Sapete qual è stato uno dei maggiori successi del salone nautico di La Rochelle, il Grand Pavois, che si è tenuto a fine settembre? Non è stata una barca o un accessorio nuovo e inconsueto ma un semplice pezzo di carta che veniva distribuito e che è stato anche oggetto di una affollatissima conferenza.
Il titolo scritto su quel pezzo di carta e oggetto dell’incontro era “La Carta del Diportista responsabile”. Perché tanto successo per le righe scritte in quel foglio? Conteneva i principi fondamentali dei doveri che ogni amante del mare che utilizza una barca in porto, in navigazione e all’ancoraggio deve rispettare. In pratica una patente del buon cittadino del mare.
Sono raccomandazioni semplici, che nella maggior parte tutti noi che andiamo per mare conosciamo ma, spesso, non rispettiamo.
A vederle così, scritte nere su bianco, una dopo l’altra fanno un certo effetto. Soprattutto ci responsabilizzano nei confronti del universo acquatico ma anche ci costringono a farci noi stessi ambasciatori della preservazione dell’ambiente.
Leggete con attenzione queste norme di buon comportamento, fatevi un serio esame di coscienza e domandatevi se avete rispettato tutte queste regole o quali avete in passato trasgredito. Poi, non sgarrate più. L’ambiente acquatico è di tutti, anche vostro. Rispettatelo per dare un futuro migliore al mare.
LA CARTA DEL DIPORTISTA RESPONSABILE
In banchina
- uso l’acqua dolce con moderazione
- non dimentico di chiudere il rubinetto dopo l’uso
- non lascio colare l’acqua fuoribordo se non serve
- Non lascio la barca sotto tensione elettrica se sei assente
- quando cambio l’olio, mi ricordo di svuotare il filtro olio prima di metterlo nel contenitore
- sostituzione della batteria: non esito a chiamare i servizi portuali prima di sbarcarle non faccio prove di pitturazione in banchina non sverso alcun prodotto tossico utilizzo per qualsiasi rifiuto gli appositi contenitori differenziati e sollecito gli altri a farlo uso sempre, quando possibile, prodotti biodegradabili per la cura della barca e per il lavaggio di vasellame e toilette, ecc.
In navigazione e in rada
- non getto alcun rifiuto in acqua
- mi obbligo a effettuare la raccolta dei rifiuti differenziata anche a bordo
- segnalo alle autorità competenti tutti i casi di inquinamento o attentati all’ambiente che rilevo
- non uso alcuna pratica illegale per la pesca e rispetto tutti i divieti esistenti
- rispetto la fauna e la flora acquatica, soprattutto durante i periodi di riproduzione
- rispetto gli ambienti naturali sensibili e protetti
- non deterioro il fondale, soprattutto all’ancoraggio. Mi informo sulla natura del fondale prima di ancorare e cerco di preservare quando getto l’ancora la fauna e la flora sottomarina
- non acquisto ne utilizzo oggetti realizzati con specie protette o reperti archeologici
- osservo gli animali marini senza toccarli o prenderli. Presto attenzione e mi tengo a debita distanza dai mammiferi marini (delfini, balene)
- se possibile uso i gavitelli e non getto l’ancora
- non asporto sabbia, coralli, pietre, piante dai fondali e dalle coste
IMPORTANTE: sollecito gli altri diportisti a proteggere l’ambiente e mi impegno a diffondere questa carta
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