Dorade è lo yacht che fece entrare Olin Stephens nell’olimpo dei progettisti di fama mondiale, quando, a soli 21 anni ne disegnò le linee. Dorade vinse la Transatlantica nel 1931 e il Fastnet nel 1931 e nel 1933, due Bermuda Race e la San Francisco Honolulu del 1936. All’epoca il Times lo definì “il più prodigioso piccolo yacht da regata oceanica mai costruito”. Divenne poi un’imbarcazione scuola. Intorno agli anni Duemila, diventata di proprietà dell’industriale Giuseppe Gazzoni Frascara, fu restaurata presso il Cantiere Navale dell’Argentario. Poi è stata rivenduta a un nuovo armatore olandese e trasferita in Costa Azzurra. Nel 2003, a Cannes, ha regatato a bordo anche l’ultranovantenne Olin Stephens. Nel 2013 gli armatori Matt Brooks e Pam Rorke Levy hanno vinto la TransPacific Race (overall), poi la Newport-Bermuda, la Caribbean 600 e la Corsica Classic.
Non male come curriculum per questo yawl in legno, costruito a New York presso il cantiere Minneford Yacht sotto la supervisione del fratello minore di Olin, Rod Stephens, allora appena ventenne. Caratterizzata da una profonda chiglia (2,43 metri) con ballast esterni, presenta un baglio molto stretto (solo 3,12 metri) e un piano velico generoso.
Dopo tante regate disputate e un palmares tra i più prestigiosi al mondo a Dorade mancava ancora la Sydney Hobart, per questo i suoi armatori Matt Brooks e Pam Rorke Levy hanno deciso di portare la barca in Australia per partecipare a questa mitica regata lunga 620 miglia nella quale lo scafo del 1930 ha saputo farsi valere tagliando il traguardo al 77esimo posto in reale, seconda nella quarta divisione IRC e ORCi.
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