And the winner is… Marco Zanini! E’ lui il vincitore del superabbonamento trentennale al Giornale della Vela che abbiamo messo in palio tra coloro che, votato sul nostro sito il loro velista più grande della storia, avrebbero motivato meglio la loro scelta in una mail.
E’ lui il vincitore tra i tantissimi che ci hanno scritto: Marco ha scelto Eric Tabarly (il più grande, secondo noi e secondo voi, alla fine) e qua sotto trovate la sua motivazione. In calce, poi, trovate le più belle motivazioni che ci avete inviato: sono davvero tante, ma vale la pena di leggerle tutte!
Foto di Marco Zanini
LA MOTIVAZIONE DI MARCO ZANINI
“Non ho dubbi : Eric e’ il più’ grande.
Me lo ha fatto conoscere tanti anni fa un istruttore di Caprera, io ero all’inizio della mia vita da velista, non sapevo nulla di questi grandi uomini a parte del “Soldini Nazionale” che ormai ritengo un po’ inflazionato (e seppur bravo, ce ne sono tanti più bravi di lui come Pietro D’alì, Vittorio Malingri e tanti giovani tra cui Zambelli mio attuale guru, che hanno avuto meno fortuna e probabilmente sono più umili e meno capaci nel promuovere sé stessi). Eric per me e’ stato un faro da seguire sia come velista che come uomo. Nel film in francese sulla sua vita si denota la sua estrema umiltà’ di essere umano, tipica delle persone veramente capaci. Tra le mie navigazioni la più’ bella che ho voluto intraprendere in crociera con la famiglia e’ stata quella nei mari di Eric , in Bretagna, dove ho avuto il grandissimo “onore” di ormeggiare alla sua boa lungo l’Odet dove lui scendendo da casa sua andava dal suo pen duick dalla sua passerella lungo il fiume. Bellissime le sue opere sopratutto guida pratica di manovra dove da quel libro ho imparato moltissimo tanti trucchi. Quindi Forza Eric. Vi allego una foto della sua passerella sul fiume Odet a Benodet
ciao, buon vento”.
PRIMA DI TUTTE LE VOSTRE MOTIVAZIONI, UN VIDEO...
In questo video, c’è tutta la grandezza di Tabarly: entrambi i suoi lati, quello “romantico” e quello “tecnologico”:
I VOSTRI “PERCHE'”
Marco Farina per Tabarly: “Da piccolo invece di comprare album e figurine Panini di calciatori, compravo riviste nautiche ove venivo rapito dai racconti delle regate di Tabarly che con il suo Pen Duick VI aveva sempre la meglio sul Guia III di Falck e per anni stravinceva su tutti. Di qui la mia passione per il mare e per navigare in solitario”.
Gianpaolo Pedroni per Tabarly: “Non sono ancora capace di guardare gli altri partire mentre io resto al molo”. Invece io ho imparato a fare… Oltre ad essere un vincitore silenzioso ed in questi tempi dove tutti blaterano, che non mi sembra cosa da poco”.
Roberto Pierantoni per Straulino: “Il gigante della vela europea come dire Maradona nel calcio o Mozart nella musica.. aveva il talento innato e basta!”.
Barbara Romoli per Tabarly: “Bungiorno, ho votato Tabarly fin dall’inizio perché quest’estate siamo stati in Francia ed abbiamo visitato a Lorient “La Citè de la Voile” a lui dedicata (inclusi i suoi 5 Pen Duick ivi esposti) ed ho potuto constatare quanto in effetti fosse “avanti” in ogni senso. Questo anche se il mio cuore voleva votare Straulino perché ho sempre ammirato la sua follia, il suo andare contro le regole (vedi l’uscita a vela dal porto di Taranto, che lo rese famoso in tutto il mondo incluso chi non masticava di vela), la sua bravura”.
Francesco Celestino per Straulino: “Entrambi Grandi Marinai, ma credo che Straulino, data l’epoca in cui è vissuto nel realizzare le sue grandi performances,ovvero senza l’aiuto di mezzi tecnici sofisticati di cui ha usufruito Tabarly,dal punto di vista dell’arte marinaresca, maturata con la dura esperienza del vero marinaio, meriti una maggiore considerazione e, quindi, un punteggio finale più alto”.
G. Ungaro per Straulino: “Agostino Straulino, unico Comandante del Vespucci a potersi permettere di uscire a vela dal porto di Taranto”.
Enrico Albano per Straulino: “Cari Amici de Il Giornale della Vela, ho scelto Agostino Straulino perché:
– in tempi difficili (ha attraversato anche una guerra che gli ha sottratto anni di vita, di vela e regate) ha ottenuto risultati strepitosi;
– regatava “a modo suo”;
– banalmente “sentiva il vento” come nessun altro;
– anche i marinai e velisti Italiani hanno fatto la storia della Vela;
– non ha ceduto il timone neppure quando gli acciacchi della vita lo stavano privando della vista;
– le sue navigazioni su Nave Vespucci hanno riempito il cuore di tutti i marinai del mondo.
