Il tempo di mollare gli ormeggi per la crociera d’agosto si avvicina, ragione di più per controllare ogni dettaglio a bordo, perché dalle piccole cose possono nascere grandi problemi. Dopo la prima puntata, prosegue la nostra checklist per una navigazione tranquilla.
RICAMBI E ATTREZZATURA DI RISPETTO
Il numero di ricambi da portarsi a bordo varia a seconda del tipo di crociera che affronterete, ma è meglio abbondare. Preparate una checklist di attrezzi e prodotti da affiancare alla vostra normale cassetta con cui, a fronte di un ingombro relativamente contenuto, navigherete tranquilli: non dimenticate l’olio per il motore, il grasso, la vaselina filante, i cavi dell’acceleratore e del riduttore (c’è anche chi parte con un doppio cablaggio: in caso di rottura, si stacca semplicemente il cavo rotto attaccando quello di rispetto), la cinghia dell’ alternatore, alcune fascette inox di tutte le misure, qualche metro delle varie tubature di acqua e gasolio, varie guarnizioni idrauliche (tra cui quella del sottovalutato wc!) e, infine, cavi elettrici e fusibili. Volendo esagerare, per navigazioni lunghe, si può optare per un’elica di rispetto.
MOTORE
Anche se è meglio lasciare la barca con filtro e olio nuovi, potrete provvedere prima della crociera estiva. Per la sostituzione del lubrificante bisogna far girare un po’ il motore prima di procedere, in modo da scaldare l’olio e fluidificarlo. Munitevi di un contenitore per raccogliere l’esausto, e per svuotare il circuito aiutatevi con la pompetta. Smontate poi il filtro con la chiave apposita, e prima di mettere quello nuovo pulite i connettori e lubrificate la guarnizione. Rimontate il tutto e riempite il circuito con il nuovo olio. Potete aggiungere alcuni additivi utili al mantenimento della qualità del lubrificante e indicati per la prevenzioni di morchie e muffe.
QUADRO ELETTRICO
Roba per “smanettoni”: se da profani aprite il quadro elettrico della vostra barca, soprattutto se datata, vi troverete davanti un groviglio di fili incomprensibile. Tranquilli, tralasciate l’aspetto tecnico della costruzione e verificatene solo l’efficienza, controllando tutti i faston (i connettori a lama) e le morsettiere. Nel caso in cui ci sia dell’ossido, va rimosso con appositi prodotti per circuiti elettrici. Sono questi i punti “critici”: l’impianto, a causa dell’ossido, interrompe il passaggio della corrente, provocando una resistenza di contatto che ha l’effetto di disperdere calore e quindi di aumentare l’assorbimento o, ancora peggio, la caduta di tensione.
ZATTERA DI SALVATAGGIO
Dal 18 settembre 2002 una normativa regola la costruzione e l’utilizzo delle zattere di salvataggio per le unità da diporto e impone la revisione ogni due anni, presso le sedi autorizzate dal fabbricante. I costi di tale revisione saranno a vostro carico quindi prima di spedire la zattera al più vicino centro di revisione autorizzato, fatevi fare un preventivo dettagliato. Dopo la revisione verrà rilasciato un certificato che contiene i risultati e le verifiche degli interventi effettuati e che va tenuto sempre a bordo. Ogni 5 anni va verificato lo stato delle bombole di gonfiaggio, ogni 6 anni dal primo confezionamento riportato sulla carta di identificazione, la zattera va sottoposta a una visita speciale che comprende una prova di sovrappressione pari al 25% della normale pressione di esercizio per 30 minuti e una prova di tenuta alla pressione di esercizio per 6 ore.
WC DI BORDO
Esistono due tipologie di wc marini: manuali ed elettrici. Questi ultimi possono funzionare a macerazione o a depressione. Ogni tipo d’impianto wc ha i suoi punti deboli, tra cui le guarnizioni che con il tempo e l’uso di detersivi aggressivi si gonfiano e non scorrono più; vi converrà tenere a bordo una serie di ricambi e usare solo detergenti specifici. Nei wc elettrici monitorate, prima di partire, lo stato del fusibile dell’interruttore e – se avete un impianto a macerazione – il maceratore nella tazza, per evitare maleodoranti sorprese in navigazione.
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