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Giugno, si sa, è il mese della Giraglia: un appuntamento segnato di rosso sul calendario di tutti gli appassionati di vela italiani ed internazionali. Il “Fastnet” dei milanesi, come qualcuno ironicamente lo ha definito, è una regata dal grande fascino e dall’autentico sapore offshore. Oltre 250 miglia di altura vera, in una zona dove si può incontrare vento leggero o Mistral fortissimo, o, come nella scorsa edizione, il forte libeccio che nel Mar Ligure mette a durissima prova gli equipaggi. La barca che ha vinto in ORC overall l’edizione 2016 della regata d’altura della Giraglia Rolex Cup è italianissima. Il suo nome è noto, Scricca, il Comet 38s di Leonardo Servi condotto dal Bluone Sailing Team. Un equipaggio veterano della vela offshore italiana, che anche quest’anno sta ottenendo risultati molto importanti. Mentre un nostro inviato sta raggiungendo Saint Tropez per raccontarvi l’atmosfera della vigilia, abbiamo deciso di intervistare il suo armatore per conoscere meglio i segreti del percorso e scoprire come lo ha affrontato, e lo affronterà, Scricca.
– Siete pronti a difendere la vittoria dell’anno scorso? Come vi siete preparati?
I tre eventi ai quali abbiamo partecipato nel 2017 sono andati molto bene, abbiamo vinto la Roma x tutti, la 100 di Montecristo e un bel 3° posto overall alla 151 Miglia, oltre alla vittoria di classe. La barca sta bene, le vele hanno ancora un’ottima forma e quindi direi che siamo ancora competitivi.
Per quanto riguarda la preparazione, oltre a tenere Scricca in perfetto stato (vele, manovre ed elettronica) siamo sempre accurati nella composizione dell’equipaggio: non sempre siamo gli stessi elementi, quindi è importante coprire tutti i ruoli nel miglior modo possibile, tenendo soprattutto conto dei turni. Poi diciamoci la verità, nelle regate offshore le variabili sono talmente tante che l’unico nostro dovere è cercare di fare pochi errori.
L’equipaggio per questa Giraglia sarà composto oltre a me da: Ciccio Manzoli (navigatore) Matteo Teglia (timone) Claudio Arborea (randa) Niko Mascoli (prua) Fabio De Simoni (trimmer) Alessandro Battistelli (Trimmer) Elisa Mangani (2 Prua)
L’equipaggio di Scricca vittorioso alla Giraglia 2016
– Quali sono i segreti di queste 270 miglia?
Come abbiamo visto nella 151 Miglia, già la regatina di partenza può dare dei vantaggi che poi vengono mantenuti per tutta la regata. Non perdere il contatto con gli avversari diretti sarebbe importantissimo. Alla Giraglia le prime 30 miglia sono lungo costa fino alla Formigue e già girare bene questa ti darebbe la carica. Poi a seconda della meteo ci saranno le scelte da effettuare, lo scorso anno per noi è stato decisivo credere nello scendere molto a sud, abbiamo aggirato la flotta che, sulla rotta più diretta, si è trovata in bonaccia. Ho detto “credere” non a caso in quanto può capitare soprattutto nelle condizioni di vento leggero, che non si trovino le condizioni previste e magari ti trovi nell’angolo, sotto vento a tutti e ti senti morto, poi insisti e a volte la tua scelta viene premiata con l’arrivo del vento che aspettavi.
un ultima raccomandazione sulla sicurezza, su Scricca siamo molto attenti ad avere tutti gli equipaggiamenti in ordine e un buon timone di emergenza che possa essere armato e usato con facilità in caso di rottura di quello principale. I 40 nodi della scorsa edizione hanno provocato parecchie rotture e difficilmente queste avvengono in condizioni meteo facili. Quando rompi con vento forte e onde di 3-4 metri già armare un timone di emergenza diventa un’impresa.
– Che Giraglia vi aspettate dal punto di vista della qualità della flotta?
Qualche giorno fa controllavo gli iscritti e come al solito le migliori barche europee sono nella lista. E’ un palco scenico meraviglioso, le banchine di Saint Tropez diventano veramente una passeggiata indimenticabile per gli appassionati. Dai Maxi con equipaggi di super pro agli scafi 35-40 piedi estremamente agguerriti. Restando sulla nostra taglia, molti li abbiamo incontrati in questi 3 anni di regate offshore, mentre altri solo alla Middle Sea Race del 2016. E’ una classe numerosa e difficile e per fare un esempio i JPK sia 10,10 che 10,80 non siamo riusciti a scrollarceli di dosso in 600 miglia
– Come funzionano i turni su Scricca in regata?
Sulle regate più corte usiamo un sistema con alternanza ogni 3 ore che prevede un turno ON uno OFF (che deve assolutamente riposare) e uno in Stand By che aiuta quello ON sia nelle manovre che nella gestione dei pesi. Per le più lunghe e anche per questa Giraglia invece useremo turni da 4 ore: 4 persone sono On e 4 Off, in pratica abbiamo abolito lo Stand By. All’interno di queste 4 ore ci sono dei cambi tra le persone in coperta in modo che venga garantita la massima concentrazione.
– Come organizzate la cambusa?
La cambiamo in base alla durata della regata, per quelle da 400-600 miglia usiamo le buste di disidratati, due buste al giorno per membro facendo attenzione che copra le calorie necessarie. Dato però che in fatto di cibo siamo esigenti, per quelle più corte non ci facciamo mancare un buon pasto di pasta la sera, un momento conviviale nel quale siamo tutti insieme prima di vestirsi per la notte, durante il giorno invece ci sono panini e snack vari dolci e salati.
Il Comet 38s Scricca di Leonardo Servi
– Con quale corredo di vele Scricca partecipa alle regate offshore?
Scricca, che nasceva con vele da bastone e spi simmetrico, è stata totalmente cambiata nel 2016 con degli studi di Matteo Polli insieme alla veleria Millenium passando quindi ad asimmetrici e delfiniera. La nostra esperienza degli anni precedenti con Bluone è servita a valutare quali vele fossero strettamente necessarie (in ORC abbiamo il limite a 5 fiocchi e 3 asimmetrici) e poi in base alle caratteristiche di Scricca, sono state calcolate le superfici veliche. Un esempio semplice è il fiocco light, prima era 5 mq più piccolo perchè i bastoni con meno di 6 nodi non partono ma, regatando in offshore capitano anche giornate con 2-3 nodi, quindi massima superficie possibile, il rating peggiorerà un po’ ma è più importante che la barca si muova bene anche nelle ariette.
– A quale risultato puntate per quest’edizione?
Scongiuri d’obbligo… Dopo il successo dello scorso anno in ORC abbiamo deciso di partecipare in IRC (alla Giraglia puoi scegliere uno solo dei sistemi di stazza). in questa regata è sicuramente la flotta più numerosa (circa 190 barche contro i 70 dell’ORC) perchè come ben sappiamo le regate francesi prediligono questo sistema. Il nostro rating è abbastanza equilibrato nei due sistemi quindi riteniamo di essere competitivi anche qui. Come ho detto sopra starà comunque solo a noi scegliere la giusta rotta e non fare errori.
Mauro Giuffrè
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