Grazie per la vostra splendida iniziativa!!!”
Roberto Veronese per Straulino: “Per me è Straulino perché ciò che ha fatto con la Vespucci nessun altro uomo al mondo è riuscito e riuscirà mai più a fare”.
Davide Pregnolato per Straulino: “Straulino perché fa parte della storia marinaresca Italiana. Ricordo quando ero un neofita della vela e non solo della vela, ma anche di mare e personaggi di mare, un vecchio Commandante, che era istriano come Straulino il quale si era preso l’arduo incarico di insegnare a me come andare per mare, durante le lunghe veleggiate mi parlava di mare, di pesca, di storia marinaresca in base hai posti che il vento ci dava la possibilità di raggiungere. Una volta fresco e gasato dai vari corsi di rinomati circoli velici gli chiesi di prendere un gavitello a vela, avreste dovuto vedere con che faccia mi ha guardato ed esclamò la frase “chi pensi di essere Straulino” io non sapendo cosa volesse dire e zitto zitto a testa bassa andai all’albero a ripiegare in ordine la randa. Restammo praticamente in silenzio fino dopo cena poi iniziò a spiegarmi perché non ha voluto farmi prendere il gavitello a vela, mi chiese cosa dovevo dimostrare, l’unica cosa che devi dimostrare è di saper portare a casa la pelle e la barca in ogni situazione e non di essere bravo a complicarti la vita. Successivamente iniziò a raccontarmi la storia di Stralunino e le sue imprese affascinanti. Per questo ho votato Straulino non dimenticherò mai la sua storia e le sue imprese che le ho collegate a una lezione di vela e di vita importante”.
Federico Piccini per Straulino: “Lo voto perché è nato nella stessa isola dove è nato mia papà e ora sono pure sepolti nello stesso cimitero.
E io ho imparato ad andare a vela proprio in quel l’isola che si chiama Lussinpiccolo. E per questo è giusto ricordare tutti gli Italiani che hanno dovuto lasciare le loro terre per colpa di altri. E la cosa più ridicola é che ora ci si fregia del fatto che Straulino è Italiano ma se fosse per alcuni Italiani Straulino sarebbe stato prima Yugoslavo e poi Croato!!!
Cordiali saluti da un figlio di esuli dalmati”.
Roberto Franzoni per Tabarly: “È Éric Tabarly. Non è stato solo un velista. È il più grande marinaio di tutti i tempi (del nostro genere ovviamente, escludendo Horatio Nelson, il capitano Achab, Il comandante Calamai dell’Andrea Doria, ecc., ecc.). Io lo intervistai per Uomo Mare alla partenza del Triangolo Atlantico nel settembre del 1976. Poche domande, poche parole in ogni risposta. Ogni parola un pensiero e una verità. Poi partì sul Pen Duick VI, un bestione di 26 metri in alluminio col timone a barra! Perché era più sensibile… La sua morte è stata epica come la sua vita. Non so di che male soffrisse, ma ha scelto di far finire la sua vita dalla barca da cui aveva incominciato, in quel Mar d’Irlanda che lo aveva visto protagonista decine di volte. In silenzio, sciogliendosi e mescolandosi con le onde. Per chi non lo avesse fatto, leggere i suoi libri, “Io, Tabarly” del 1977 e “Tabarly, memorie del largo”, 1998. I migliori.
Un caro saluto”.
Federico Bruzzone per Straulino: “I finalisti sono ovviamente entrambi grandi velisti da ammirare. Voto Agostino Straulino perché dei due è quello italiano, e per quanto si dica che il nazionalismo sta scomparendo, io spero vinca un italiano.
Grazie”.
74 Roca per Peyron, Cayard, Grael, Joyon e Desjoyeaux: “Non ho votato Tabarly perchè è morto da sciocco per atteggiamento non da miglior velista della storia, gli incoscienti a volte vincono ma non sono un modello. mi spiace non essere riuscito a votare prima, non so quale fosse la lista dei 30 ma sicuramente loick peyron, paul cayard e torben grael e desjoyeaux sarebbero nella mia semifinalefinale … dei quattro da voi proposti Joyon, ma perderebbe con tutti i miei quattro, moitessier ad un concorso per scrittori più che velisti”.
