Dimenticatevi Moitessier, la sua stufa, l’albero di Joshua che era un palo del telefono. Lasciate da parte il sestante, il solcometro e persino le carte nautiche. Ma dimenticatevi anche le supertecnologie inarrivabili, che prima erano appannaggio di pochi, anzi pochissimi. Benvenuti nel mondo della vela oceanica moderna, un mondo di straordinaria normalità. Quanto sia cambiato il modo di affrontare un giro del mondo (senza perdere un briciolo di romanticismo e senso della sfida) ce lo sta dimostrando Gaetano Mura, che sul Class 40 Italia (sul quale è partito 34 giorni fa da Gibilterra per provare a battere il record di giro del mondo in solitario e senza scalo per i Class 40) sabato o domenica doppierà il Capo di Buona Speranza, estremità meridionale dell’Africa, ed entrerà nell’oceano Indiano. La sua barca è dotata di ogni comfort, dal dissalatore al gps/tattico da polso: ma niente di tutto quello che utilizza è inaccessibile, potete averlo a bordo pure voi.
CINQUE MESI DI INTERVENTI
La preparazione del Class40 di Gaetano Mura ha richiesto circa 5 mesi di lavori presso il Cantiere Nautico Gottardi di Olbia, altri interventi sono stati curati dal Cantiere Bert Mauri di Rimini. E’ stato necessario realizzare delle paratie interne per il rafforzamento strutturale dello scafo e per ricavare una cellula di sopravvivenza. Bert Mauri ha costruito la tuga allungata, ossia la copertura per la protezione necessaria durante la navigazione in condizioni estreme. E’ stato effettuato un esame radiografico dello scafo e dell’albero.
L’ELETTRONICA DI BORDO
La strumentazione di bordo è a cura di Garmin Marine Italy, e prevede in particolare i chartplotter della serie GPSMAP 7400 con funzioni specifiche per la navigazione a vela, il trasduttore vento gWind Race, i maxi display GNX 120 e 130 che permettono la lettura dei dati in ogni condizione, il pilota automatico GHP Reactor di derivazione aeronautica e lo smartwatch Quatix 3. E’ stato inoltre installato un timone di emergenza.
COMUNICAZIONI
Le comunicazioni via satellite e la connessione sono garantite dalla tecnologia fornita da Compagnia Generale Telemar e Marlink.
RISCALDAMENTO, ACQUA DOLCE, ENERGIA
Per la navigazione nei mari dell’antartico è stato installato il riscaldatore Eberspächer, serie Airtronic, con un controllo delle emissioni che rende ecocompatibile il dispositivo. Per la produzione di acqua dolce è previsto un dissalatore Katadyn. La produzione della necessaria energia a bordo è garantita da pannelli fotovoltaici SolbianFlex, sviluppati per il Class40 di Giovanni Soldini in collaborazione con il CNR. Si tratta di pannelli flessibili, quindi facilmente adattabili, che permettono la produzione di energia elettrica da fonte solare in qualunque condizione.
CIME, ATTREZZATURA DI COPERTA, VELE
Infine, tutte le cime, drizze e scotte a bordo curate da SoluzioniTessili di Gabriele Bacigalupo sono di Armare, l’azienda italiana con sede a San Giorgio di Nogaro (Udine). Per quanto riguarda l’attrezzatura di coperta, bozzelli, pastecche, anelli in tessile e stopper, sono stati utilizzati prodotti di Antal. Le vele sono della Veleria North Sails e sono state messe a punto con l’aiuto del velaio Giovanni Sanfelice.
The post Oggi il giro del mondo si fa con a bordo l’attrezzatura che puoi avere anche tu (parola di Gaetano Mura) appeared first on Giornale della Vela - notizie di vela - regate - crociera.