezia. Istruzione, divertimento e partecipazione alla VELA Cup nel mix del programma, a partire da 399 euro, compreso un abbonamento al Giornale della Vela. Ma i corsi di Sea Master sono tanti e per ogni esigenza. Segnaliamo il corso “Vela d’altura” di quattro giorni del mitico Matteo Miceli a bordo del suo Cass 40, a partire da 1.200 euro a inizio maggio, partenza da Riva di Traiano. E poi, per l’estate, una vera chicca: a bordo di Pandora, goletta d’epoca di 30 metri un corso settimanale, dalle Eolie alla Grecia, per apprendere navigazione, pianificazione del viaggio, gestione di risorse e sicurezza, cucitura vele, restauro bozzelli, impiombature… ma anche svago, nuotate, tuffi snorkeling e visite a terra. da 500 euro a settimana da metà luglio. Più info su  www.sea-master.it.

 

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Ciao Italia ti lascio. Vi spieghiamo come cambiare la bandiera della vostra barca

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Bandiera_belga copiaAbbiamo chiesto agli armatori italiani “Cambieresti la bandiera italiana?” in un sondaggio online. La quasi totalità, l’88%, lo farebbe. Colpa della burocrazia e delle norme obsolete che regolano la nautica italiana. Così abbiamo indagato per cercare di capire i passaggi per il cambio di vessillo alla propria imbarcazione. Le bandiere più “appetibili” sono quella del Belgio, l’Olanda, la Francia ma anche la piccola Malta.

belgDOMANDE/RISPOSTE SUL CAMBIO DI BANDIERA, COME FARE?

Chi può iscrivere la barca in un altro registro navale?
Avendo l’Italia ratificato la convenzione di Montego Bay, è diventato possibile per un cittadino europeo iscrivere la propria unità da diporto presso il registro di un qualsiasi Stato aderente all’Unione, consentendo la navigazione dell’unità anche in acque internazionali, senza alcun limite dalla costa.

Un cittadino italiano può scegliere la bandiera belga o olandese?
Si, perché Il registro navale belga e olandese permette ai cittadini dell’Unione Europea di immatricolare la barca in Belgio senza essere residenti.

E’ necessaria la patente italiana per condurre una barca con bandiera belga in acque italiane?
Questione controversa. In teoria, poiché la barca battente bandiera belga è a tutti gli effetti territorio nazionale belga non ce ne sarebbe bisogno (non viene richiesta sino a 24 metri di lunghezza), ma c’è chi sostiene che navigando in acque italiane bisogna rifarsi alla legislazione del territorio nazionale e quindi per un cittadino italiano è necessario possedere la patente se si naviga oltre le 6 miglia o con un motore superiore a 40,8 cavalli di potenza.

Ci sono problemi fiscali per il cittadino italiano la cui barca batte bandiera belga o altra bandiera straniera?
No. Il cittadino italiano è tenuto a dichiarare la propria barca iscritta in registro estero, in apposita sezione (quadro “RW”) della dichiarazione dei redditi e, qualora non rendesse tale dichiarazione, sarebbe considerato un evasore fiscale. Non è prevista alcuna tassazione specifica, ma soltanto la dichiarazione per controllare la coerenza con il potere d’acquisto.

Quali sono i vantaggi nell’immatricolazione con bandiera belga?
In breve: navigazione senza limite dalla costa indipendentemente dalla categoria di progettazione, dotazioni di sicurezza essenziali, nessuna necessità di visite periodiche per la barca da parte di un perito e nessun controllo periodico sulle dotazioni di sicurezza. Evidente riduzione dei costi e di tempo perso. Risposte e pratiche veloci senza perdite di tempo.

Ci sono svantaggi?
Il cittadino italiano proprietario di un’imbarcazione immatricolata all’estero si deve tenere aggiornato sulla normativa della nazione presso cui è registrata la sua unità.

La barca battente bandiera belga o straniera può essere fermata dalle autorità italiane preposte ai controlli sulle dotazioni di sicurezza o per la verifica del certificato di sicurezza navigando in acque territoriali italiane?
No, la barca “belga” o con altra bandiera sottostà alle normative di quel paese e le autorità italiane non hanno alcun titolo per effettuare verifiche.

Come si ottiene la bandiera belga?
Per le unità immatricolate bisogna fare domanda presso la propria capitaneria di porto di cancellazione dell’unità dai registri italiani. In attesa della cancellazione si può fare la richiesta al ministero belga dell’iscrizione al loro registro (l’avviso di cancellazione va allegato alla richiesta) dichiarando il porto d’armamento della barca, l’unico vincolo è che il porto sia all’interno della comunità europea. Nel momento in cui il governo rilascia la “lettera di bandiera” si è automaticamente iscritti al registro belga delle barche da diporto. Per i natanti ( barche non immatricolate) basta produrre un documento attestante la proprieta’.