Daniele Gaviotis per Moitessier: “Moitessier. la Vela è una passione, uno stile di vita, che lega insieme istinto, cuore, arte, uomo e Natura.. chi meglio rappresenta tutto questo di uno che andava per mare senza motore, senza autopilota (per molto tempo), senza meta… si fa prima a scrivere cosa non avesse, rispetto a ciò di cui era equipaggiato!! però quell’amore incondizionato per il mare, la solitudine, la barca!, le persone pure e incontaminate dal caos mentale “moderno”, la conservazione dell’unica cosa di cui non possiamo fare a meno nella vita (la nostra meravigliosa Natura!) sono proprie solo di Bernard Moitessier… il primo a circumnavigare senza nessuno scalo, partecipando alla prima regata intorno al Mondo per solitari, e l’UNICO vincitore di una qualsiasi competizione a non essere andato a ritirare il ricco premio in denaro che lo aspettava a poche migliaia di miglia mentre era in vantaggio abissale su chiunque! ha deciso di “tirare dritto” verso la Polinesia, un luogo “puro”, facendo un altro mezzo giro del Mondo…! dai, come fai a non votare Moitessier!
Certo è un personaggio controverso.. Sicuramente era un tipo strano… E’ palese che abbia fatto molti errori…. ma come fai a non amare Moitessier!! qui si vota il più grande Velista della storia (moderna). Ma cos’è un velista? Secondo la Treccani la definizione di Velista è: “colui che pratica lo sport della Vela”. Ebbene Moitessier era molto più di un velista. Ha legato con due mezzi colli la sua vita con l’andar per mare in maniera pura, onesta e ribelle, andando in senso opposto rispetto alla “dottrina occidentale”, a quello che “avrebbe dovuto fare”. e per questo, probabilmente, non vincerà la competizione online del GDV. Appunto perché Moitessier non era “solo” un velista. ma sapete una cosa? a lui non interessava affatto VINCERE, quindi forse è anche giusto così… ribelle anche su internet, assolutamente in stile Bernard Moitessier!!!
che soggetto
!”.
Pietro Lapietra per Straulino: “Spett.le redazione del GdV, ho votato per l’ammiraglio Straulino perché ho avuto il privilegio di conoscerlo e salire a bordo del suo KERKIRA (di proprietà della Marina Militare) ormeggiato per alcuni anni a Fiumara Grande (Fiumicino). Una persona umile e rispettosa del mare e delle persone, a volte anche di quelle persone che di fronte a lui si vantavano come grandi marinai (per lo più di banchina). Aveva uno sguardo furbo e divertito davanti ai soliti “sbruffoni” ma anche attento a percepire il più piccolo dettaglio di chi gli parlava: se riuscivi a reggere il suo sguardo penetrante sembrava che ti leggesse dentro! Mi spiace che alla fine abbia molto sofferto per le condizioni di salute della moglie che oramai immobilizzata non poteva neppure uscire di casa per il mancato superamento delle barriere architettoniche ivi esistenti. Lui rimarrà per sempre “l’Ammiraglio”.
Grazie”.
Antonio Santoro per Moitessier: “Davvero un gran mal di pancia non vederne almeno 6/7 contemporaneamente vincitori. La vela è sempre stata divisa in 2:
– regatanti
– poeti del farsi portare dal vento.
Tra i primi davvero arduo dire “il miglior velista”!
Tra i “poeti” della vela Bernard svetta su tutti.
E senza poesia/evasione/sentimento ecc, che cosa sarebbe l’andare per mare?
BV !!”.
Antonio Sciotto per Straulino: “ho votato Ago Straulino perchè un oro olimpico nella classe che era considerata la “regina” delle Classi Olimpiche secondo me vale molto di più di cento America’s Cup! inoltre molti non sanno che il grande Ammiraglio era anche soprannominato “l’ ammiraglio pacifista” e fu boicottato non poco dai vertici dell allora stato maggiore della M.M. in secondo luogo è stato eroico per aver vinto nonostante l’ incidente all’ occhio durante uno sminamento. last but not least , ancora oggi rimane epica la sua impresa con il Vespucci: uscire da un porto a vele totalmente spiegate, un impresa che alle scuole sottoufficiali di La maddalena ho sentito e risentito decine di volte: è entrata nel mito, oltre la leggenda. buon vento a tutta la redazione _/)”.
Leandro Campagna per Straulino: “Buonasera, Io ho votato per Straulino perché a differenza di tutti gli altri grandi velisti ciascuno con uno spiccato talento, Agostino Straulino ha dimostrato le sue grandi doti veliche su più livelli, dalle regate alla conduzione di mega navi quali la Vespucci, dalla lunga crociera su prototipi al comando di centinaia di marinai. Il tutto con un umiltà e una semplicità che ha dell’incredibile come molte delle sue manovre più celebri di cui tutti hanno sentito parlare almeno una volta. Tutta la sua vita è incentrata sul mare e la vela, e quando devo parlare di Straulino visualizzo sempre quel bambino che a 6 anni andava a scuola via mare con la sua barchetta a vela e questo la dice lunga sul suo essere un “uomo di mare”. Saluti”.
