Costano quanto un SUV di buona qualità, con una forbice di prezzo media sul mercato dell’usato che va dai 40 ai 60 mila euro, in base all’anno di produzione e alle condizioni della barca. Ma rispetto a un SUV ci possono garantire le vacanze in teoria per tutta la vita. Stiamo parlando di quattro buone barche usate da crociera, quello che potremmo definire un “usato sicuro”, ovvero barche che, se tenute bene, possono offrirci delle splendide crociere coniugando anche buone doti a vela, e costano molto meno di una barca nuova.
BAVARIA 340
Un modello di fine anni 80’ targato Bavaria e progettato da Axel Monhaupt. Una barca decisamente marina, con un’ottima volumetria interna anche grazie a una tuga abbastanza voluminosa. La linea estetica si caratterizza anche per la particolare poppa con un leggero spigolo, una rarità per il periodo in cui è stata disegnata. Più che buone le finiture interne e la qualità del mobilio. Il pozzetto invece non è dei più comodi per la scelta nella maggior parte dei modelli di montare il timone a ruota, poco adatto alle dimensioni e al disegno della barca.
A vela non è un fulmine nella brezza leggera, anche per la scelta dell’armo frazionato che penalizza un po’ la superficie della vela di prua, ma è sicura e stabile con vento forte e onda formata. Può essere una buona soluzione per chi cerca una barca da crociera vera. LEGGI LA SCHEDA COMPLETA DELLA BARCA
Feeling 346
Una barca, progetto di Gilles Vaton, rimasta in produzione per buona parte degli anni ’90 e prodotta dal cantiere Kiriè in oltre duecento esemplari. Ne vennero realizzate due versioni, una a chiglia fissa e una con lifting keel dedicata al mercato francese e inglese. Non brilla per le sue prestazioni nel vento leggero, ma è una barca estremamente sicura, marina e anche perforante in condizioni meteo impegnative, grazie a una carena molto ben equilibrata e un piano velico non esasperato. Il pozzetto è di dimensioni contenute ma ben riparato, preferibile in questo senso la versione a barra piuttosto che quella a ruota, quest’ultima penalizza gli spazi. Internamente ha un’altezza media da barca di categoria superiore, ben rifinito il mobilio, curate le finiture. LEGGI LA SCHEDA COMPLETA DELLA BARCA
First 375
Disegnato da Jean Berret e prodotto in 270 esemplari dal 1985 al 1989, il First 375 è una barca dal design classico, con una tuga “a scomparsa” ben equilibrata e una poppa piena e gradevole. Il piano di coperta è semplice, con un pozzetto rivestito in teak raccolto e larghi passavanti. Gli interni erano previsti a due o tre cabine, con cucina fronteggiante il carteggio e una grande dinette con due divani a paratia e tavolo abbattibile. Era prevista una toilette. Esiste anche una versione S con albero allungato di 40 cm . Due anche le versioni di bulbo, corto e lungo. Le due versioni incidono abbastanza sulle prestazioni a vela, con bulbo profondo e albero maggiorato è veloce anche nel vento leggero, la versione con albero corto non è molto agile nelle brezze. LEGGI LA SCHEDA COMPLETA DELLA BARCA
Comet 375
Le firme sono di quelle importanti: un inedito duo Doug Peterson/Jean Marie Finot ha realizzato per il cantiere italiano una barca dall’ottimo successo, prodotta dal 1987 al 1991. Inconfondibile per la sua striscia azzurra lunga la tuga che la rende facilmente riconoscibile. I volumi di prua sono affilati con uno slancio notevole, la larghezza è pronunciata a centro scafo e il look, grazie anche a una tuga bassa in coperta, risulta sportivo. La carena è performante grazie anche a un piano velico ben concepito che rende bene anche nelle arie leggere. Una barca che oggi può regalare piacevoli crociere con divertenti navigazioni a vela. Gli interni infatti sono abbastanza spaziosi e discretamente rifiniti. LEGGI LA SCHEDA COMPLETA DELLA BARCA
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