Ottavia Raggio e Jana Germani sono nello stesso equipaggio di 49er FX, lo skiff olimpico femminile, da circa un mese. Dopo neanche una settimana hanno vinto il CICO – Campionato Italiano Classi Olimpiche – della loro classe, dimostrando di camminare bene in tutte le condizioni, anche con la “dura legge” della tramontana. Singolarmente, nel corso degli anni, sia Ottavia che Jana hanno raccolto ottimi risultati a livello nazionale ed internazionale (Ottavia ha vinto un campionato del mondo juniores in 49er FX e Jana ha fatto lo stesso nel 420, deriva non olimpica, ma di alto livello) e ora che sono insieme possono puntare ancora più in alto.
Le due ragazze sono attese da un’estate di fuoco che culminerà ad agosto con il mondiale in Danimarca, appuntamento chiave per la qualificazione a quel “più in alto” – se non proprio la vetta per chi va in deriva -ovvero le Olimpiadi di Tokyo 2020. Il sentiero intrapreso non è affatto semplice, ma secondo noi queste due giovanissime (Ottavia è del 1994 e Jana addirittura del 1999) hanno tutte le carte in regola per farcela.
Abbiamo raggiunto al telefono Ottavia alla vigilia della partenza per Hyeres, in Francia, dove si svolgerà una delle tappe della Coppa del Mondo, per scoprire come le due atlete stanno preparando la loro stagione,
Ciao Ottavia, come va?
Benone, domani si parte per andare alla tappa della Coppa del Mondo di Hyeres, in Francia. Io e Jana, la mia prodiera, andiamo insieme in 49er da un mesetto e devo dire che ci stiamo trovando molto bene. Io andavo già da alcuni anni, ma con un’altra prodiera, mentre lei aveva un’altra timoniera. Nello stesso periodo si sono sciolti entrambi gli equipaggi e noi ci siamo sentite per provare ad andare insieme. Devo dire che abbiamo trovato subito un ottimo feeling.
Siete in un periodo cruciale nella preparazione della stagione, prima di un’estate ricchissima di regate. Come stanno andando i “lavori”?
Per ora ci siamo allenate in vista di Hyeres, anche se dopo questa seguiremo un programma un po’ diverso da quello della Federazione. A maggio giugno faremo più allenamenti, perché Jana quest’anno ha la maturità. Ai primi di luglio c’è l’Europeo di La Rochelle in Francia, e poi andremo dirette al Mondiale in Danimarca. Nella regata appena finita a Palma (Trofeo Princesa Sofia) abbiamo visto su cosa dobbiamo lavorare e sfrutteremo gli allenamenti per migliorare.
La campagna olimpica è un percorso lungo e intenso, qual è il vostro punto di forza?
Sicuramente dal punto di vista tecnico come peso e statura siamo perfette e già questo è molto importante. Dal punto di vista caratteriale aver trovato subito un buon feeling (anche se ci conoscevamo già) è stata una lietissima sorpresa, siamo molto positive.
A livelli alti come il vostro il supporto uno sponsor diventa fondamentale, salvo casi rari: cosa consiglieresti ai giovani equipaggi che devono cercarne uno?
I primi passi li ho mossi creando una presentazione con le immagini dell’equipaggio, dei risultati già ottenuti e degli obiettivi da raggiungere e ho iniziato a mandare mail a chiunque con il file del progetto. Poi sono stata particolarmente fortunata trovando un’azienda genovese, Ranieri Tonissi di Genova in associazione con Nanni, che ci ha accolte a braccia aperte. Per noi della vela è difficile, perché non abbiamo la visibilità che possono avere il nuoto o lo sci e quindi serve anche un po’ di fortuna.
Neanche un mese fa si è concluso il Campionato italiano classi olimpiche e – con una prodiera diversa – hai conquistato il secondo titolo consecutivo. Te lo aspettavi?
Ci speravo, ma non sapevo proprio cosa aspettarmi perché ho iniziato ad andare con Jana una settimana prima e gli allenamenti insieme sono stati pochissimi. Durante il campionato abbiamo trovato condizioni molto diverse e soprattutto con vento forte, il primo giorno, è andata benissimo. E’ stato tosto, ma ci siamo divertite.
Che obiettivi avete tu e Jana con il 49er Fx?
Il primo obiettivo abbiamo è sicuramente quello di qualificare la nazione per Tokyo 2020. Il Giappone è già qualificato perché è la nazione ospitante, poi c’è una percentuale di posti, circa 8, che verrà assegnato al mondiale in Danimarca. Gli altri “slot” verranno assegnati in regate prestabilite più avanti. Comunque se qualificare la nazione è il nostro obiettivo primario, è chiaro che poi vogliamo anche andarci e dare il massimo!
Nel mondo della vela hai un modello a cui ti ispiri?
Ho sempre ammirato Ben Ainslie – il mio cane si chiama Ben e non a caso – perché è un velista davvero completo. Nel “mondo” del 49er senza dubbio Peter Burling… non si può non ammirare Peter Burling!
Ora siete concentrate al massimo per centrare la qualificazione olimpica a Tokyo 2020, ma c’è già qualche idea o sogno nel cassetto?
No, per ora è ancora troppo lontano. Vogliamo fare una cosa alla volta e adesso il sogno nel cassetto è proprio questo: vogliamo Tokyo 2020! Magari dopo arrivare alla Volvo Ocean Race, come ha fatto Francesca Clapcich (olimpionica 49er FX n.d.r.), non sarebbe sicuramente male. Anche questo è un sogno nel cassetto, però prima l’uno e poi l’altro.
Giuseppe Boniventi
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