State valutando l’acquisto di una barca di seconda mano? Il mercato dell’usato ha ritrovato linfa vitale, oggi si possono fare davvero tanti affari (a proposito fate un giro su www.topboatmarket.com, potreste trovare la barca che state cercando). L’importante è, una volta che si trova davanti al modello che si intende comprare, controllarlo a fondo onde evitare brutte sorprese. Per questo abbiamo stilato un vademecum in punti di… controlli fai da te da realizzare a bordo di una barca di serie in vetroresina. Ma prima vi proponiamo un grafico indicativo che vi aiuterà a calcolare da soli il valore del modello sulla base della naturale svalutazione delle imbarcazioni.
VALUTATE DA SOLI IL VALORE DELL’USATO
Dopo il primo anno di vita perde il 25/30% del suo valore, poi sino al quinto/sesto anno di vita si svaluta in media di un 5%. Successivamente la barca, sino al decimo anno, perde un ulteriore 2% all’anno. Dopo 10 anni sono le condizioni della barca a contare veramente per valutare il suo valore.
VADEMECUM: I CONTROLLI FAI DA TE PER EVITARE BRUTTE SORPRESE
1. Coperta Camminare appoggiando bene il peso lungo tutta la coperta, se ci sono flessioni ci potrebbero essere delaminazioni.
2. Sartiame, scotte, drizze Verificare che tutti i cavi metallici non abbiano “spine” che evidenziano rotture di un trefolo. Controllare che la filettatura degli arridatoi sia integra. Se la calza delle scotte e delle drizze in tessile è usurata conviene sostituire tutta la cima.
3. Vele Per quelle “bianche” in dacron controllare le cuciture, ma il vero rischio è che il tessuto sia “cotto” dal sole e dal sale. Per quelle in laminato se c’è una delaminazione il problema è grave.
4. Scafo Il problema principale è l’osmosi e cioè l’assorbimento di acqua nel laminato che si vede ad occhio nudo per la presenza di bolle quando si tira la barca a secco. Problema numero due: la delaminazione nei punti di maggior stress.
5. Boccaporti e oblò Controllo d’obbligo per le guarnizioni. Se il vetro è danneggiato l’intervento è costoso.
6. Winch Quasi sempre se il winch “gira male”, sono solo banali problemi.
7. Coperta in teak Occorre capire qual è lo spessore delle doghe, se la gomma nera si stacca o non copre più la giunzione tra listelli. Attenzione allo stato dei tappini che coprono le viti.
8. Impianto elettrico Controllare se le batterie raggiungono ancora un alto grado di ricarica, verificare se carica bene l’alternatore.
9. Impianto idrico Attivare l’autoclave e verificare che non si attivi anche con tutti i rubinetti chiusi. Se parte vuol dire che c’è una perdita nel circuito.
10. Ossatura di rinforzo Occhio alla giunzione dei rinforzi di madieri e longheroni con la scocca. Se ci sono crepe potrebbero esserci stati urti o stress anomali.
11. Timone La pala potrebbe avere infiltrazioni d’acqua (basta un forellino col trapano per capirlo). Le boccole dell’asse potrebbero essere usurate.
12. Motore Va avviato a freddo per osservare i fumi e la quantità d’acqua di raffreddamento che esce dalla marmitta. Se, anche a caldo, il fumo è bianco, c’è un problema alle fasce: intervento costoso.
13. WC Se ci sono problemi non allarmatevi, si possono facilmente sostituire pompa e membrane.
14. Chiglia Verificare bene attacco del bulbo con lo scafo a prua e a poppa. Stuccature troppo abbondanti potrebbero essere indice di urti violenti con una secca.
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