Nel 2014 aveva stupito tutti chiudendo i mondiali d’altura da vicecampione, quest’anno ha addirittura conquistato il titolo iridato in Danimarca in classe ORC B. Stiamo parlando del Landmark 43 Santa del patron del cantiere omonimo Claus Landmark (per la cronaca, il titolo in classe A è andato al TP52 Freccia Rossa di Vadim Yakimenko e in classe C all’Italia 9.98 Bachyachting Racing Team di Jascha Bach, con a bordo Matteo Polli e Roberto Spata). Una barca di serie che, perfettamente attrezzata e pronta a regatare, si trova sul mercato dell’usato a circa 250 mila euro. E che oltre a garantire prestazioni esaltanti sia in IRC che in ORC, è configurata in modo tale da soddisfare appieno anche le esigenze crocieristiche.
L’APPROCCIO DI MILLS
Il disegno è di uno studio sulla cresta dell’onda, Mills Design, che ha progettato il Mini Maxi di 72 piedi Alegre e il V62 Supernikka costruito in Italia da Vismara. Ideare una barca di serie vincente che serva anche ad un uso crocieristico è tutt’altra cosa rispetto ad un’imbarcazione one off, costruita solo per regatare. “La forma dello scafo” – racconta Mark Mills – “prende spunto da un nostro precedente progetto, il Mariners Cove, un racer/cruiser del 2006. Ci siamo scervellati per riuscire a minimizzare la perdita di performance in caso di pesi extra a bordo (come peraltro avviene in crociera), specialmente nella zona poppiera, che trascina più acqua quando la barca non è nelle linee di galleggiamento ottimali”. Per raggiungere gli obiettivi di peso che ci eravamo posti” – prosegue Mills – “e per contenere i costi mantenendo nel contempo la necessaria leggerezza e rigidità, abbiamo optato per una costruzione di scafo e coperta in laminato a base di resina epossidica/E-glass con schiuma e anche gli interni, strutturali, sono realizzati in un unico stampaggio in composito”. I carichi generati dalla profonda chiglia e dal bulbo generoso a “T” (il pescaggio misura 2,80 m e la zavorra ha un peso di tre tonnellate) sono ben contrastati da una struttura a griglia in lega anodizzata, che offre rigidità e migliore distribuzione della forza per carichi dinamici inusuali, come ad esempio in caso di alaggio”. Il peso totale è di 7.750 kg (8.585 con stazza IRC), per una lunghezza fuori tutto di 13,10 m.
UNA LUNGHEZZA AL GALLEGGIAMENTO IMPORTANTE
Nel Landmark 43 salta all’occhio l’importante lunghezza al galleggiamento (11,26 metri) ottenuta grazie agli slanci quasi inesistenti e la larghezza al galleggiamento ridotta (il baglio massimo è infatti di 3,83 m). Obiettivo, diminuire la sezione frontale al massimo, così da offrire meno resistenza idrodinamica. Anche le sezioni poppiere sono piene per offrire un buon appoggio quando si naviga in andature di poppa, ma leggermente rialzate per ridurre la resistenza all’acqua con vento leggero. La coperta è caratterizzata da un pozzetto molto ampio con le due ruote del timone spostate piuttosto a prua per offrire una perfetta visuale al timoniere e spostare verso centro barca i pesi. A prua l’avvolgitore e le gallocce sono incassati. Il design della tuga allargata consente invece di rosicare volumi interni.
INTERNI DA VERA CROCIERA
Quello che stupisce infatti sono gli spazi sottocoperta, che si discostano molto da quelli delle barche da regata. Il layout prevede tre cabine matrimoniali (una a prua, adiacente a un ampio bagno dotato di vano doccia, e due a poppa), grandi spazi di cambusa e stivaggio e un quadrato importante dove trova alloggio la pratica cucina a “L”. Luce e ventilazione sono garantiti da due estesi passauomo (uno a prua e uno in quadrato) e da una serie di oblò in ogni cabina.
ALBERATURA DI SERIE IN CARBONIO
Per quanto riguarda l’equipaggiamento standard, il Landmark 43 prevede di serie l’alberatura interamente in carbonio (albero, boma e bompresso), prodotta da Formula Spars (il carbonio paga poco sia in IRC che in ORC quando si tratta di barche al di sopra dei 40 piedi), ma il piano di coperta denota grande attenzione all’utilizzo crocieristico con equipaggio ridotto: fiocco rollabile, manovre rinviate per essere gestite anche da chi è al timone e un sistema di scotta randa alla tedesca che permette di cazzare senza fare troppo sforzo. In bolina, a vele bianche, il Landmark 43 conta su una superficie velica di 109,5 metri quadri (66 di randa, 43,5 di genoa) e alle portanti raggiunge i 271 mq grazie ai 161,5 di gennaker. www.landmarkyachts.com
SCHEDA TECNICA
Lunghezza fuori tutto 13,10 m
Lunghezza al galleggiamento 11,26 m
Baglio Max 3,83 m
Zavorra 2.950 kg
I 17,35 m
ISP 19,00 m
J 4,80 m
P 17,35 m
E 6,15 m
Dislocamento 4.360 kg
Superficie velica in bolina 109,5 mq
Superficie velica in poppa 271,5 mq
Motore Volvo 40 HP
Carburante 170 l
Acqua 340 l
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