Chi si contatta per la bandiera belga?
Sono numerose in Italia le agenzie e i periti che sbrigano le pratiche. il costo è attorno ai 300/450 euro. Si possono effettuare le procedure direttamente rivolgendosi al ministero belga competente che si trova on line digitando: www.mobilit.belgium.be.

A chi conviene di più la bandiera belga?
A chi possiede una barca con più di 10 anni, infatti c’è una scala sconti per il costo della tassa di circolazione (si rinnova ogni 5 anni). Una barca con 10 anni o più paga solo 61,50 euro.

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Il Moro di Venezia I: Super Cult a Santa Margherita la barca che ha fatto innamorare l’Italia

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Un pezzo di storia della vela italiana sbarca al TAG Heuer VELAFestival: il Moro di Venezia I ha confermato la sua partecipazione come barca CULT e potrete osservarlo da vicino in banchina a Santa Margherita. Ma non solo: potrete anche ingaggiarvi in boa in partenza con questo mostro sacro della vela italiana, che parteciperà infatti alla VELA Cup di sabato 7 maggio.

Schermata 2016-03-29 a 17.23.59Il progetto (firmato German Frers) del Moro di Venezia I, costruito dal cantiere Carlini in legno lamellare a sette strati su ordinate in lamellare di acacia, è datato 1976 e in occasione delle regate di vele d’epoca corre tra i Classici. Varata nel 1976 e capostipite della classe italiana di Maxi Yacht IOR, è stata voluta da Raul Gardini, l’ex re della chimica italiana. Le successive imbarcazioni recanti questo nome hanno fatto la storia della vela italiana, regatando in Coppa America.

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Nel 1977 ha vinto in Inghilterra la Channel Race e l’anno successivo ha attraversato l’Atlantico per partecipare alle regate del SORC e dominare la classica Miami-Nassau. Ha partecipato al drammatico Fastnet del 1979 e detenuto il recordo della Barcolana dal 1987 al 2005. Oggi è armata da Massimiliano Ferruzzi.

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Le barche che recano il nome “IL MORO DI VENEZIA” sono nove: tre con scafo bianco e fascia al galleggiamento verde, cinque che hanno gareggiato nel 1992 per la Coppa America e un maxi di 24 mt. costruito in materiali compositi in Australia ridenominato in seguito “IL MORO IX”.

Schermata 2016-03-29 a 17.25.03

I DATI DEL MORO DI VENEZIA I
Anno di costruzione: 1976
Cantiere: Carlini
Progetto: German Frers
Lung. f.t.: 20,41 m
Larg.: 5,08 m
Pesc.: 3,40 m
Disloc.: 37 t
Sup. vel.: 191 mq

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Vi ricordate Najad? Torna in Italia un cantiere mito della vela

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najad_450Sono passati alcuni anni da quando la notizia del fallimento della Najad ha fatto il giro del mondo; sembrava la fine di uno dei cantieri che hanno fatto la storia della vela. Invece…

Invece  in soli quattro anni Najad  è tornato a essere un punto di riferimento, puntando su quelle che sono state le caratteristiche di solidità e marinità che ne hanno fatto la fortuna. Senza, idea vincente, abbandonare i vecchi armatori, che se necessitano di parti di ricambio possono rivolgersi a un servizio a loro dedicato (basta inviare una mail a  info@oys.se).

La produzione oggi avviene nello storico cantiere di Henan e già sono stati rinnovati alcuni modelli di grande successo, come il “piccolo”411, mentre a breve, si parla di maggio, scenderà in acqua il 450. Gli appassionati italiani hanno ora un riferimento sul nostro territorio, la Sail Passion ( www.sailpassion.itnajad.italy@gmail.com)

Il primo storico Najad 34

Il primo storico Najad 34

LA STORIA DEL CANTIERE NAJAD
Alla fine degli anni 60 Berndt Arvidsson chiede al progettista svedese Olle Enderlein, un imbarcazione di 34 piedi dalle linee robuste, con molto spazio sottocoperta e al contempo una velatura che permetta di divertirsi e che soprattutto si stacci dal concetto dei chiglia lunga. Da questa richiesta si arriva, nel 1971, alla nascita del progetto numero 1 chiamato Najad.

Il successo enorme che questo 34 piedi riscontra dà il via all’avventura, con tutti gli scafi che vengono garantiti previa ispezione dei Lloyd. Per decenni Najad diventa uno dei simboli delle solide barche nordeuropee, finché nel 2013, dopo diversi tentativi di salvataggio, il cantiere è costretto a dichiarare fallimento. Per fortuna diversi imprenditori decidono di rilevarlo, fino alla nuova avventura odierna. www.najad.se 

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Velista dell’Anno, si riparte domani: pronto a votare tra i magnifici 25?

