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“Ragazzi…è qui la Coppa!”. Riflessioni di un tradizionalista che guarda i TP52

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Ci scrive il nostro collaboratore Ghego Saggini: “Lo scorso weekend mi è capitato di rileggere l’intervista che abbiamo realizzato con Paul Cayard, e mi ha colpito una sua frase: “Sono molto contento di mettermi in discussione anche sui TP52, la flotta più all’avanguardia del mondo, che a mio avviso ha preso un po’ il posto, in termini di regate per equipaggio, proprio della Coppa America”. Vediamo se ha davvero ragione il “baffo”, mi sono detto. Già che avevo la giornata libera e pioveva, mi sono piazzato davanti al pc e su youtube mi sono gustato in diretta streaming il Mondiale di Minorca.

Schermata 2016-09-19 a 17.05.44VECCHIA COPPA FA BUON… TP52
Vuoi per la buona qualità della diretta in inglese, vuoi per la rigida box rule che governa la classe TP52 (che distanza, in termini di tempo ed evoluzione, rispetto ai primi Transpac 52: non ci ricordiamo nemmeno più che questo tipo di barche, prima di associarsi in una classe vera e propria riconosciuta dall’ISAF, erano state ideate per la Transpacific Yacht Race), vuoi per il livello degli equipaggi, sta di fatto che sono rimasto incollato come un ebete, o meglio, un webete, per dirla alla Mentana, davanti allo schermo del PC. Regate combattute fino all’ultimo, con distanze millimetriche, i migliori velisti al mondo tutti a giocarsela col coltello tra i denti (Paul Cayard, Vasco Vascotto, Ed Baird solo per citarne alcuni), alla mercé di facoltosi armatori. Mi sono ritrovato a fare il tifo per Azzurra (seconda finale, bravi ragazzi, dietro a Quantum e davanti a Provezza) – il cui nome stesso richiama alla gloriosa Coppa Amererica del 1983 – proprio come, sedici anni fa, facevo il tifo stando in piedi la notte, fregandomene dell’interrogazione di latino del giorno dopo, per seguire le gesta di Luna Rossa prima alla vittoriosa Louis Vuitton e poi alla Coppa America (trascurabile il fatto che qui si tratta di regate di flotta). Quindi io, appassionato di monoscafi, do pienamente ragione a Cayard. Il circuito TP52 (che ha visto crescere i numeri: c’erano in mare 12 barche alle Baleari) ha preso il posto, sia per i superprofessionisti in mare che per gli spettatori amanti dei monoscafi, della Coppa America tradizionale.

Schermata 2016-09-19 a 17.08.12
CI SONO QUATTRO AMERICA’S CUP

Soddisfatta la mia voglia di tifoso, mi sono messo a riflettere e ho realizzato il diagramma che vedete (sghembo e a mano) qua sopra: e se invece dei monoscafi mi fossero piaciuti di più i catamarani? Credo che non avrei saputo che circuito seguire: non c’è una Coppa America, ce ne sono quattro. Infatti accanto a quella “ufficiale” delle AC45 World Series, ci sono i circuiti degli Extreme 40, dei GC32 e, last but not least, gli M32 (il quinto, quello dei MOD70, è morto e sepolto). Avrei finito per disinnamorarmi di ciascuno dei circuiti: pensate se ci fossero quattro diverse competizioni di Formula Uno, o di Moto GP… Ma se gli organizzatori, e, di concerto, gli sponsor, si mettessero d’accordo per creare un solo evento, una grande Coppa America dei multiscafi come dovrebbe essere (non venitemi a dire che sei team sono tanti…)? Farebbe tanto schifo?”.

Ghego Saggini

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