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ARC da record per Rambler 88: tutti i segreti di una superbarca

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arc16-0090Alle ore 15:14:15 locali (19:14:15 UTC) di ieri il maxi Rambler 88 di George David ha tagliato il traguardo di Rodney Bay, a Saint Lucia, vincendo la ARC (Atlantic Rally for Cruisers) in tempo reale e facendo registrare il nuovo record della traversata. Per percorrere le circa 3070 miglia da Las Palmas di Gran Canaria ai Caraibi Rambler ha impiegato 8 giorni, 6 ore, 29 minuti e 15 secondi (a una media di quasi 16 nodi), battendo di poco più di un’ora (un soffio, su così tante miglia) il precedente record, settato lo scorso anno dal VOR70 Team Brunel.

schermata-2016-11-29-a-13-07-22UNA ROTTA SPECIALE
Nonostante i venti siano stati più leggeri rispetto alla scorsa edizione, la barca ha sfruttato al meglio una piccola depressione che si è formata nel mezzo dell’Atlantico poco dopo la partenza, che ha permesso alla barca di navigare su una rotta più settentrionale per poi poggiare e accelerare maggiormente verso Santa Lucia sospinti dagli Alisei. Ma il successo va ovviamente ricercato anche nel fatto che Rambler sia una uno degli yacht più innovativi in circolazione (in reale, tra le altre, ha vinto anche la Rolex Middle Sea Race, la Volcano Race, la RORC 600 Caribbean e la Palermo-Montecarlo).

arc16-0096UNA BARCA SPECIALE
La barca, varata il dicembre del 2014 nei cantieri New England Boatworks nel Rhode Island, è firmata dall’architetto argentino Juan Kouyoumdjian e costruita interamente in carbonio: lunga 88 piedi, è dotata di uno scafo dalle forme “potenti” con gli spigoli, caratteristici dei progetti di Kouyoumdian, che corrono lungo tutta la barca, molto pronunciati. Il boma ha la particolarità di essere rotante, in modo tale da adattarsi alla forma della vela e da ridurre i carichi

fonte: Yachting World

fonte: Yachting World

UNA CHIGLIA SPECIALE
La chiglia è basculante, con una concavità di 20 centimetri attorno al perno della chiglia e la pinna allungata della stessa misura permettono di aggiungere un “compenso” (offset) di 15 cm al bulbo a 40° gradi di rotazione. Interessante risulta il posizionamento dei due daggerboard, molto vicini alla linea di mezzana della barca. L’assenza di coffee grinder a bordo denota come sia una barca automatizzata al massimo.

vela-rambler-al-comando-della-rolex-sydney-hobart-yacht-race_4727UN TIMONE SPECIALE
Molto interessante poi il profilo delle pale dei timoni, che è stato disegnato con una linea molto simile a quella della pinna delle megattere. A detta di Kouyoumdjian questo permette di posticipare il momento di stallo del timone a che aumenti il flusso laminare.

Il profilo della pinna di una megattera

Il profilo della pinna di una megattera

Non c’è infatti nulla di peggio di un timone che non risponde quando si naviga lanciati a tutta velocità, magari di lasco sotto gennaker o quando in partenza bisogna allontanarsi da un ingorgo di barche. Per poter navigare velocemente tra le onde, il timone è infatti spesso scosso violentemente, per separare lo scorrimento dell’acqua dalle pale, ed evitare lo stallo. Le “onde” presenti sulla parte finale della pala del timone permettono che il profilo superiore della pala navighi invece sempre in un flusso di acqua costante.

a9bf8b15-04d8-4ce7-828f-f41303541a88I NUMERI DI RAMBLER
Lunghezza fuori tutto 27,00 m
Baglio max 7,10 m
Pescaggio 6,00 m
Altezza dell’albero 41,47 m
Dislocamento leggero 22.890 kg
Sup. velica di bolina 512/638 mq
Sup. velica alle portanti 980 mq
Sup. randa 318 mq

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