Le possibilità sono solo due: o il 90% di chi va in barca a vela in Italia è composto da marinai duri e puri, oppure qui c’è qualcuno che bara. No, non siamo impazziti, ma oggi abbiamo deciso di provocarvi un po’. L’articolo che abbiamo pubblicato due settimane fa a proposito del nuovo sistema AST di gestione automatica dei winch lanciato da Harken e Jeanneau non smette di farvi discutere.
C’è chi (pochi) si rivela timidamente favorevole: “Ci può stare…“, “Va bene per i crocieroni…“. Chi (ancora meno) si lascia andare all’entusiasmo: “Grande! Una soluzione che permette a tutti di andare in barca, proprio a tutti e anche con equipaggio ridottissimo!“.
Chi la mette sul tecnico: “Sicuramente ottimo ma : tempi di reazione come posso decidere vedendo il vento ecc. e rimanendo terra terra sono molto dubbioso“.
Ma la maggior parte di voi lettori non ha lesinato le critiche. Qualcuna, francamente esagerata (ma è un classico di Internet, dove l’educazione non la fa da padrona) “Roba da pipparoli“, “A quando il pisciatoio automatico?“.
La maggior parte dei commenti invece rivelano la paura che la vela possa perdere il suo sapore, quella difficoltà nel regolare le vele di fino (una faticaccia ma una grande soddisfazione), l’attenzione nel lascare sotto raffica, quel dovere sempre avere un occhio di attenzione a tutto. Lo spirito della vela, lo abbiamo chiamato in redazione.
Inutile nascondersi dietro a un dito, la vela sta cambiando velocemente
IL NOSTRO PARERE
Dato che oggi lanciamo la pietra, non possiamo nascondere il braccio. Abbiamo ricevuto mail e telefonate sull’argomento, girando per le banchine in queste settimane i nostri provisti se lo sono sentito chiedere: “Ma voi in redazione cosa ne pensate?. Inutile dire che anche qui ci siamo un po’ divisi, ma alla fine abbiamo trovato un pensiero comune: inutile nascondersi dietro a un dito, la vela sta cambiando, come sono cambiati tutti gli aspetti della nostra quotidianità. Il sistema AST è un ulteriore salto in alto nel mondo dell’easy sailing, nel facilitare la vita a bordo.
“Ricordo quando le barche iniziarono a montare i fiocchi autoviranti o, più recentemente, quando il gennaker ha sostituito lo spi simmetrico“, a parlare è Alessandro de Angelis, il responsabile di redazione del GdV. “I commenti erano sempre negativi, sembrava che fosse la morte della vela. Non è stato così, perché anche i più duri e puri si sono abituati e hanno iniziato ad apprezzare le comodità della semplificazione a bordo. Certo, se vuoi fare una regata con tutti i crismi, devi attrezzare la barca in un certo modo, ma dato che la maggior parte delle volte si va in barca da soli o con un equipaggio ridotto all’osso, l’easy sailing è stata la svolta. E, mi espongo un po’, se i prezzi del sistema AST saranno abbordabili, lo vedremo diffondersi su molti modelli“.
Voi, come vi schierate? Siete “duri e puri” o “gente da crociera”?
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