Forse è stato risolto uno dei grandi problemi della nautica da diporto, riciclare una barca in vetroresina e dargli una seconda vita. Il segreto sta in Elium, una nuova resina termoplastiche liquida, a base acrilica, destinate a rimpiazzare le plastiche termoindurenti nella produzione di compositi. E soprattutto riciclabile. Il produttore Arkema, per dimostrare la bontà’ del suo prodotto ha costruito una barca usando questa nuova resina, che ha presentato a Parigi. Si tratta di un Mini 6.50 prototipo che partecipera’ alle principali regate della classe Mini.
Tecnicamente, Elium si lavora come le resine termoindurenti, offrendo vantaggi in termini di velocità di polimerizzazione, leggerezza, rapporto costo-prestazioni e riciclabilità. Inoltre, questi materiali sono adatti sia per componenti semi-strutturali, che per applicazioni che richiedono una buona resa estetica.
Le resine possono essere miscelate con fibre di vetro o di carbonio e stampate utilizzando gli stessi processi in uso per la lavorazione delle resine termoindurenti tradizionali. Una volta stampati, i componenti possono essere saldati o incollati e, al termine delle loro vita utile, sono più facili da riciclare.
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