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sondaggio-1 copiaScaldate i mouse! Pronti a votare il vostro velista preferito durante la terza e ultima fase del sondaggio online? Si inizia domani alle 13: da 100 li avete fatti diventare 52 poi 25, ora, con il vostro voto online, potrete influenzare la scelta finale della giuria. Perché sarà anche grazie alle vostre preferenze, che la giuria sceglierà la rosa dei cinque candidati finalisti al Velista dell’Anno: chi sarà incoronato con il titolo più ambito della vela italiana (e tutti gli altri premiati) lo scoprirete nell’arco della Serata dei Campioni, venerdì 6 maggio al VELAFestival di Santa Margherita Ligure. Al link sottostante trovate i 25 candidati rimasti in gara, ognuno con la sua storia, mentre in calce vi spieghiamo il regolamento e l’iter del Velista dell’Anno 2016.

SCOPRI TUTTI I 25 CANDIDATI AL VELISTA DELL’ANNO 

Schermata-2016-01-18-a-14.40.38-300x81COME FUNZIONANO LE VOTAZIONI DEL VELISTA DELL’ANNO 2016
Venerdì 6 maggio, alle ore 19, avrà luogo al VELAFestival di Santa Margherita Ligure (Genova), durante la Serata dei Campioni, la premiazione del Velista dell’Anno. Ma come si arriva ad assegnare il premio più prestigioso della vela italiana? Con una lunga e “dura” selezione online dove il vostro contributo è fondamentale. Ve la spieghiamo nel dettaglio, fase dopo fase.

• PRIMA FASE (VOTO VINCOLANTE – CONCLUSA) – DA 100 a 52 CANDIDATI
– 100 CANDIDATI da votare online sul nostro sito dal 29 gennaio (dalle ore 13) al 16 febbraio (chiusura ore 12)
– 20 CANDIDATI INDICATI DA VOI (potrete inviarci nominativi e motivazione dal 29 gennaio al 4 febbraio alla mail speciali@panamaeditore.it) votati online sul nostro sito dal 5 febbraio (dalle ore 13) al 16 febbraio (chiusura ore 12)
– Passano il turno i 50 più votati e i 2 più votati tra quelli indicati da voi
• SECONDA FASE (VOTO VINCOLANTE – CONCLUSA) – DA 52 a 25 CANDIDATI
– 52 CANDIDATI da votare online dal 4 (dalle ore 13) al 15 marzo (chiusura ore 12)
– Passano il turno i 25 più votati
• TERZA FASE (VOTO CONSULTIVO) – DA 25 a 5 CANDIDATI
– 25 CANDIDATI da votare online dal 31 marzo (dalle ore 13) al 14 aprile (chiusura ore 12). Il voto del pubblico online ha valore consultivo: tenuto conto delle vostre preferenze, una giuria seleziona i 5 che passano il turno
WAY211A.BA0928_AQUARACER_CAL_5_PACKSHOT_2015• QUARTA FASE – LA SCELTA DEL VELISTA DELL’ANNO (E DEGLI ALTRI PREMI)
-I 5 CANDIDATI compongono la rosa dei “papabili” per il Velista dell’Anno. Questi si contenderanno, sulla base delle decisioni della giuria, il premio Velista dell’Anno e gli altri: TAG Heuer Velista dell’Anno “Passion”, TAG Heuer Velista dell’Anno “Innovation”, TAG Heuer Velista dell’Anno “Performance” e TAG Heuer Velista dell’Anno “Young”. Ognuno dei vincitori sarà premiato con un cronografo impermeabile ad alta precisione TAG Heuer Aquaracer Calibre 5 (foto a lato), in grado di resistere fino a 300 metri di profondità. Chi sono i vincitori lo saprete solo la sera del 6 maggio a Santa Margherita. Siete tutti invitati!

Per qualsiasi informazione riguardo al Velista dell’Anno, scriveteci all’indirizzo speciali@panamaeditore.it

SCOPRI CHE COS’E’ IL VELISTA DELL’ANNO

A QUESTO LINK SCOPRI NEL DETTAGLIO LA PRIMA FASE DI VOTAZIONI DEI MAGNIFICI “100”

SCOPRI TUTTI I 100 CANDIDATI INIZIALI AL VELISTA DELL’ANNO, DALLA A ALLA Z

SCOPRI LE STORIE DEI CANDIDATI “SCELTI DA VOI” E LE MOTIVAZIONI DELLE NOMINATION

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