Claudio Lucisano per Straulino: “Posso confermare che il grande Straulino sentiva il vento in modo particolare avendo navigato sotto il suo comando. Merita sicuramente il titolo di migliore velista”.
Lorenzo Lancellotti per Straulino: “Voto per Agostino Straulino perchè quando penso a lui ed a quello che ha fatto in mare come uomo e marinaio, mi riconcilia con il mio quotidiano e mi fa pensare che stare su questa terra ne vale la pena!”.
Daniele Rebecchi per Moitessier: “Voto Moitessier perché mi ha sempre fatto sognare e vivere la libertà”.
Jacopo Ognibene per Moitessier: “Io mio voto va a Bernard Moitessier.
Tutti i 4 semifinalisti sono grandi velisti, ma la mia preferenza a Moitessier è motivata dal fatto che, a differenza degli altri, ha saputo indicare a tutti i velisti (e non solo) che è possibile interpretare la vita anche al di fuori della competizione pura, lontano da quella spasmodica caccia al superamento dei limiti che oggi è sempre più esasperata (non penso solo all’America’s Cup stravolta dai foil o al pur bravissimo Soldini, ma anche ai giovani base jumper). Moitessier ha sempre visto l’uomo in un rapporto equilibrato e simbiotico con la natura e la Terra, la quale ha sempre alimentato la sua voglia di scoperta, la sua curiosità infinita e il suo sapersi meravigliare con poco. Questa è forse la sua eredità più preziosa. Infine, l’ho scelto anche per la sua scrittura asciutta e diretta, con cui (al pari dell’alpinista Bonatti) ci ha lasciato una profondità di pensiero assolutamente unica, un’eredità che ogni velista dovrebbe portarsi dietro”.
Tollardo Gottero per Soldini: “Ho scelto Giovanni Soldini perché vanta venti anni di regate oceaniche e due giri del mondo in solitario. il motivo principale della mia votazione è per il salvataggio di Isabelle Autissier da parte di Giovanni Soldini durante un giro del mondo in solitario a tappe. Ritrovò la barca scuffiata a causa di una strapoggiata del piolota automatico e solo dopo avere lanciato un martello sullo scafo Isabelle uscì. Soldini vinse quellla tappa e la seguente aggiudicandosi la vittoria della regata”.
Nicola Ieva per Tabarly: “A mio avviso Tabarly è il più grande navigatore della vela moderna. Senza nulla togliere al grande Straulino, un conto sono le vittorie in regate sulle star ,altro sono le epoche imprese in regate oceaniche che hanno fatto sognare più di una generazione di velisti ,e creato una grande scuola di navigatori bretoni, molti dei quali hanno iniziato con il grande Eric Tabarly”.
Giovanni Spinoglio per Straulino: “Oltre ai numerosissimi risultati sportivi Straulino incarna l’immagine di un eroe italiano della nostra epoca, di quelle persone cioè delle quali si sente la mancanza in una società sempre più priva di alti valori morali, un comandante alle cui capacità ci affideremmo tutti volentieri nella certezza che ci sappia condurre oltre la tempesta…….”.
Francesco Teso per Straulino: “Sicuramente il più grande è Straulino, perchè come dite voi “sentiva” il vento, oltre ad un palmares di tutto rispetto, poi la celebre impresa di uscire dal porto con l’Amerigo Vespucci e qualcosa di unico!
il più grande”.
Marco Gigantesco per Straulino: “Voto a favore di Agostino Straulino, perché oltre ad aver vinto varie competizioni olimpiche e campionati mondiali, è stato il primo, e fino ad oggi l’unico, Comandante della Nave Amerigo Vespucci ad aver avuto il coraggio di passare a vele spiegate nel canale che collega il Mar Piccolo ed il mar grande a Taranto !
Cordiali saluti”.
Pier Giacomo Borsetti per Moitessier: “Bernard Moitessier: oltre ad essere stato un abile velista e navigatore, con il suo “Thalatta e l”alleanza” ha espresso il massimo come scrittore è fatto sognare generazioni di velisti”.
Pier Luigi Zaffagnini per Straulino: “Provateci a uscire a vela da Taranto con l’Amerigo Vespucci…”.
Pietro Ranotto per Paul Elvstrøm: “Salve redazione, Ho votato per paul elvstrøm perché penso sia il più degno vincitore, una vera leggenda non solo in grado di collezionare medaglie olimpiche e non solo ma per la capacità di apportare innovazioni tecniche ( attrezzature e vestiario) al mondo della vela.
Cordiali saluti”.
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