Paolo Villaggio si è spento a 84 anni, l’Italia piange il ragionier Ugo Fantozzi, il suo personaggio più conosciuto. Nel libro “Il Secondo Tragico Fantozzi” l’autore genovese narra di una mirabolante avventura con un Flying Junior al Salone Nautico di Genova, fiera che conosceva molto bene. In realtà Villaggio andava in barca da giovane, ma a motore. Riprendemmo il brano sul Giornale della Vela del 1978, da cui è tratto l’articolo che segue (cercate di immaginarvi la voce narrante di Villaggio mentre leggete, ve lo godrete di più). Buon vento, Paolo!
“Sabato ore 14, Salone della Nautica porticciolo esterno, stand di barche a vela… Il venditore lo caricò subito su un Flying Junior e di fronte alla folla infreddolita di visitatori cominciò la dimostrazione. “Ecco” disse “un gentile volontario che si è spontaneamente offerto per la difficilissima prova in mare”.
E staccò gli ormeggi. La barca a vela partì. C’era un forte vento polare, la temperatura del mare era tale che c’erano molti orsi bianchi che urlavano di freddo su dei lastroni di ghiaccio. Lui si alzò dal fondo. Il dimostratore gli tese la mano dicendo: “Bravo lei è un coraggioso!”. Fantozzi fece un movimento per stringere la mano che gli tendeva ma scivolò di colpo e picchiò con una violenza terrificante la tibia destra contro uno spigolo di ottone affilatissimo. Svenne. Il dimostratore lo rianimò con una bicchierata di acquavite boliviana che si chiama “Infierno de Fiama”.
Andò su con la testa di colpo urlando e fu centrato in pieno naso da un colpo di randa che lo ridusse a una maschera di sangue. Andò a sbattere con gli incisivi contro un parabordo di ferro sgranandosi 32 denti. Si rialzò mentre il dimostratore urlava: “Attenzione, ora si vira di bordo, occhio alla testa”.
Fu colpito alla nuca da un secondo mostruoso colpo di randa che questa volta lo sorprese alle spalle e lo scaraventò sulla banchisa polare. Nell’incidente era rimasto in camicia e mutande.
Aveva perso anche le scarpe di ferro. Si trascinò a terra, metà a piedi sul pack e metà a nuoto inseguito dagli orsi bianchi. Fu tirato su da un altro standista che lo applaudì e gli disse: “Bravo, ecco chi comprerà una bella barca!”. Lui firmò davanti ad una folla divertita 200 milioni di cambiali anche a nome della società. Aveva comperato la “Princess Ann”, una vecchia nave ospedale inglese del 1901”.
“CAZZI QUELLA GOMENA!” DA FANTOZZI CONTRO TUTTI, 1980
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