Seconda puntata a cura di Roberto Spata dedicata alla navigazione in doppio, questa volta toccheremo un argomento “delicato”: issare e gestire una vela da andature portanti in doppio, che sia un gennaker o un Code Zero, in sicurezza e divertendosi.
Ormai tutti sappiamo che il gennaker ha quasi sostituito lo spinnaker anche nelle barche con equipaggio completo: non è necessario nessun tangone, nessuna doppia scotta, praticamente nessun prodiere; per gli stessi motivi, a maggior ragione, l’utilizzo del gennaker è di primaria importanza in una navigazione con 2 persone.
Dando per scontato che abbiamo la necessità di facilitare soprattutto l’issata e l’ammainata di questa vela ed escludendo quindi a priori di utilizzare questa vela senza l’ausilio di accessori aggiuntivi adatti a questo scopo, esistono due tipi di gennaker: quello avvolgibile e quello che viene issato e ammainato con l’ausilio di una calza.
A questo riguardo però è necessario tenere conto di una grossa differenza tra questi due tipi di vela la cui scelta è essenzialmente determinata dalla nostra decisione di dare maggiore importanza alla resa della vela o alla sua facilità di utilizzo.
Sappiamo già che un gennaker ci darà la possibilità di poggiare meno rispetto ad uno spinnaker; ebbene, purtroppo un gennaker avvolgibile ci darà in linea di massima ancor meno la possibilità di poggiare rispetto ad un gennaker normale o dotato di calza. Il motivo è semplice: un gennaker avvolgibile, proprio per poter essere avvolto, deve per forza essere una vela molto magra, contrariamente avrebbe serie difficoltà nell’avvolgersi ma proprio per questo sarà meno adatto all’utilizzo di andature particolarmente larghe rispetto alla direzione del vento. Per contro, l’avvolgibilità del gennaker rende tutto molto più semplice nelle operazioni di issata e ammainata. A voi la scelta…
Per chi volesse qualche cosa di più dalla propria imbarcazione nelle andature al traverso o al lasco stretto fino a 12/14 nodi, anche l’utilizzo del Code “0” è sicuramente un’ottima scelta.
E’ indubbio che, essendo anch’essa una vela avvolgibile, è utile a maggior ragione in una navigazione con solo due persone: si utilizza con le stesse scotte del gennaker, necessità di regolazioni limitate e a portata di mano del pozzetto e aumenta a dismisura le performance della nostra imbarcazione se utilizzato in un range ottimale di angolo rispetto alla direzione del vento e dell’intensità del vento.
Anche questa vela, fino a 12 nodi circa di intensità di vento, potrebbe rimanere sempre montata e avvolta a patto che sia presente un adeguato sistema che non faccia aprire la vela in momenti non voluti.
Il code “0”, andrebbe però ad escludere il gennaker avvolgibile per una eccessiva similitudine nei range di utilizzo. Attenzione: per effettuare le manovre di issata e ammainata, sia per il gennaker che per il Code “0”, rimanete con angoli molto poggiati rispetto alla direzione del vento in quanto rimarranno “coperte” dalla randa e tutto sarà molto più semplice e veloce. Allo stesso modo anche durante le abbattute con il gennaker: un angolo di rotazione della barca molto lento, faciliterà il passaggio della vela da una mura all’altra dando inoltre la possibilità al vostro compagno di viaggio, di lascare la scotta che era in opera e recuperare quella nuova, senza affanno e complicazioni inutili.
Fino ad ora abbiamo parlato di tutto ciò che è inerente all’imbarcazione: ma del nostro equipaggio, per ridotto che sia?
Sappiamo quanto sia importante l’affiatamento in un equipaggio numeroso; a mio parere con sole due persone a bordo, l’affiatamento è ancora più importante.
Conoscere bene l’altra persona, i suoi punti forti ma anche i punti deboli, conoscere le esigenze, il carattere del nostro compagno di viaggio, fa la differenza.
Soprattutto nel caso di navigazioni molto lunghe, dove per forza di cose è necessario effettuare dei turni e dove la fatica può talvolta giocare brutti scherzi anche a livello di rapporti interpersonali, un buon affiatamento è assolutamente necessario e questo vale sia in regata che, a maggior ragione, in crociera dove tutto deve essere improntato verso il divertimento allo stato puro.
LA SICUREZZA PRIMA DI TUTTO
Premesso che non è mai opportuno sottovalutare questo aspetto, ancor più in una navigazione con due sole persone il fattore della sicurezza a bordo è di predominante importanza.
Qualsiasi operazione deve essere svolta nel rispetto della piena sicurezza personale e dell’imbarcazione in quanto è già difficile gestire un incidente o anche un semplice inconveniente con un equipaggio completo ma è ovvio che se dovesse succedere qualcosa ad uno dei due membri di un equipaggio, quello rimanente si troverebbe ancor più in difficoltà nel gestire un’emergenza.
Quindi attenzione: lifeline sempre montate, indossare un valido salvagente con cintura di sicurezza incorporata, prevedere situazioni pericolose che si potrebbero verificare e via con la navigazione a tutto spiano.
ROBERTO SPATA
Classe 1962 da Como. Nazionale Laser fino al 1983, si avvicina poi alla vela d’altura regatando su qualsiasi tipo di imbarcazione e specificatamente nelle Classi IOR, IMS, Maxi Yacht, Monotipi, ORC e IRC nei ruoli di tattico, timoniere o randista, occupandosi spesso della messa a punto di vele e barca.
Dal 1988 al 2000 ha collaborato con la North Sails e continua ad avere rapporti tecnici e con tutte le velerie, i progettisti e i cantieri anche come project manager.
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