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Massimo comfort e bassi consumi? Si può fare!

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schermata-2016-12-08-alle-12-28-44Girare il mondo in barca a vela consumando pochissima energia. Questa è la filosofia con la quale naviga da anni una coppia di velisti americani a bordo di Celeste, uno Sparkman&Stephens di 40 piedi costruito nel 1986 spingendosi ovunque, fino alle altitudini più estreme dell’Alaska. Quello che colpisce della loro esperienza è quanto dichiarano a proposito dei consumi di bordo: 120 ampere l’ora senza rinunciare al comfort.

Questo ovviamente non significa che la coppia americana abbia a bordo un banco batterie da 120 ampere l’ora: diversamente hanno due batterie AGM per avviamento e servizi di bordo (Rolls Battery Engineering S12-230, Rolls battery Engineering è uno dei più importanti produttori di batterie al piombo-acido del Nord America) capaci di produrre fino a 460 ampere l’ora e scelte dalla coppia prima di partire per una delle loro navigazioni in Alaska.

Per tenere i consumi così bassi sono necessari alcuni accorgimenti nell’utilizzo delle batterie e dei principali “divoratori” di energia  presenti a bordo. Per far durare a lungo le batterie per esempio il segreto è quello di non farle scendere mai al di sotto del 75% di carica, prima di ricaricarle completamente per evitare che si danneggino. Questo significa monitorare costantemente lo stato di carica.

A bordo delle barche moderne, una delle principali fonti di consumo energetico sono gli impianti di refrigerazione. A bordo del 40 piedi S&S, il frigorifero consuma però poca energia, in che modo? Quando il compressore è in funzione, consuma inizialmente 4 ampere che progressivamente si riducono a 3, 2 e 1 (viene utilizzato un sistema a 12 volt). Il compressore è un Engel dotato di pistoni alimentati tramite campi magnetici a basso attrito che, una volta azionati, non hanno praticamente bisogno di ulteriore energia. Il freezer non ha dimensioni enormi quindi la piastra di raffreddamento ha una superficie più grande rispetto a quella del frigo, che viene caricato sempre dalla parte alta così che l’aria fredda non vada dispersa e inoltre è mantenuto sempre pieno in modo tale che le vivande già fredde contribuiscano a mantenere tutto a temperatura.

Un altro grande “mangiatore” di energia è il dissalatore, ma vivendo a bordo, è indispensabile. A bordo di Celest hanno installato il modello più piccolo della  Katadyn, il PowerSurvivor 40E, capace di produrre fino a 5,5 litri di acqua all’ora consumando 4 ampere e rientrando così perfettamente nel “budget energetico di bordo” di 120 ampere l’ora. Anche in Alaska in una giornata di sole, il dissalatore riesce ad essere alimentato solo con l’energia prodotta dai pannelli solari (200 watt di pannelli solari policristallini rigidi che in rapporto alla superficie rendono meglio di quelli flessibili. In un giorno di sole in Alaska riescono a produrre fino a 1o ampere ). E non bisogna farsi intimidire dalla manutenzione, perché è abbastanza semplice.

A bordo di Celeste non è un problema nemmeno l’acqua calda. La pompa per la pressione dell’acqua è piccola (circa 3,5 litri al minuto) e la pompa di sentina per svuotare le doccia consuma 2 ampere ma funziona solo per pochi secondi. Per una doccia completa, aprendo e chiudendo l’acqua al bisogno, consumano circa 7 litri a testa.

Per i velisti che navigano anche d’inverno, il riscaldamento a bordo è un altro “mangiatore di energia”. A bordo di Celeste è stato installato un Espar che scalda bene e velocemente ma che viene utilizzato solo quando è acceso il motore. Per questo è stata installata anche una stufa Refleks a diesel kerosene che non ha bisogno di nessun tipo di consumo elettrico e ha come unico difetto quello di non riuscire a riscaldare tutta la barca ma solo un ambiente ristretto.

Per quanto riguarda l’illuminazione degli interni e le luci di posizione sono utilizzate ovviamente ovunque luci a LED: con le luci di tutta la barca accese, si registra un consumo di un solo ampere e sono da sostituire molto raramente.
Il radar di bordo consuma quando in funzione 3 ampere (1 ampere quando è in standby); anche il display del chartplotter è al led e consuma 0,7 ampere a piena luminosità

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