La Coppa del Mondo della vela olimpica si prepara a vivere il suo gran finale ad Abu Dhabi, dove andrà in scena l’ultima tappa dell’ISAF Sailing World Cup 2015. E non è vero che i velisti olimpici non guadagnano nulla. In palio, per i vincitori, un montepremi di 220.000 dollari, diviso tra le classi in regata e riservato ai primi tre di ogni singola disciplina, una delle grandi novità introdotte dall’ISAF.

Cherin-Tesei (foto Fabio Taccola)
IL PREMIO PUO’ SALVARTI LA CAMPAGNA OLIMPICA
Una novità che può far gola soprattutto agli atleti italiani: la Federvela non ha molti soldi da investire sugli atleti olimpici, che spesso sono costretti ad arrabattarsi con i soldi di famiglia e sponsorizzazioni di amici. Prendere parte a una campagna olimpica con l’acqua perennemente alla gola a livello economico non garantisce la giusta serenità per puntare più in alto possibile: un serpente che si morde la coda. I premi ISAF sono una buona soluzione, se ti dimostri bravo e chiudi nei primi tre, per recuperare l’investimento o addirittura creare il capitale iniziale.
FORZA RAGAZZI!
Per questo dedichiamo un grosso in bocca al lupo agli italiani in regata ad Abu Dhabi: Stefano Cherin-Andrea Tesei (49er), Filippo Baldassari (Finn), Daniele Benedetti, Mattia Camboni (RS:X M), Silvia Zennaro (Laser Radial), Flavia Tartaglini, Veronica Fanciulli, Marta Maggetti (RS:X F). A questi vanno aggiunti Mario Calbucci, Pierluigi Capozzi e Pietro Fazioli, in regata nella Formula Kite.
The post I velisti olimpici non guadagnano nulla? Falso: 220.000 “verdoni” in palio alla World Cup appeared first on Giornale della Vela - notizie di vela - regate - crociera.