Barcastop-mania: come è cambiato il mondo dei “passaggi in barca” e dove andarli a cercare? Innanzitutto è bene ricordare che chi è alla ricerca di un imbarco in cambio dei propri servigi a bordo, deve tenere presente che non necessariamente questi ultimi dovranno essere connessi con la vela: anzi, è più facile veder accettata la propria richiesta di barcastop in quanto buoni cuochi, elettricisti e esperti di informatica piuttosto che come skipper (i quali, di solito, sono persone di fiducia dell’armatore).
Quindi, attenzione a mettere bene in evidenza le vostre capacità negli annunci che metterete su internet o sulle affollatissime bacheche nei porti di partenza delle grandi regate e rally d’altura, che sono un punto di aggregazione per i marinai giramondo. Ricordate anche che non è necessario prendersi un anno sabbatico. Con un po’ di intraprendenza ci si può imbarcare e girare in poche settimane il Mediterraneo, le isole caraibiche o l’Africa, trovando passaggi per brevi tratte.
I SITI DI CERCO/OFFRO IMBARCO
Se non siete interessati alle regate, dovrete iniziare a muovervi su internet per tempo (a meno che, fortunati voi, non riusciate a farlo tramite conoscenze dirette). Ci sono tanti siti che prevedono uno spazio bacheca dove poter leggere e lasciare annunci di cerco/offro imbarco, per trasferimenti o tratte di crociera: in Italia consigliamo www.velaforfun.com o www.velanet.it (sia per imbarchi “free” che pagati), a livello internazionale www.findacrew.net, www.crewlife.com, www.7knots.com, www.cruiserlog.com. In questo caso non fate programmi: la vostra tabella di marcia subirà di sicuro ritardi, spostamenti e imprevisti. Questo è il bello del navigare con lentezza. Se avete esigenze di calcolo delle tempistiche, allora sarà meglio che vi rivolgiate al “mercato” offerto dai grandi appuntamenti di altura
CINQUE APPUNTAMENTI PER BARCASTOPPISTI
La manifestazione più battuta dai barcastoppisti è certamente la ARC (Atlantic Rally for Cruisers), traversata dell’Atlantico di circa 3 settimane, da Gran Canaria a Saint Lucia, nei Caraibi (www.worldcruising.com/arc), quest’anno in partenza il 20 di novembre. Se volete trovare un passaggio, oltre a pubblicare l’annuncio sul sito nella sezione cerco/offro imbarco vi converrà arrivare a Las Palmas almeno una settimana prima dello start. Interessante, per chi volesse invece rientrare in Europa, la ARC Europe, traversata da Tortola (BVI) o Portsmouth (Virginia, USA) a Lagos (Portogallo) o Plymouth (Regno Unito) di circa un mese, con partenza l’1 maggio 2017 (www.worldcruising.com/arceurope).
Se amate la Grecia potrete trovare posto in barca anche all’Aegean Rally, classico giro del Mar Egeo di circa 10 giorni con tappe in varie isole di circa 10 giorni, a metà giugno del 2017 (www.aegeanrally.gr), se invece siete attratti dalla Tunisia non mancate di proporvi alla Carthago Dilecta Est (da Fiumicino a Lampedusa e poi in Tunisia, in dieci giorni. Partenza i primi di agosto del 2017, www.carthagodilectaest.com). Altro appuntamento interessante in Mediterraneo è il Bailli de Suffren, traversata su barche d’epoca di circa 15 giorni da St. Tropez a Malta con stop in Sardegna (fine giugno 2017, www.tropheebaillidesuffren.com).
PER CHI HA TEMPO…
Per chi invece ha la possibilità di prendersi un anno sabbatico, segnaliamo quattro appuntamenti dove trovare un passaggio molto, molto lungo: Sail Indonesia (rally di circa tre mesi da Darwin, in Australia all’Indonesia, con partenza a fine luglio 2017, www.sailindonesia.net); Doyle Pacific Circuit Rally (rally nel Pacifico a tappe con partenza da Fiji e Vanuatu e arrivo in nuova Zelanda, di circa 7 mesi, con partenza il 5 agosto 2017, www.islandcruising.co.nz); World ARC (giro del mondo partendo da Saint Lucia, della durata di circa un anno e tre mesi, con partenza il 7 gennaio, www.worldcruising.com/worldarc).
10 CONSIGLI PER DIVENTARE UN BUON BARCASTOPPISTA (DI ALBERTO DI STEFANO, TRATTO DAL LIBRO “IL GIRO DEL MONDO IN BARCASTOP”)
1- Per viaggiare in barcastop non è necessario prendersi un anno intero a disposizione. Si possono trovare imbarchi anche di pochi giorni.
2- Per trovare un passaggio a bordo di una barca a vela non bisogna essere campioni olimpici o aver attraversato il Golfo del Leone in solitario. Se uno skipper decide di imbarcare qualcuno lo fa per avere una mano in più negli ormeggi, nella cura della barca e nei turni di guardia.
3- Per trovare imbarco ci sono due soluzioni:
– recarvi direttamente nel porto che si trova lungo la rotta dei viaggiatori. Una volta arrivati nella città scelta, andate nel marina e chiedete informazioni direttamente negli uffici. Spesso ci sono delle bacheche riservate anche agli annunci di imbarco.
– cercare il passaggio attraverso gli annunci delle riviste specializzate o siti internet.
4- Se vi trovate già in viaggio, il metodo comunque più efficace per trovare imbarco è quello di stringere amicizia con gli equipaggi delle altre barche in viaggio. Nelle soste in rada, nei marina, nei bar delle piccole cittadine che visiterete incontrerete molti skipper.
5- La possibilità di trovare un imbarco sulla barca che vi interessa dipenderà dall’impressione che farete al capitano e al resto dell’equipaggio. Quindi:
– dimostratevi disponibile
– dichiarate la vostra esperienza (traversate lunghe, patente, se sapete cucinare, lingue straniere ecc.)
6- Scegliete bene il vostro comandante.
È lui che prenderà tutte le decisioni a bordo, sulle tappe e sulle soste, sulla sicurezza. Informatevi quindi su:
– la sua effettiva esperienza di mare
– sulla proprietà della barca
7- Controllate bene la barca sulla quale vi imbarcherete.
Soprattutto verificate che ci siano tutte le dotazioni di sicurezza e che ci sia un pilota automatico efficiente.
8- Preparate la vostra sacca da barcastoppista con lo stretto necessario. Abituatevi all’idea di portare:
– per una crociera estiva un paio di scarpe, un costume, due o tre magliette, una giacca impermeabile
– per una crociera invernale cerata, stivali, maglione, felpa, pantaloni pesanti, calze, sciarpa, cappellino, guanti.
9- Stabilite con lo skipper le quote di spese a bordo che dovrete sostenere. Normalmente le possibilità sono tre:
– pagamento di una quota giornaliera in base alle spese generali (cambusa, carburante, dogana, marina ecc.) La somma può variare da 10 a 20 euro circa.
– partecipazione alle spese di viaggio. Idem come sopra, ma eliminando le spese legate alla manutenzione e riparazioni della barca
– contributo alle spese vive. Sono solo spese che il comandante deve sostenere in più per la vostra presenza a bordo, come la cambusa e i costi d’ingresso in luoghi (come i parchi naturali) dove si paga in base al numero delle persone imbarcate.
10- Se siete fumatore, chiedete se è tollerato il fumo a bordo. Non gettate mai i mozziconi in mare.
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