Questo non è il “solito” articolo nel quale vengono spiegati, in maniera teorica, i costi che dovreste sostenere qualora decideste di mollare tutto e vivere in barca: leggendo il “tabellone” in calce capirete (dati di spesa alla mano, arrotondati al centesimo di euro), quanto realmente sborserete se sceglierete davvero di fare della barca a vela la vostra casa.

Jessica & Matt
BASTANO MENO DI MILLE EURO
Dobbiamo ringraziare il lavoro certosino di due ragazzi americani, Matt e Jessica Johnson. Sono una coppia di statunitensi del Michigan che ha sempre avuto la passione per la vela. Dopo aver posseduto un Hunter 240 sul lago Michigan, hanno acquistato un Sabre 34 Targa nel gennaio del 2010. Nel 2011 hanno venduto la loro casa e nel 2012 hanno lasciato i rispettivi lavori, venduto la macchina e hanno deciso di prendere il mare sfruttando i loro risparmi. Ma per far sì di non trovarsi senza soldi prima del dovuto (vorrebbero girare il mondo almeno fino al 2017), bisogna stare attenti a ogni singola spesa. Matt e Jessica sul loro blog (www.mjsailing.com) hanno annotato, anno dopo anno, tutti i soldi spesi. Abbiamo preso come riferimento il 2014, perché presenta lo stesso costo della vita rispetto all’anno in corso e con i loro dati abbiamo creato la tabella qui sotto. Esatto, non ci siamo sbagliati: si vive con meno di 1.000 euro al mese.
DATI INDICATIVI, MA MOLTO UTILI
Si tratta di dati indicativi, ma più che utili a farsi un’idea globale se state sognando una vita in barca: la coppia da gennaio a luglio è andata a zonzo per la Florida e i Caraibi, poi ha compiuto la traversata atlantica verso le Azzorre e le Canarie, da cui ha rifatto rotta per il Mar dei Caraibi a dicembre. I costi cambiano da posto a posto (notate ad esempio i costi di ormeggio alle Azzorre, mentre alle Bahamas e alle Bermuda si nota quanto spesso abbiano dormito alla fonda); e non è che non paghino l’assicurazione alla barca: la loro polizza prevede due mesi gratuiti!
COME LEGGERE LA TABELLA QUA SOPRA
“Abbiamo registrato anche la più piccola spesa compiuta giorno dopo giorno, quando siamo in barca”, spiegano Matt e Jessica: “abbiamo suddiviso i costi in otto voci di spesa. ‘Ancoraggio/Ormeggio/Marina’ copre tutti i costi di ormeggio, sia nei marina (con tanto di servizi) che alla boa; ‘Diesel’ quelli del carburante imbarcato, sia nel serbatoio che nelle taniche di riserva; ‘Manutenzione’ comprende qualsiasi cosa serva alla manutenzione della barca; ‘Assicurazione’ è ciò che paghiamo al mese per la polizza corpi yacht che abbiamo stipulato; ‘Cambusa/Prodotti vari’ copre tutto ciò che si compra al supermercato, dal cibo ai prodotti per la pulizia; ‘Mangiare fuori/Attività di Svago’ incorpora i pranzi e le cene non in barca e per i nostri svaghi (musei, cinema, escursioni); ‘Telefonia/Wifi’ include ogni carta telefonica prepagata acquistata, o piani tariffari internet e wifi; ‘Altro’ comprende tutto ciò che non rientra nelle voci di cui sopra”.
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